Lo 呼出 Yobidashi è il tuttofare del sumo. Nonostante il nome significhi “annunciatore”, le sue mansioni sono ben più ampie ed importanti.
La parte del suo lavoro che è sotto gli occhi di tutti avviene prima dell’inizio dell’incontro quando, salito sul dohyō, urla/canta a gran voce i nomi dei due lottatori tenendo in mando il tipico ventaglio (per evitare che schizzi di saliva possano cadere sul ring purificato). L’impostazione vocale è teatrale con riferimenti al teatro Kabuki. Alcuni, per esempio 邦夫 Kunio, quando recitano i nomi dei lottatori sembrano veramente cantare. Successivamente si ritirano nel proprio angolo.
Tra le altre mansioni vi sono: spazzare l’arena con la scopa, controllare e riabboccare il sale purificatore, esporre i banner quando l’incontro non si tiene per il ritiro di un lottatore o quando c’è una rivincita.
Il lavoro dello Yobidashi comincia però ben prima del torneo poichè sono loro che costruiscono il Dohyō ogni due mesi.

La carriera dello Yobidashi, ricalcando quella di un arbitro, comincia da giovanissimo e termina al raggiungimento dei 65 anni, avanzando di categoria in base agli anni di esperienza. Gli Yobidashi, così come gli arbitri e i lottatori, vivono e si allenano insieme nella heya.
La gerarchia richiama il Banzuke ed è la seguente

- 立呼出 Tate-yobidashi
- 副立呼出 Fuku-tate-yobidashi
- 三役呼出 San’yaku-yobidashi
- 幕内呼出 Makuuchi-yobidashi
- 十両呼出 Jūryō-yobidashi
- 幕下呼出 Makushita-yobidashi
- 三段目呼出 Sandanme-yobidashi
- 序二段呼出 Jonidan-yobidashi
- 序ノ口呼出 Jonokuchi-yobidashi
Al contrario dei lottatori e degli arbitri, gli Yobidashi hanno uno pseudonimo composto da una sola parola, quindi un nome ma non un cognome. Questa tradizione rimanda all’epoca medievale in cui solo i samurai potevano portare un cognome. I nomi degli Yobidashi più importanti sono inclusi nel Banzuke.