Chanko-nabe (ちゃんこ鍋)

Chanko-nabe è il piatto tipico che i lottatori di sumo mangiano ogni giorno nella palestra: è semplice e ricco di proteine permettendo ai rikishi di accumulare facilmente peso.

La parola “nabe” (鍋) in giapponese significa pentola, infatti questa ricetta tradizionale vede la pentola come protagonista.

Innanzitutto questa pentola (tradizionalmente in argilla) viene poggiata su un fornello al centro del tavolo e i commensali ci si siedono intorno. All’inizio viene messo nella pentola il brodo con qualche verdura tagliata a listarelle e solo successivamente gli ingredienti principali: può essere una nabe di pollo (in tal caso si aggiungeranno allo stufato pezzi di pollo o polpettine), di pesce, di anatra o altre prelibatezze. Al supermercato vendono diversi tipi di brodo già pronti da riscaldare e poi ognuno aggiunge gli ingredienti a piacere. Quando alla fine del pasto rimane solo il brodo si usa far bollire ancora la pentola e aggiungere del riso, udon o soba e terminare così la cena (questa aggiunta si chiama shime).

Vari tipi di nabe [fonte]

Nel caso del chanko-nabe, piatto che i lottatori di sumo assumono giornalmente, non c’è una ricetta univoca ma si aggiunge un po’ di tutto, specialmente fonti proteiche (pollo, manzo, pesce, ecc…) per far prendere peso facilmente ai rikishi.

Alla preparazione di questa ricetta i lottatori di categorie Makushita o inferiori si alternano e questo ordine viene chiamato Chanko-ban (ちゃんこ番). Chi ha più esperienza nella preparazione all’interno della heya viene chiamato Chanko-chō (ちゃんこ長), si dice che chi prepara il chanko più succulento non ha avuto o non avrà successo nel sumo (se non viene promosso a sekitori continuerà a preparare chanko tutta la carriera). Spesso e volentieri questi lottatori che si specializzano nella preparazione del chanko-nabe aprono un ristorante al momento del ritiro dagli incontri.

Il chanko-nabe viene servito prima ai lottatori di categoria più alta e poi, le rimanenze o gli ingredienti di seconda scelta, ai lottatori delle categorie via via più basse.

Chanko-nabe della Michinoku-beya (陸奥部屋) [fonte]

Fino agli anni ’60 esisteva la superstizione per cui era di cattivo auspicio mangiare chanko-nabe con carne di animali che camminano a quattro zampe perché simboleggiavano un lottatore caduto a terra nel dohyō, quindi perdente. Si era quindi soliti mangiare molto pollo. Ora questa superstizione sembra quasi del tutto scomparsa.

L’origine del termine è dibattuta:
1) “Chan” significa papà, parola utilizzata per chiamare amichevolmente un lottatore con molta esperienza nella preparazione del cibo. “Ko” era probabilmente “kō” che ha la funzione di vezzeggiativo.
2) Essendo “nabe” una ricetta importata dalla Cina nel 1600, si pensa che il termine derivi dall’unione delle parole “Chan” (cinese) e “Ko” (kuo, nabe in cinese).

A questo link trovate la ricetta (in giapponese) correlata di fotografie, più che altro credo sia interessante vedere le varie fasi della preparazione (Chanko-nabe della Michinoku-beya 陸奥部屋).