Origine leggendaria (Kojiki)
Testimonianze dal Nihon-shoki
Sumai no sechie 相撲節会
Shinji-zumo 神事相撲
Indice completo
Origine leggendaria (Kojiki)
L’origine mitologica del sumo si trova nell’opera Kojiki (古事記): Takemikazuchi-no-kami (建御雷神, divinità del tuono) e Takeminakata-no-kami (建御名神, divinità del vento) lottano per il possesso dell’Arcipelago Giapponese (chiamato 葦原中国 Ashihara-no-Nakatsukuni, la terra di mezzo fra paradiso e inferno) a mani nude e questo confronto viene ricordato come il primo incontro di sumo della storia (sotto l’illustrazione, il brano del Kojiki in traduzione italiana).

Il Kojiki (古事記) risalente agli anni 711-712 è la prima cronaca esistente in Giappone e, trattandosi di leggende, il primo testo di narrativa giapponese. Quest’opera descrive le origine mitologiche del Giappone con l’intento di collegare la nascita degli dei ai regnanti del clan Yamato (大和) e quindi legittimare il loro potere.
Testimonianze dal Nihon-shoki
Secondo il Nihon-shoki (日本書紀), altra opera fondamentale scritta nello stesso periodo del Kojiki, ci sono diverse testimonianze della nascita del sumo.
Sempre informandoci dalle leggende, il primo incontro di sumo fra esseri umani risale al 23 a.C. (nel settimo anno del settimo mese del regno dell’Imperatore Suinin 垂仁天皇). I lottatori erano Nomi no Sukune (野見宿禰) e Taima no Kuehaya (当麻蹴速). Siccome Taima si pubblicizzava apertamente come l’uomo più forte del mondo, l’imperatore chiamò Nomi per sconfiggerlo. L’incontro sarà cruento, a mani nude: Nomi spezza le costole e la schiena a Taima che viene così sconfitto e ucciso. Nomi no Sukune viene per questo considerato il fondatore del sumo.

La prima testimonianza di un combattimento di sumo reale risale al 22 luglio 642, alla corte dell’Imperatore Kōgyoku (皇極天皇) che per intrattenere l’ambasciata dell’antico regno coreano Baekje organizza un incontro di sumo fra “chikara-hito” (健児, figura che richiama il soldato del tempo).
Nel luglio del 682 ci fu un incontro di sumo alla corte imperiale fra due fazioni della popolazione Hayato (隼人, gli antichi abitanti dell’Isola del Kyushu): si scontrarono i rappresentanti della provincia di Ata (阿多) e Ōsumi (大隅) e furono i secondi a vincere,
Un ulteriore incontro di sumo è riportato essere avvenuto nel maggio del 695 all’ombra di un olmo.
Sumai no sechie 相撲節会
Tra il Periodo Nara (710-794) e il Periodo Heian (794-1185) nasce il sumai-no-sechie, lotta durante gli eventi conviviali della corte imperiale a luglio. Ogni anno venivano selezionati 40 uomini (poi 34) di notevole forza che combattevano davanti all’imperatore (天覧相撲 tenran zumō).
I lottatori erano divisi in 20 coppie (successivamente 17) ed erano suddivisi nelle seguenti categorie: urate (占手, i più giovani), unai (垂髪), agemase (総角), waki (脇, precursore del moderno Sekiwake o sukete 助手) e hote (最手, l’equivalente dei moderni Ozeki o Yokozuna). Al tempo non c’era ancora la figura del gyōji (arbitro) o del dohyō, si combatteva su una superficie più ampia: vinceva chi lanciava l’avversario a terra o quando l’altro toccava a terra con mani o ginocchia.

La nascita di questo evento è storicamente dibattuta: già nel 719 sembra possibilie trovare un evento simile al sumai-no-sechie ma è del 7 luglio (festa del Tanabata) 734 la prima testimonianza di un combattimento davanti all’imperatore. Sembra quindi possibile far risalire il sumai-no-sechie agli inizi dell’ottavo secolo.
All’inizio questi incontri erano un rituale da affiancare al banchetto imperiale durante la festa estiva del Tanabata, solo successivamente, verso la fine dell’ottavo secolo, divennero un modo per trovare e selezionare gli uomini migliori per l’esercito fra i kondei (健児 figura militare di Epoca Nara e Heian).
Dall’821 il sumai-no-sechie divenne un evento separato all’interno della corte imperiale. Dal 824, siccome il 7 luglio diventerà l’anniversario della morte dell’imperatore Heizei, il sumai-no-sechie venne spostato al 16 dello stesso mese, diventando così un evento totalmente estraneo al Tanabata.
Nell’833, per ordine imperiale, il sumai-no-sechie smette di essere solo una mera forma di intrattenimento per diventare nel contempo, e specialmente, una modalità di addestramento militare dei kondei. Infatti nell’866 la supervisione dell’evento passa dal Ministro delle Cerimonie a quello degli Affari Militari.
Col passare del tempo questi eventi diventano sempre più sfarzosi. Inoltre, i lottatori scelti ogni anno per partecipare alla fine sono sempre gli stessi. Queste due ragioni fanno sì che il collegamento tra il sumo e l’addestramento militare venga gradualmente perso.
Alla metà dell’undicesimo secolo si susseguono molti incendi al Palazzo Imperiale così che viene costruita una residenza esterna temporanea. Gli incontri di sumo continuano ma in maniera semplificata e ridotta.
La situazione politica giapponese nel dodicesimo secolo si deteriora radicalmente. Nel 1122 il sumai-no-sechie non viene più messo in atto. Ripreso per un breve periodo dal 1158 al 1160 si fermerà di nuovo sino al 1174, anno in cui l’ultimo sumai-no-sechie avrà luogo prima di essere definitivamente abolito.
Shinji-zumo 神事相撲
In realtà il sumai-no-sechie non era l’unico tipo di sumo praticato al tempo. Sin dall’ottavo secolo incontri di sumo erano organizzati come rituale religioso nei santuari shintoisti (jinja) per propiziare il raccolto o la pesca. Questo è uno dei motivi per cui il sumo odierno è ricco di rituali che si rifanno al mondo shintoista.