Storia del Sumo (1185 – 1868)

Buke-sumo 武家相撲 e Tochi-sumo 土地相撲
Kanjin-zumo (勧進相撲)
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Buke-sumo 武家相撲 e Tochi-sumo 土地相撲

Come precedentemente affermato, il sumai-no-sechie nasce con l’intento di addestrare i soldati ma l’evento diventato troppo sfarzoso e mondano perde il suo significato originale. Quando il Giappone entra nell’epoca feudale (1185-1868) questa accezione verrà però ripresa poiché i militari avranno molta più importanza di prima nel governo del paese.

In alcuni luoghi del Giappone il feudalesimo arriva prima e parallelamente al sumai-no-sechie la pratica del sumo diventa di uso quotidiano da parte dei samurai: in quel tempo si trattava di una lotta corpo a corpo ma con indosso l’armatura. Il sumo veniva anche praticato nel campo da guerra quando non c’era nulla da fare e non era raro che i soldati non solo combattessero fra di loro ma che a questi incontri partecipassero sia i lottatori del sumai-no-sechie che quelli del Kanjin-zumo.

Durante il Periodo Kamakura (1185-1333) il sumo fiorisce nuovamente grazie allo shogun Minamoto no Yoritomo (源頼朝), grande estimatore di questo tipo di lotta che riprenderà molti aspetti del sumai-no-sechie. Eventi vengono organizzati allo Tsurugaoka Hachimangū (鶴岡八幡宮), il santuario più importante della capitale Kamakura. In quel tempo i samurai lottatori di sumo più famosi erano Hatakeyama Shigetada (畠山 重忠), Kawazu Sukeyasu (河津 祐泰), Matano Kagehisa (俣野 景久).

Kawazu Sukeyasu e Matano Kagehisa che praticano sumo [fonte]

Purtroppo non si hanno notizie certe riguardo alla continuazione degli incontri di sumo a corte nel Periodo Muromachi (1336-1573). Quello che si sa è che la cultura del tempo, incentrata nella città di Kyoto, era più concentrata sulle belle arti.

Dopo la Guerra Ōnin (応仁の乱 1467-77) e la distruzione della capitale Kyoto, le famiglie aristocratiche lasciano la capitale per andare a stabilirsi in altri luoghi del Giappone, così facendo estendono la cultura di Kyoto nel paese, compreso il sumo. Espandendosi e allontanandosi dalla corte il sumo subisce un cambiamento radicale: non più monopolio dei nobili ma evento per il pubblico generale: questa modalità prende il nome di Tochi-sumo (土地相撲 sumo territoriale). Nasce così la figura del lottatore professionista di sumo, cioè persone che giravano il Giappone e facevano di questa lotta un lavoro.

In molti feudi il sumo era dunque fiorente, si sa che alcune famiglie assoldavano i lottatori di sumo per combattere. Oda Nobunaga (織田信長, il Grande Unificatore del Giappone nel periodo Sengoku) stesso era un grande sostenitore del sumo. Sia lui che Toyotomi Hideyoshi (豊臣秀吉, colui che ha continuato l’opera di unificazione) organizzavano incontri.

Con Tokugawa Ieyasu (徳川家康) e l’inizio del Periodo Tokugawa (o Periodo Edo, 1600-1868) comincia un lasso di tempo caratterizzato dalla pace e la tranquillità, ragion per cui il Buke-sumo con le sue implicazioni di addestramento dei guerrieri cessa di esistere e al suo posto nasce quello che è la naturale conseguenza del Tochi-sumo, il sumo per le masse come pura forma di intrattenimento.

Kanjin-zumo (勧進相撲)

Come precedentemente descritto, il Giappone della guerra civile ha portato il sumo ad espandersi in altre zone oltre alla capitale. Oltre a questo il sumo diventa un evento per le masse con figure di lottatori professionisti (Tochi-sumo). Al contempo il sumo nei santuari (Shinji-sumo) non è mai cessato di esistere. Questi eventi di intrattenimento avevano la funzione di raccogliere soldi per le opere di ristrutturazione dei santuari (勧進 kanjin) anche se dopo non molto tempo sembra diventare un evento per fare profitto, non per motivi religiosi. Ad ogni modo il sumo popolare e il sumo dei santuari gradualmente si fonde dando vita a quello che veniva chiamato Kanjin-zumo (勧進相撲), tornei di sumo popolari per raccogliere soldi per i santuari. In quel tempo i principali luoghi dove si faceva sumo erano Edo (Tokyo), Kyoto e Osaka.

Siccome a metà del 17o secolo molti Rōnin (浪人 samurai senza padrone) e Kyōkaku (侠客 sorta di precursore della yakuza) si aggiungevano tra le file dei lottatori senza però rinunciare alle loro abitudini violente, nel 1648 per l’esacerbarsi di questa situazione fatta di violenza nelle strade il Kanjin-zumo fu vietato per “disturbo della morale”「風紀を乱す fuuki wo midasu」da parte del governo.

Nel 1742 il divieto nei riguardi del Kanjin-zumo cessa dappertutto e i tornei riprendono: al tempo c’erano 4 eventi all’anno, uno ogni stagione 「四季勧進相撲 shiki kanjin-zumo」.

Primavera a Edo
Estate a Kyoto
Autunno a Osaka
Inverno a Edo

Il termine Kanjin-zumo rimane poiché il controllo su questi eventi va sotto la giurisdizione del jisha-bugyō (ente governativo con giurisdizione su templi e santuari).

Kanjin-zumo (勧進相撲) 1842 [fonte]

Concentrandosi sulla città di Edo (poiché centro principale), quando il sumo riprende a esistere consisteva in un torneo di 8 giorni (di sole, perché si tenevano all’aperto) che si svolgeva in diverse parti della città. Alcuni luoghi famosi erano il Santuario Tomioka Hachiman(富岡八幡宮 Tomioka Hachiman-gū, il Tempio Ekōin (回向院, dopo il 1833 diventerà l’unico luogo per i tornei) e lo Yushima Jinja (湯島神社 ).

Nella seconda metà del 18o secolo si vedrà l’affermarsi di vere e proprie superstar del sumo (a Edo): lo Yokozuna Tanikaze (谷風, lottatore negli anni 1769-1794), lo Yokozuna Onogawa (小野川, 1781-1797) e l’Ozeki Raiden (雷電, 1790-1811).

In origine la categoria massima era quella di Ozeki. Tralasciando le varie leggende, i primi Yokozuna erano degli Ozeki che avevano ricevuto un permesso speciale per effettuare il rituale del dohyō-iri. I primi Yokozuna di cui si hanno delle raffiguarazioni sono proprio Tanikaze e Onogawa, disegnati con la spessa corda bianca. Questa carica era però solamente onorifica e spesso comprata dai grandi possidenti che sponsorizzavano i lottatori più famosi (ad esempio i feudatari del Kurume-han/moderno Fukuoka supportavano Onogawa mentre quelli del Matsue-han/moderno Shimane proteggevano Raiden).

Il sumo, insieme al teatro kabuki, diviene uno dei simboli più importanti della cultura popolare di Edo.

Questo è il periodo in cui il sumo viene organizzato e regolato, per esempio nasce la figura dello “oyakata”, lottatore in pensione che lavora per l’organizzazione che gestisce il sumo, al tempo “Edo Sumo kaijō” (江戸相撲会所). Inoltre vengono decise delle regole precise su come si vince (e si perde) un incontro, viene stilato il primo Banzuke (1757) e venne introdotto il kesho-mawashi.

Il Banzuke del 1757

Nel 1833 viene scelta l’area del Ryōgoku (両国) come luogo stabilito per il sumo (ove sorge oggi l’arena di Tokyo).

Nel 1863 accadde l’Incidente di Osaka di cui parliamo in questo articolo.


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