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Top 10 sumo match del 2023

In attesa di proporvi il super resoconto della stagione 2023, ora vi presentiamo i dieci incontri più spettacolari dell’anno di sumo appena concluso, concentrandoci esclusivamente sulla divisione Makuuchi (successivamente ci sarà un articolo a parte per il Juryo).

Tamawashi vs Daieisho Hatsu Basho

Vincitore a settembre 2022 del suo secondo basho in carriera, il veterano Tamawashi nel 2023 ha faticato a trovare continuità ma il torneo di gennaio è stato sicuramente uno di quelli dove ha brillato di più (9-6). Nella decima giornata ha vinto la sfida degli oshi-zumo contro M1 Daieisho recuperando da una posizione pericolante a bordo dohyo cavandosela con uno tsukiotoshi.

Midorifuji vs Hoshoryu day 6 Hatsu Basho

Dopo il sumo di spinta, passiamo a un po’ di tecnica con i due pesi leggeri (se così possiamo definirli) Midorifuji contro Hoshoryu, due che quando si sfidano danno sempre vita a match entusiasmanti. Anche l’incontro di gennaio non è da meno, così equilibrato e deciso da una mossa così inaspettata da dover richiedere l’intervento del mono-ii

Kiribayama vs Hoshoryu day 12 Haru Basho

Considerando il grande talento del 24enne della Mongolia non sorprende ritrovarlo più volte in questa lista, anche se ancora da sconfitto. Il torneo di marzo è stato il primo successo per l’allora Kiribayama, e lungo il percorso che l’ha portato alla Coppa dell’Imperatore ha pesato molto la vittoria nel derby tra Sekiwake: un musubi no ichiban molto fisico che non ha deluso gli spettatori.

Hoshoryu vs Asanoyama day 7 Nagoya Basho

Dopo un match di un rikishi poi proclamato campione, non possiamo non citare anche l’altro neo-vincitore di questo 2023 che a luglio ha alzato la sua prima Coppa dell’Imperatore. Lungo la sua cavalcata Hoshoryu è stato impensierito non poco dall’ex Ozeki Asanoyama, battuto con uno spettacolare uwatenage.

Meisei vs Nishikighi day 5 Natsu Basho

Se una persona che non ha mai visto un incontro di sumo vi chiedesse di mostrargliene uno, Meisei contro Nishikighi potrebbe essere un esempio perfetto: due omoni di oltre 150 kg che si avvinghiano e si lanciano sul dohyo.

Kotoeko vs Oho day 8 Natsu Basho

Altro lottatore di dimensioni contenute in grado di competere ai massimi livelli è Kotoeko, uno dei pochi capaci di battere a maggio il giovane Oho.

Ura vs Nishikifuji day 11 maggio

Se Hoshoryu è un mix di tecnica e aggressività, Ura è un mix di tecnica e imprevedibilità, e un saggio ce l’ha dato nel day 11 del torneo di maggio.

Kotoshoho vs Ura day 12 Haru Basho

Non sempre però a Ura gli va bene, come nel cao dell’agguerritissimo match contro Kotoshoho.

Terunofuji vs Kiribayama day 14 Natsu Basho
Tobizaru vs Terunofuji day 3 Nagpya Basho

Chiudiamo la top 10 con lo Yokozuna. Di Terunofuji vi proponiamo una vittoria e una sconfitta, la prima arrivata al day 14 di maggio contro l’allora Kiribayama nel torneo poi vinto dallo stesso Teru; mentre la sconfitta, contro Tobizaro al day 3 di luglio, resta al momento l’ultimo match ufficiale disputato dallo Yokozuna.

Dopo questa sfilza di incontri memorabili c’è ancora spazio per una chicca: il mawashi matta tra lo shin Ozeki Kirishima e M3 Midorifuji. Il match conclusivo dell’ottava giornata del torneo di Nagoya ha visto uno dei due protagonisti pian piano scioglersi il mawashi sotto i forti strattoni avversari, e il gyoji è dovuto intervenire interrompendo il match per rilegarlo saldamento con l’aiuto di un attendente. Una cosa che non si vede affatto tutti i giorni e Italiaozeki era presente per immortalare tutto in fotografia.

La scelta di 10(+1) match è stata ardua, e si è cercato di tenere ampio il numero dei rikishi coinvolti bilanciando le varie dinamiche che un incontro di sumo può offrire, tenendo comunque conto quando possibile della rilevanza in termini di classifica del match.
Ovviamente sono tanti gli incontri rimasti fuori, e se ancora non siete sazi ecco una lista parziale di ulteriori match memorabili di questo 2023:

Mitakeumi vs Wakamotoharu day 5 Hatsu Basho

Kiribayama vs Wakatakakage day 11 Hatsu Basho

Ura vs Hokuseiho day 6 Nagoya Basho

Hakuoho vs Abi day 12 Nagoya Basho

Hakuoho vs Nishikigi day 13 Nagoya Basho

Kinbozan vs Takakeisho day 10 Natsu Basho

Wakamotoharu vs Hokuseiho day 11 Natsu Basho

Atamifuji vs Chiyoshoma day 4 Aki Basho

Kirishima vs Asanoyama day 5 Aki Basho

Midorifuji vs Sadanoumi day 11 Aki Basho

Hoshoryu vs Takakeisho day 14 Aki Basho

Kotonowaka vs Meisei day 3 Kyushu Basho

Tsurugisho vs Nishikigi day 13 Kyushu Basho

Kyushu Basho: Kirishima fa il bis, Atamifuji sempre più vicino. Kotonowaka pronto al grande passo

Con la vittoria di Kirishima su Takakeisho domenica 26 novembre si è concluso definitivamente il Kyushu Basho, l’ultimo torneo della stagione, e seppur non sia stato spettacolare e imprevedibile come il precedente, ha comunque offerto match interessanti, risposto a tante domande, e sollevato ulteriori quesiti.

I campioni delle varie divisioni sono:

  • Makuuchi: O Kirishima (霧島, 27 anni)
  • Juryo: J1 Kotoshoho (琴勝峰, 24 anni)
  • Makushita: Ms42 Satorufuji (聖富士, 19 anni)
  • Sandanme: Sd62 Daishoryu (大昇龍, 21 anni)
  • Jonidan: Jd61 Dairinzan (大凜山, 19 anni)
  • Jonokuchi: Jk14 Aonishiki (安青錦, 20 anni)

l’edizione dell’anno con l’età media più bassa tra i vincitori.

Partendo proprio dal musubi no ichiban del day 15 – il primo faccia a faccia tra Takakeisho e Kirishima, da quando anche quest’ultimo è diventato Ozeki – possiamo constatare una maggior consapevolezza del piano di gioco e una minor tensione nel gestire i momenti salienti da parte del 27enne della Mongolia, che ha ottenuto così la seconda Coppa dell’Imperatore. È la prima volta che arriva a doppia cifra (13-2) da quando è stato promosso, e questo risultato sicuramente vale come risposta a chi avesse ancora dubbi sull’effettivo valore di Kirishima ma inevitabilmente porta anche lo sguardo a ciò che potrebbe accadere, rinnovando questi dubbi sotto altra forma. A veder lottare questi due rikishi (Taka e Kiri) e considerando l’esito, sembra quasi assistere ad un passaggio di consegne dove Takakeisho si libera del pesante fardello di esser campione dell’ultimo torneo e cede lo scettro mediatico a Kirishima. Ora sarà lui per i prossimi due mesi il ‘potenziale Yokozuna’, la cui corda bianca al solo pensiero è un fardello molto più pesante da portare. Come reagirà a questa nuova pressione Kirishima? Avremo quasi due mesi per dilungarci su questa risposta.

Restando tra gli Ozeki, il Kyushu Basho a metà torneo aveva già visto spegnersi completamente le chance di compiere qualcosa di storico a Takakeisho (sconfitto back to back da Gonoyama e Asanoyama a cavallo della prima settimana); mentre ci ha fatto conoscere ancor meglio un lato noto di Hoshoryu. Il 24enne della Mongolia ha avuto la miglior partenza della carriera (5-0, questa sì una novità) ma poi ha iniziato a incepparsi con alti e bassi, alzando la cresta quando non era necessario e sciogliendosi nei momenti clou. Ci sono ancora atteggiamenti da smussare, derivanti anche dal nuovo ruolo che ricopre, ma la strada per diventare un campione sembra segnata.

Restando in san’yaku a sorridere – chi parzialmente e chi con piacere – solo i due Sekiwake Daieisho e Kotonowaka. Il primo chiude con 9-6 facendo registrare per la prima volta (assieme al 2012 anno d’esordio) 6 kachi-koshi in tutti i 6 tornei dell’anno; tuttavia egli non sarà pienamente soddisfatto perché compie un passo indietro verso la promozione, con ben due sconfitte nelle ultime tre giornate (tutte vs Ozeki). Kotonowaka invece vince per la quinta volta il Kanto-sho (premio dello spirito combattivo) grazie ad un 11-4 che lo piazzano per la prima volta in carriera al 2° posto del podio di un torneo Makuuchi.

A fargli compagnia c’è anche Atamifuji, rivelazione che ormai rivelazione non è più, dato che è al secondo 2° posto consecutivo. Anche per lui ‘premio delle combattività’ e solamente applausi per un 21enne lanciato verso i piani alti del sumo, il quale sembra più interessato ad apprendere dai colleghi più esperti che subirne la reverenza. 11-4 anche per Ichiyamamoto: risultato inaspettato messo a segno a 30 anni da un lottatore dinamico e tenace, che come premio potrebbe arrivare al suo best ranking (da M14 a M8).

Il resto del san’yaku (Wakamotoharu, Abi e Hokutofuji) non centra la maggioranza di vittorie (Waka al primo make-koshi da luglio 2022), così come Asanoyama (4-4-7, salva parzialmente la sua situazione dopo una settimana di assenza per infortunio), Shodai (6-9, incarnazione del Dottor Jekyll e Mr. Hyde applicato al sumo), e Meisei (4-11, mai veramente efficace col suo yotsu-zumo).

Sorride eccome invece Ura che lo fa a prescindere, ma questa volta avrà un motivo in più per essere felice: dalla posizione di Maegashira 1 infatti il 31enne giapponese ha ottenuto un record di 8-7 che a rigor di logica potrebbe bastargli per esordire in san’yaku. Anche in questo torneo appena terminato non sono mancati da parte di Ura tentativi falliti di mosse acrobatiche, grandi balzi efficaci, e vittorie spettacolari (come quella contro Kotonowaka e, al day 15, contro Hokuseiho). Le otto vittorie del torneo sono arrivate dopo aver perso per le prime cinque giornate consecutive, un vero e proprio ribaltamento che non si era mai visto da un lottatore così empatico ed emotivo come Ura, segno di una maturazione non solo nella lotta.

A centro banzuke troviamo i due M5 Onosho e Midorifuji che non avrebbero potuto avere un torneo più differente. Il primo con un 3-12 ha mostrato le lacune del suo sumo lineare, il secondo invece sfiora ancora una volta la doppia cifra – sarebbe stata la terza quest’anno – rendendo la vita difficile a chiunque. Il solo rammarico per Midorifuji è il calo nel finale, 3 sconfitte negli ultimi 4 match.

Volta pagina completamente rispetto all’Aki Basho Tamawashi, il quale risale la china con un 9-6 caratterizzato in negativo dalla sconfitta al day 5 contro Tomokaze, nel giorno del suo 39esimo compleanno. 

Scendendo ai piedi del Makuuchi, troviamo tre rikishi che hanno fatto toccata e fuga nella massima divisione. Con ogni probabilità infatti, tre dei quattro lottatori che debuttavano nella Serie A del sumo dovranno già salutarci: M15 Tohakuryu, M16 Roga e M17 Kitanowaka hanno chiuso tutti con 5-10. 

Chiudendo brevemente con il Juryo, Kotoshosho, che quando lotta in questa divisione sembra raggiungere il massimo della convinzione e concentrazione, ha vinto il titolo per la terza volta, battendo al play-off Onosato. 

Quest’ultimo ha dato ulteriore conferma delle sue strabilianti doti sul dohyo fermandosi di nuovo a un passo dal successo, anche se siamo abbastanza sicuri che quando la posta in palio sarà più alta non andrà a finire sempre così. Con due 12-3 consecutivi, il 23enne talento della Nishonoseki-beya è pronto a vivere il prossimo torneo come mina vagante. Celebriamo infine il kachi koshi raggiunto in extremis dal gigante bulgaro Aoiyama, le cui braccia quando si trova con l’acqua alla gola ritrovano eccome la forza per mulinare fino alla vittoria.


Il Torneo del Kyushu è finito ma il sumo continua: sin dal 3 dicembre comincerà il tour invernale (冬巡業 fuyu-jungyo) che porterà i lottatori più famosi ad esibirsi nelle località più a sud del Giappone, compresa proprio Fukuoka. Il tour terminerà la vigilia di Natale.

Riguardo al prossimo torneo vi consiglio di segnarvi le date più importanti: il 25 dicembre esce il nuovo Banzuke mentre il Torneo di gennaio (Hatsu Basho) avrà luogo a Tokyo dal 14 al 18 gennaio.

Noi di Italianozeki non abbiamo intenzione di prenderci nessuna pausa ma continueremo a portare news, traduzioni e contenuti originali sul mondo del sumo giapponese.

Banzuke: Kirishima nuovo Ozeki, con Hakuoho torna un teenager in Makuuchi. Enho scende in 3^ divisione

Come promesso, ecco il consueto articolo di approfondimento sul banzuke che precede il Nagoya Basho. Era stato già ampiamente annunciato e adesso è ufficialmente nero su bianco: abemus Ozeki e risponde al nome di Kirishima, non più Kiribayama. Dopo Mitakeumi nel marzo 2022 un nuovo nome raggiunge il secondo rango più importante nella gerarchia del sumo, ed è il primo della Michinoku-beya. Proveniente dalla Mongolia, Kirishima è il sesto da Terunofuji nel luglio 2015 a provenire da questo paese asiatico, mentre in generale è il dodicesimo Ozeki nato all’estero da Tochinoshin nel luglio 2018.

“Salire il Banzuke vuole anche dire che il tuo nome è scritto in caratteri più grandi, sono felicissimo!” il commento del neo-Ozeki.

Al fianco di Kirishima nel banzuke c’è l’ormai veterano di questa categoria, Takakeisho, al 22° torneo consecutivo da Ozeki. Sopra di loro ovviamente l’unico Yokozuna Terunofuji.

Invariati invece i tre Sekiwake, che in ordine di classifica sono: Hoshoryu, Daieisho e Wakamotoharu. La novità però sta nei numeri in quanto è la prima volta nella storia del sumo con tre Sekiwake ad avere 21 o più vittorie a testa. Ci si era andati vicino nel settembre 1972 con tre Sekiwake con 20 o più vittorie, Takanohana, Kaiketsu e Wajima.

Tra i Komusubi invece resta il solo Kotonowaka, al quarto basho in questa categoria, che sarà affiancato a luglio da Abi (torna in san’yako dopo 4 tornei); mentre scendono Wakatakakage (ancora fermo ai box, sarà Maegashira 12) e Shodai che scende a M2.

A 32 anni festeggia il suo best ranking Nishikigi, che col 9-6 fatto registrare nell’ultimo torneo (concluso con ben 8 vittorie di fila) sarà Maegashira 1, affiancato da Tobizaru che si riporta al ridosso del san’yaku. Balzo in vanti anche per Mitakeumi, +4, che sale a Maegashira 2, mentre salta ben 10 posizioni Asanoyama: M4. Stessa posizione anche per Ura, che resta invariato.

La posizione di Maegashira 6 al prossimo torneo sarà ad appannaggio delle nuove generazioni, infatti sarà occupata da Hokusehio (+8) e Oho (+10). Mentre festeggia la sua nuova miglior posizione anche il 23enne Hiradoumi: aveva chiuso il Natsu Basho con 9-6 e in quello che sarà il suo sesto torneo in Makuuchi, sarà M5.

A salire dalla divisione Juryo sono in quattro, tre dei quali per la prima volta e sono: Gonoyama (25 anni, vincitore dello scorso torneo) M13, Shonannoumi M14, e Hakuoho (ex Ochiai) M17. Quest’ultimo a 19 anni è il primo teenager a salire in massima divisione dal russo Wakanohō nel novembre 2007, nonché il secondo della Miyagino-beya da quando Hakuho è diventato oyakata. Inoltre, con tre soli tornei, è la salita più veloce in Makuuchi dal 1926 a oggi. Fa il suo ritorno in Makuuchi anche Bushozan, M16, per la prima volta da marzo 2020.

Le parole di Gonoyama, pronto al suo esordio in massima divisione: “Punto alla doppia cifra e al premio speciale. Senza pensare al mawashi voglio allenarmi sempre di più nell’avanzare sul dohyo a spintoni”. Parole simili anche da parte del suo collega Shonannoumi: “Punto alla doppia cifra e a prendere un premio speciale, mi allenerò al massimo in queste due settimane per raggiungere i miei obiettivi”.

Le cadute più rovinose invece – oltre al già citato Wakatakakage – sono quelle di Endo rimasto assente per tutta la seconda parte del torneo scorso, e che scende alla posizione di Maegashira 16 (-14). Anche Kotoshoho col suo 2-10-3 scede parecchio e lo ritroviamo come M13 (-8). Takayasu invece è riuscito quanto meno ad attutire la caduta con le tre vittorie raccimolate nella fase finale dello scorso torneo, e a Nagoya sarà Maegashira 7 (-5). Infine lasciano la prima divisione Ichiyamamoto J3, Mitoryu J2, e Kagayaki J1.

Spostandoci alla divisione Juryo, come già annunciato a fine maggio i volti nuovi sono cinque: Kawazoe J13 (che per l’occasione ha cambiato shikona in Kiho), Shishi J12, Yuma J14, Shiden J13, e Chiyonoumi J14.

Altri spostamenti rilevanti nella Serie B del sumo coinvolgono Atamifuji, che torna J1 dopo l’ottimo 13-2 dell’ultimo torneo, il russo Roga che continua la sua costante scalata e per la prima volta sarà J2, e stesso discorso per Tamashoho che sarà J5. Il fan favourite Enho invece scende addirittura in Makushita, al primo posto, avendo chiuso lo scorso basho a secco di vittorie (con 5 giornate di assenza). Non si trovava così in basso in classifica da gennaio 2018.

Restando sempre nelle retrovie, torna a fare la comparsa nel banzuke un nome di spicco come quello di Kurohimeyama. In passato questo shikona era appartenuto a un riksihi in grado di raggiungere il rango di Sekiwake negli anni ’70, portando a casa 8 premi speciali e conquistando 6 stelle dorate, e scomparso nel 2019 all’età di 70 anni. Soprannominato Degoichi D51, un tipo di locomotiva a vapore, per via del suo tachi-ai dirompente, ora suo nipote di 21 anni ha deciso di cambiare passando da Tanakayama – nome che manteneva dal suo debutto nel mondo del sumo nel 2018 – a Kurohimeyama. Al prossimo torneo Kurohimeyama lo vedremo lottare come Makushita 51 dopo il 2-5 del torneo scorso. Il suo obiettivo dichiarato comunque, cercando di calcare le orme del nonno, è quello di diventare al più presto un sekitori.

Da segnalare infine ancora la presenza di Ishiura nonostante il ritiro. L’ex Maegashira 5 è accreditato della posizione Jonokuchi 15, in ultima divisione.