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NEWS RECAP: Terunofuji operato al ginocchio, periodo agro-dolce per Shōdai

Alla vigilia del nuovo Banzuke in vista del torneo di novembre, torna il consueto recap delle notizie avvenute nel mondo del sumo negli ultimi giorni. Quella da prima pagina è certamente l’operazione a cui si è sottoposto lo Yokozuna Tefunofuji, ritiratosi dopo 10 giorni dall’Aki Basho. Il lottatore della Mongolia è dunque tornato sotto i ferri, il 18 ottobre, per i cronici problemi alle ginocchia e la sua partecipazione al Torneo di Novembre non è affatto sicura.

Prima dell’operazione, lo Yokozuna aveva fatto in tempo a celebrare la sua promozione al rango più alto del sumo – posticipata a causa della pandemia – e nei giorni scorsi anche il suo collega Shōdai 正代è riuscito a fare altrettanto festeggiando la status di Ozeki, raggiunto nel novembre 2020. Ironico il fatto che proprio nel prossimo torneo sono concrete le possibilità che il 30enne giapponese faccia un passo in già in classifica, se non dovesse ottenere il kachi-koshi.

Per prepararsi al meglio all’ultimo torneo della stagione, Shōdai ha anche accolto nella sua palestra due colleghi di spicco: 北勝富士 Hokutofuji (della Hakkaku-beya) e 錦木 Nishikigi (della Isenoumi-beya), entrambi rikishi che lottano nella massima divisione. Questa è stata anche un’occasione concreta per osservare la leadership di Shōdai nella sua heya. Infatti durante la sessione di allenamento, si è visto costretto a richiamare sonoramente due giovani atleti, colpevoli di disturbarlo durante il prezioso allenamento mattutino. Non succede spesso che sgridi i giovani ha ammesso l’Ozeki, ma evidentemente quando ci vuole ci vuole.

Oltre a chi si allena in compagnia invece, c’è anche chi al momento è fermo ai box impossibilitato ad allenarsi (e a prender parte all’ultima tappa del Tour Autunnale). In particolare sono Takayasu, infortunato all’alluce del piede destro, e Ichinojō che soffre di dolore cronico alla schiena.

Chiudiamo questo riepilogo di news con due traduzioni che hanno per protagonista Franco Kitanofuji, 52° Yokozuna e ora imprescindibile articolista e commentatore di sumo. L’80enne giapponese ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa dell’ex lottatore di wrestling Antonio Inoki; mentre in un altro articolo firmato da Mamoru Masuda viene fatta luce sull’origine della passione di Kitanofuji per la scrittura.

Shōdai e i suoi standard

La regola non scritta vorrebbe vedere gli ozeki non faticare per raggiungere 10 vittorie, ma è davvero fattibile? Vediamo cosa dicono le statistiche e come si comporta Shōdai

Finalmente ce l’ha fatta. In Giappone le scommesse sportive sul sumo sono vietate dunque non sappiamo a quanto i bookmakers avrebbero quotato il kachi-koshi di 正代 Shōdai, ma siamo sicuri che non era affatto un’eventualità prevedibile. Dopo la mediocre prestazione di gennaio (6-9), l’ozeki era a rischio declassamento, e l’ottava vittoria che ha cancellato questa eventualità è arrivata solamente nel day 14, per giunta contro il leader del torneo 高安 Takayasu. Ancora una volta Shōdai era partito a handicap, con quattro sconfitte in altrettante giornate da inizio torneo, ma dalla seconda settimana in poi qualcosa è cambiato e i risultati sono iniziati ad arrivare.

Ancora una volta va sottolineato come la scelta degli avversari è andata a suo favore dato che, ad una giornata dal termine, non ha affrontato né i due sekiwake, né lo shin ozeki 御嶽海 Mitakeumi, né lo Yokozuna ritiratosi dopo sei giorni. In ogni caso va dato a Shōdai quel ch’è di Shōdai e il kachi-koshi è pienamente meritato: si dubitava persino che avrebbe avuto la caparbietà di continuare il torneo, col rischio di ricevere una pesante batosta in termini di sconfitte. Invece lui al suo 37esimo torneo in Makuuchi ha tirato fuori una serie di prestazioni di grande esperienza e soprattutto di voglia di vincere, tra cui spiccano quelle contro 霧馬山Kiribayama, 豊昇龍 Hōshōryu e il collega di reparto 貴景勝 Takakeishō.

Ritiratosi per un infortunio durante l’Hatsu Basho anche Takakeishō era in stato di kadoban ozeki in questo torneo, e ha cancellato la sua macchia al day 11. Dopo con una partenza in salita e una parte centrale di torneo convincente, il 25enne Takakeishō è ancora lontano dall’avere le energie necessarie per essere competitivo per il titolo. Ma almeno dovrebbe essere in grado di raggiungere la doppia cifra di vittorie più agevolmente di Shōdai.

Da quando ha assunto il grado di ozeki alla fine del 2020 infatti, Shōdai non è stato esente da aspre critiche. Si dice che nel sumo esista uno standard Ozeki, regola non scritta che vorrebbe vedere gli ozeki soddisfare le aspettative della sua posizione, con la doppia cifra di vittorie e restare in corsa per la coppa dell’Imperatore fino agli ultimi giorni di torneo. Ovviamente non tutti i rikishi sono in grado di produrre risultati del genere e, come accaduto a Shōdai, vengono messi in discussione. In altre parole, ci si aspetta che producano un livello molto alto di sumo costantemente forte al fine di mantenere la “dignità” del loro grado.

Partendo da questo sentimento generale vediamo attraverso i numeri quanto è rispecchiato, e per farlo prendiamo le carriere degli ultimi 30 Ozeki, risalendo al 1970, per vedere fino a che punto questo presunto standard è stato davvero rispettato durante quel periodo.

Dalla promozione di 前の山 Maenoyama Taro nel 1970, solo quattro ozeki sono riusciti a ottenere un record di vittorie a due cifre in più della metà dei loro tornei, e di questi solo un rikishi ha mantenuto il rango per più di 20 tornei. In media, un ozeki durante questo periodo di tempo si è assicurato il record di vittorie a due cifre nel 30,91% dei basho che hanno disputato in quella posizione. Nel frattempo, la percentuale media di make-koshi per basho di un ozeki è molto simile, al 28,59%. Ciò significa che, in termini di medie, un ozeki ha quasi le stesse probabilità di diventare kadoban quanto lo è di portare a casa dieci o più vittorie.

Kotokaze Kōki (fonte)

È interessante notare che la percentuale più alta di record a due cifre e la percentuale più bassa di make-koshi come Ozeki sono entrambe detenute dallo stesso uomo:琴風 Kotokaze (22), il quale ha gareggiato in circa un terzo dei tornei di 博之 Kaio – cosiddetto “il più grande ozeki” – 22 tornei a 65. Tuttavia estrapolare dei dati in maniera così cruda, tralasciando tutte le dinamiche che si creano durante le carriere dei rikishi e lo svolgimento dei tornei, non offre una visione completa di ciò che accade. In ogni caso, questo tentativo di dipingere un quadro più ampio con l’aiuto dei numeri sembra indicare che il requisito di un basho affrontato da protagonista per un ozeki venga raramente soddisfatto.

Allora detto ciò, come si comporta Shōdai? Beh, sfortunatamente non troppo bene. Nei suoi nove tornei come Ozeki, solo una volta ha raggiunto almeno 10 vittorie, nel gennaio dello scorso anno, ottenendo una percentuale di successo del 11,1%, la quinta più bassa della lista. Tuttavia anche il suo rapporto make-koshi è leggermente inferiore alla media, al 33%. A questo proposito è forse più simile ad 朝潮 Asashio, ozeki durante il regno di 千代の Chiyonofuji, che produsse per lo più record di vittorie a una cifra. La grande differenza che va presa n considerazione è che Shodai è un lottatore ancora in attività. Quindi i suoi valori sono ancora un lavoro in corso, e in passato ci sono stati rikishi che hanno iniziato il loro soggiorno da ozeki volando basso, per aumentare successivamente la consistenza dei loro risultati. Quindi quanto accaduto all’Haru Basho 2022 mette sicuramente Shōdai in questa direzione: il pericolo è stato scampato, e ora la ritrovata fiducia può tradursi in più vittorie.

Dati raccolti da Noah Wellbrock-Talley

Impressioni di gennaio: approfondiamo alcuni temi emersi dall’Hatsu Basho

Articolo: Paolo Di Lorito

A pochi giorni dalla fine del torneo, si stanno delineando le prime immediate conseguenze: 御嶽海 Mitakeumi sale, 貴景勝 Takakeishō e 正代 Shōdai (se non si danno da fare) scendono. Si smuove anche il confine Jūryō-Makuuchi con un altro filippino

Se n’era parlato a lungo prima dell’inizio del torneo, forse più per trovare alternative narrative al dominio di 照ノ富士 Terunofuji che con reale convinzione. Ma alla fine, al di là di quanto uno potesse aspettarselo o meno, Mitakeumi ha vinto con merito l’Hatsu Basho 2022 ottenendo la promozione ad Ozeki e, se si dà uno sguardo ai suoi colleghi di rango (Takakeishō e Shōdai) questo risultato non può che essere una boccata d’aria fresca per il sumo. E chissà che sulla soglia dei 30 anni (li compirà il 25 dicembre di quest’anno), Mitakeumi non possa riuscire a risolvere quei problemi di solidità mentale che troppo negativamente hanno influenzato la sua carriera. Lui è uno dei classici esponenti del “se si applica potrebbe fare di più”: ebbene il titolo di Ozeki era un obiettivo e si è applicato per ottenerlo, ora vedremo se si accontenterà. Il sumo ce l’ha, nei 15 giorni ha sempre mostrato la giusta determinazione e le due sconfitte non devono preoccupare. 北勝富士 Hokutofuji è un rivale che potremmo definire storico, ci aveva già perso 10 volte in passato, mentre il 25enne 阿武咲 Ōnoshō col suo stile di spinta non è nuovo ad upset del genere.

御嶽海 優勝 全取組 Tutte le vittorie di Mitakeumi in questo torneo

Oltre ai guai fisici dunque, lo Yokozuna avrà un altro avversario pronto a dargli battaglia. Dopo aver parlato del vincitore infatti bisgna togliersi il sassolino dalla scarpa e affrontare l’altro tema caldo: in che condizioni sta Terunofuji? Era evidente che negli ultimi tre giorni di torneo qualcosa non andava (come ha confermato lui stesso via radio) e con il problema al piede si giustificano le sconfitte negli ultimi due giorni.

Il suo sumo prevalentemente di muscoli e potenza diventa drasticamente meno efficace se non c’è l’intero corpo a collaborare. È ben nota l’estrema precarietà fisica del lottatore della Mongolia e giustamente c’è apprensione. Al momento non ci sono aggiornamenti e se non altro ci si può consolare col fatto che il dolore non riguardi le ginocchia. Per qualsiasi news dell’ultimora al riguardo vi rimandiamo ai nostri canali social:

Gli altri due Ozeki, Takakeishō e Shōdai, saranno entrambi kadoban nel torneo di marzo e cioè a rischio retrocessione: se non avranno una maggioranza di vittorie dopo le 15 giornate dell’Haru Basho, torneranno al rango di Sekiwake. Per loro questa non è una novità. Takakeishō si troverà in questa situazione per la quarta volta da quando è tornato a ricoprire i panni di Ozeki nel novembre 2019, e finora è sempre riuscito a salvarsi. Ovviamente questo sottolinea ancor di più le fragili condizioni fisiche di un lottatore un po’ atipico a questi livelli per conformazione fisica e, nonostante abbia appena 25 anni, inizia a sorgere il flebile dubbio se il meglio della sua carriera non sia già passato. Per Shōdai invece sembrava quasi una questione di tempo prima che arrivasse un altro make-koshi, maggioranza di sconfitte. Da quando è Ozeki (novembre 2020) questo sarà il suo terzo torneo da kadoban e mai come ora il suo ruolo è messo in discussione. Ricordiamo che per due tornei consecutivi non ha affrontato lo Yokozuna e questa scelta degli organizzatori ha due letture complementari: una è che lui, non avendo possibilità di vincere il torneo nel day 15, non avrebbe rappresentato un avversario degno da opporre a Terunofuji per la sua corsa al yūshō, e l’altra è dargli quanto più aiuto possibile agevolandolo con avversari non di massima caratura. Il piano però evidentemente non ha funzionato in questo primo torneo di gennaio e le chance di vedere Shōdai Ozeki ancora a lungo sono poche. Sembra che la sua timidezza abbia preso il sopravvento anche sul suo sumo, a partire dal tachi-ai.

御嶽海ー大関 正代 Mitakeumi vs Shōdai

Dopo quello di Takakeishō alla quarta giornata, il torneo ha dovuto subire anche il ritiro del 35enne 魁聖 Kaisei il quale, saltando le ultime tre giornate, in pratica si è precluso la possibilità di rimanere in Makuuchi. È riuscito invece a rientrare dopo tre giorni di assenza – dal day 11 al day 13 – il M10 妙義龍 Myōgiryū ma senza evitare un record negativo (5 vittorie, 8 sconfitte e appunto 3 assenze). Questo il referto dell’infermeria al quale vanno aggiunte parecchie cadute rovinose e potenzialmente pericolose, prima fra tutte quella del M2 宇良 Ura contro Shōdai nella seconda giornata. Come approfondito già in precedenza tuttavia, quello spaventoso urto al suolo di schiena deve aver avuto un effetto tonificante perché durante tutto il torneo non è mai avuto carenze d’intensità, chiudendo con 8-7.

Chi durante i combattimenti ha sempre mantenuto il ritmo elevato è stato anche il M6 豊昇龍 Hoshōryū che ha vinto gli ultimi cinque incontri per la prima volta in Makuuchi. Un finale così in crescendo aveva persino fatto supporre ad un possibile premio (tanto alla tecnica quanto alla combattività, entrambe mostrate a sufficienza), ma forse certe giocate un po’ fuori posto – tipo l’henka nel day 11 contro un 隆の勝 Takanoshō molto più in alto di lui in classifica possono esser state viste di cattivo occhio. Nondimeno ormai sembra esser diventato lui il punto di riferimento per gli amanti di quei lottatori che all’atletismo e alla varietà di mosse non vogliono far mancare la forza fisica, compensata in certa misura dal carisma. Per struttura fisica il 22enne mongolo ricorda M1 若隆景 Wakatakakage e M8 翔猿 Tobizaru, due recenti frequentatori della massima divisione che grazie ai loro match frizzanti e a volte insoliti hanno catturato l’attenzione del pubblico. Il primo ha tirato su una settimana apparentemente compromessa chiudendo 9-6 mentre Tobizaru, 6-9, sente la mancanza del kachi-koshi da marzo 2021. Per tutti e due è ovvio che qualcosa negli ingranaggi del loro sumo non scorra come si deve, soprattutto per il secondo e dunque fare un altro piccolo salto all’indietro nel banzuke potrebbe persino giovargli.

翔猿-阿炎 Tobizaru vs Abi

Hanno chiuso con un risultato a specchio maturato nelle ultime giornate anche i due veterani M3 玉鷲 Tamawashi e M15 栃ノ心 Tochinoshin, 8-7 uno e 7-8 l’altro. Il primo dopo la notevole Kinboshi per la vittoria sullo Yokozuna nel day 6 ha fatto supporre a molti un suo proseguo ad alti livelli per il resto del torneo, invece proprio nel momento di accelerare si è inceppato mancando di incisività che ha permesso ai suoi avversari di prendere il sopravvento in 4 degli ultimi 5 giorni. Purtroppo per il georgiano invece a mancargli è stata la forza brutale che per tanti anni lo ha accompagnato sul dohyō; molte sconfitte in questo torneo di gennaio infatti sono arrivate contro avversari più massicci di lui (e ce ne vuole) lasciando Tochinoshin impossibilitato a smuoverli e rimanendo privo di energie. Appunto come accaduto nell’ultimo match contro il M2 Ichinojō in una perversa lotta per il kachi-koshi.

玉鷲 Tamawashi ottiene la kinboshi contro 照ノ富士 Terunofuji

La lotta non è stata meno strenua nella divisione Jūryō dove l’ha spuntata ai play-off J2 琴勝峰 Kotoshōhō. Quest’ultimo è certo di fare finalmente il suo ritorno in Makuuchi, e questa volta oltre al focoso entusiasmo di un 22enne, porterà con sé anche una maggiore inclinazione alla sofferenza e all’affrontare le difficoltà con maggior lucidità. Più qualche kilogrammo extra che in questa disciplina non guasta mai.

琴勝峰ー矢後 十両優勝決定戦 Play-off fra Kotoshōhō e Yago

Insieme a lui dovrebbero salire con ogni probabilità nella massima divisione anche il J1 輝 Kagayaki (8-7), J2 錦木 Nishikigi (9-6) e J4 荒篤山 Kōtokuzan (10-5). Il 27enne compagno di palestra dei Waka brothers ha avuto una crescita lenta ma costante (cinque anni per raggiungere la terza divisione, altri cinque per tentare l’assalto alla zona da stipendiato) e ora, dopo aver superato anche l’ostacolo covid, al suo terzo torneo in seconda divisione ha chiuso di nuovo in doppia cifra proiettandosi per la prima volta ai piani alti. Come Mitakeumi, anche Kōtokuzan è di origine filippina e appena giunto in Giappone la barriera culturale era stata quasi insormontabile ma la sua determinazione, che emerge anche nel suo stile, ha avuto il sopravvento. I 181 cm per 160 kg potrebbero bastargli per sopravvivere in Makuuchi e i suoi schiaffi frontali, che spesso si tramutano in vittorie per hatakikomi, faranno il resto. Infine l’onore che avrà nel combattere “al fianco” del suo compatriota giappo-filippino appena promosso ad Ozeki gli darà uno slancio di fiducia ragguardevole. Per una volta non è l’orda della Mongolia da temere, bensì il (piccolo) tsunami che viene dalle Filippine.


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Hatsu Basho 2022: come si presentato i lottatori al primo appuntamento dell’anno?

Autore: Paolo Di Lorito
Traduzioni (in corsivo): Federico Tombari

Mancano ormai poche ore al primo torneo dell’anno e dopo aver visto nei due articoli precedenti la situazione riguardante 隆の勝 Takanoshō, 王鵬 Ōhō, 若隆景 Wakatakakage e 若隆景 Kotonowaka, scorriamo rapidamente il resto del banzuke per vedere come se la passano gli altri lottatori. Sono sette anni consecutivi che il torneo di gennaio viene vinto da un lottatore diverso; questa peculiarità si ripeterà anche nel 2022?

照ノ富士 Terunofuji ambisce a diventare il primo lottatore dell’era moderna a vincere i primi tre tornei dalla sua promozione a Yokozuna.

Lo Yokozuna ha affermato di voler arrivare in doppia cifra nel totale delle sue vittorie (6 fino ad ora, quindi altre 4). [fonte]

Gli Ōzeki 貴景勝 Takakeishō e 正代 Shōdai (quest’ultimo messo costantemente in discussione per le sue performance non sempre all’altezza del suo ranking) cercheranno di dargli battaglia.

La permanenza di 御嶽海 Mitakeumi in San’yaku è giunta al decimo torneo consecutivo ma ciò che davvero manca alla carriera del 29enne è il titolo di Ōzeki. 13 vittorie in questo torneo di gennaio saranno sufficienti per raggiungere finalmente questo agognato traguardo?

L’ex-Yokozuna e commentatore per la NHK 北の富士 Kitanofuji afferma che Mitakeumi quando vince è inarrestabile ma che le sue sconfitte sono sempre evitabili. [fonte]

霧馬山 Kiribayama, dopo un breve assaggio di San’yaku nel torneo di novembre, cercherà di risalire in classifica. L’unico precedente in cui ha ottenuto almeno dieci vittorie nella massima divisione è stato nel suo primo torneo in Makuuchi, precisamente due anni fa.

Alcuni commentatori riferiscono di Kiribayama come uno dei papabili per la possibile vittoria di questo torneo, affermando che il lottatore è in un’ottima forma. [fonte]

大栄翔 Daieishō dopo 4 tornei torna alla posizione di Komusubi che aveva già occupato a maggio 2021. Il nativo di Asaka sarà sicuramente un lottatore da tenere d’occhio perché raramente delude nei tornei di gennaio: nel 2021 infatti è arrivato il suo primo yūshō nella massima divisione, mentre nel 2017 conquistò il titolo Jūryō.

Tornato in Makuuchi a luglio 2021, l’imprevedibile 宇良 Ura occupa al momento la più alta posizione mai raggiunta in carriera, Maegashira 2, e farà di tutto per regalare ai suoi fan un’ottima prestazione.

Il capo-palestra della Oiguruma-beya (尾車親方) asserisce che la presenza di Abi nella parte alta del Banzuke fa diventare il torneo molto più interessante e non vede l’ora di vedere i suoi incontri. [fonte]

Enorme balzo in avanti per M6 阿炎 Abi che dopo l’ottima prestazione di novembre (12-3) ha saltato nove posizioni. Di conseguenza aumenterà anche il livello dei suoi prossimi avversari ma lui ormai sembra aver trovato la mentalità giusta per eccellere in questo sport. [vedi anche Abi, ma che “sorpresa”?]

Ancora più grande la scalata di 北勝富士 Hokutofuji che è passato da M11 a M4, e a 29 anni punta ad un posto in San’yaku che gli manca da marzo 2020.

M7 高安 Takayasu non parteciperà al torneo a causa di contagi di COVID-19 nella sua palestra. Manterrà comunque la posizione per il prossimo torneo.

La preoccupazione riguardante il corona-virus incalzante è molto sentita dai vertici dell’Associazione. L’ex-Yokozuna 大乃国 Ōnokuni afferma di aspettarsi molti più contagi col passare del tempo. L’articolo prosegue con la preoccupazione che il tour estivo nazionale dei lottatori (夏巡業) possa essere cancellato per prevenire un’ondata di contagi. [fonte]

M15 栃ノ心 Tochinoshin sta cercando di rallentare il più possibile la sua discesa in classifica e avrà bisogno di almeno 5 vittorie per non scendere in Jūryō (per la prima volta da settembre 2014), e non è detto che potrebbero bastare.

M14 一山本 Ichiyamamoto e M16 剣翔 Tsurugishō tornano nella massima divisione Makuuchi dopo 2 tornei e hanno la ferma intenzione di rimanerci.

Ricordiamo inoltre che anche M8 英乃海 Hidenoumi, il fratello per niente somigliante di 翔猿 Tobizaru, dovrà saltare questo torneo per squalifica in quanto indagato per scommesse sportive illegali dalla polizia di Saitama. [fonte]