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OSAKA BASHO 2024 – DAY 10

Articolo: Alessio Niffoi

MATCH DEL GIORNO:

Fra sorpese, ritiri, ozeki in difficoltà e primi verdetti emessi siamo giunti ad un terzo del torneo, da qui inizia il rush finale, le energie vanno dosate per centrare gli obbiettivi ma bisogna dare il tutto per tutto per stare in alto, cercare di risalire, provare ad aggiustare le situazioni incasinate o anche solo per limitare i danni. La favola del M17 Takerufuji continua alla grande, superato oggi lo scoglio dello scontro diretto con l’altro giovane leone rampante Onosato si appresta a frontaggiare per la prima volta, domani, un ozeki e già potrebbe essere un match clamorosamente pesante ai fini della classifica finale. Intanto oggi la doppia cifra gli vale quasi certamente un premio speciale. Lo scontro più spettacolare della giornata però è stato quello fra Meisei ed Asanoyama. I due si sono affrontati a viso aperto, con foga ed in modo energico. Dopo l’impatto al tachi ai Asanoyama non riesce a trovare una presa profonda come di solito preferisce e Meisei non riesce a sopraffare l’avversario con la potenza della sua spinta. Da li in poi si alternano attacchi, difese e contrattacchi con Meisei che cerca di far valere la sua solida presa per cercare di proiettare e ribaltare Asanoyama e l’ex ozeki che resiste bene e rilancia tentando di fare altrettanto ma lavorando sulla parte alta del corpo dell’opponente considerando che non è riuscito a trovare la presa. Dopo l’ennesimo scambio, arrivati vicino alla corda Asanoyama riesce a trovare il mawashi di Meisei e sfrutta subito la presa per catapultarlo al suolo. Pubblico soddisfatto e finalmente un bel match tecnico e vivace nonché equilibrato.

BRICIOLE DI SAN’YAKU:

Abi vs Mitakeumi è un match che si è visto per lungo tempo nei piani alti del banzuke, con belle sfide fra la solidità di spinta dell’ex ozeki ed il frenetico lavoro di braccia del komusubi. Abi, in ricordo dei vecchi tempi cerca di piazzare l’henka ma viene letto come un libro aperto da Mitakeumi che lo blocca e lo spara fuori dal dohyo a riflettere sui suoi errori. Ura parte bassissimo e cerca, trovandola, la gamba destra di Nishikigi che viene completamente sorpreso e sopraffatto dall’azione rapidissima del M1. L’idolo di casa procede poi a sollevare la gamba sbilanciando l’avversario e spingendolo fuori, mezzo ashitori (che non si vedeva da lungo tempo in makuuchi) e mezzo oshidashi e via andare. Kirishima oggi ce la mette tutta, purtroppo più per difendersi che per imporre il suo sumo. Hiradoumi è solido e arcigno e dopo aver rintuzzato la prima sfuriata dell’ozeki chiude la distanza e forza la spinta. Kirishima si difende un paio di volte in modo tenace coi piedi sul tawara ma alla fine è costretto a cedere alla pressione di Hiradoumi che porta a casa un ottima vittoria e lascia l’ozeki a un passo dal kadoban. Nel derby fra nipoti di illustri lottatori del passato (Oho nipote di Taiho e Kotonowaka di Kotozakura) la spunta quello più esperto. Lo shin ozeki impone il suo sumo controllando bene l’attacco di Oho al tachi ai e dimostrandosi più efficace e deciso nel corpo a corpo. Successo che vale il kachi koshi al debutto nel nuovo rank e gli consente di restare a due lunghezze dalla vetta con la possibilità di accorciare ulteriormente il gap domani nel confronto con Takerufuji. Daieisho attacca deciso e riesce ad alzare il baricentro di Takakeisho, l’ozeki però non si sbilancia troppo e ribatte con le sue caratteristiche spinte “a molla” (passettino di “rincorsa” e impatto potente). L’incontro diventa un festival di spinte, difese e nodowa finchè Daieisho non riesce a distanziare l’avversario invitandolo alle sue peculiari cariche. Takakeisho non si fa pregare e attacca, il sekiwake difende e porta una mano alla gola dell’ozeki che si divincola e parte ancora alla carica ma trovando l’attacco a sorpresa di Daieisho che lo colpisce con una manata fra capo e collo e lo manda lungo a terra ad attendere ancora per levarsi di dosso il kadoban. Wakamotoharu vs Hoshoryu poteva essere una bella sfida tecnica e muscolare, fatta di prese e tentativi di ribaltamento con difese arcigne e tanto pathos. L’ozeki mongolo decide che non è un film che vedremo e la chiude con un omaggio ad Akira Toriyama teletrasportandosi in stile Goku di dragonball di fianco al suo avversario e spingendolo subito fuori dal dohyo prima ancora che questo capisca come e perché. Si, henka fulminea di Hoshoryu che la porta a casa senza sudare e cerca di restare attaccato all’ultimo treno per sperare di riagguantare la testa della corsa. Musubi no ichiban flash per chi aveva fretta di lasciare l’arena e tornare a casa.

IL DOHYO CI DICE…:

Match clou della giornata la sfida fra il leader solitario Takerufuji ed il diretto inseguitore Onosato. Sfida fra due carri armati della spinta sui quali bisogna scoprire i limiti nella fase di difesa e soprattutto fra due giovani che si stanno mettendo in mostra e ricavando a forza il loro spazio nel banzuke. La spunta il M17 che si dimostra oltre che forte anche intelligente partendo distante sul tachi ai per avere più spazio di spinta che porta come al solito con potenza ma col vantaggio dell’avversario che cercando di fare altrettanto si ritrova più sbilanciato per raggiungerlo. Dopo l’ottimo impatto la distanza si chiude e mostra di essere anche più deciso del pupillo di Kisenosato forzandolo oltre la corda e imponendogli di fatto il suo sumo. Chapeau. Atamifuji rischia molto contro Takanosho e la porta a casa per un soffio, sfiorando la terra oltre la corda col tallone ma riuscendo a far cascare prima il suo avversario. Tobizaru accusa un forte mal di pancia come anche suo fratello Hidenoumi qualche giorno fa, per entrambi giornata saltata e vittoria regalata all’avversario per fusen. Gonoyama oggi ringrazia e si riposa. Midorifuji soddisfatto della performance di ieri concede il bis e beffa con un altro katasukagi anche Kotoshoho. Fra i verdetti di oggi i make koshi di Hokutofuji, sconfitto da Myogiryu e di Endo, battuto da Kinbozan alla fine di un bel match equilibrato e tirato ma che vede la sconfitta del veterano che vale anche una quasi matematica discesa in Juryo, aprendo anche alla possibilità del ritiro dell’ex komusubi. Tamawashi batte Churanoumi e Takayasu passeggia su Shonannoumi. Ottima prova ancora per Daiamami che batte Ryuden e passa dallo 0-4 iniziale ad un clamoroso 6-4! Vittorie anche per Onosho su Sadanoumi, Shodai su Roga, Ichiyamamoto su Nishikifuji e Kitanowaka su Kagayaki (juryo).

In testa sempre a punteggio pieno Takerufuji a 10-0 seguito a due lunghezze da Kotonowaka che agguanta come inseguitore Onosato. A 7-3 segue il gruppetto guidato da Hoshoryu e Takakeisho ai quali si uniscono Gonoyama, Takayasu, Mitakeumi e Shonannoumi.

Domani prove degli ozeki per i due giovani talenti: Takakeisho vs Onosato e Takerufuji vs Kotonowaka.

LE PAGELLE:

Kagayaki 5.5 vs Kitanowaka 6

Ryuden 5.5 vs Daiamami 6

Ichiyamamoto 6 vs Nishikifuji 5

Shodai 6 vs Roga 5

Hokutofuji 4.5 vs Myogiryu 6

Onosho 6 vs Sadanoumi 5.5

Shonannoumi 4 vs Takayasu 6

Kinbozan 6 vs Endo 5.5

Churanoumi 5.5 vs Tamawashi 6

Midorifuji 6 vs Kotoshoho 4.5

Takerufuji 6.5 vs Onosato 5

Tobizaru SV vs Gonoyama SV

Atamifuji 6 vs Takanosho 5.5

Meisei 6.5 vs Asanoyama 7

Abi 3 vs Mitakeumi 6.5

Ura 6.5 vs Nishikigi 5

Kirishima 6 vs Hiradoumi 6.5

Oho 5.5 vs Kotonowaka 6.5

Takakeisho 5.5 vs Daieisho 6.5

Wakamotoharu 4 vs Hoshoryu 6


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Banzuke marzo 2024: poker d’ozeki, Kotonowaka all’esordio. Veterani in discesa e giovani in salita

Mentre il mondo del sumo è scosso dal più grande scandalo di violenza in una palestra degli ultimi anni (che vede coinvolto niente meno che Hakuho, ora Myagino oyakata, e il suo ormai ex discepolo Hokuseiho), la stagione dei tornei prosegue e quindi, a due settimane dall’inizio dell’Haru Basho 2024 (10-24 marzo), è stato pubblicato il banzuke.

Dopo il sempre più solitario Yokozuna Terunofuji – il connazionale Kirishima ha mancato l’assalto alla corda bianca nello scorso torneo – ci sono ben quattro rikishi come ozeki. Era da luglio 2021 a Nagoya che il secondo rank non era così affollato, e in quel caso i quattro erano: Terunofuji (ora Y), Shodai (ora M10), Asanoyama (ora M1), e l’ormai eterno ozeki Takakeisho. Oltre a quest’ultimo, il banzuke attuale vede il già citato Kirishima, il giovane Hoshoryu che sta ancora cercando le misure in questo nuovo ruolo, e il debuttante Kotonowaka.

Il 26enne giapponese cambierà nome in Kotozakura a maggio e queste sono le sue parole in vista del grane appuntamento. “Questo è il momento in cui ho più forza, vigore, ma non devo farmi prendere dall’entusiasmo se no rischio anche di farmi male. Devo restare coi piedi per terra. Ultimamente non ho avuto neanche un giorno libero, ma va bene così“.

Se per gli organizzatori è stato facile stilare il nome dei primissimi della classe, non è stato altrettanto semplice per il resto del san’yaku, dove oltre al solito Daieisho, ci sono tre ritorni: Wakamotoharu Sekiwake dopo la straordinaria performace di due mesi fa, e Abi e Nishikigi Komusubi con uno striminzito 8-7 ma il banzuke lo sappiamo è anche un gioco di incastri.

I Maegashira 1 sono agli antipodi: Ura che scende forse già soddisfatto di aver fatto la sua prima apparizione in san’yaku, e Asanoyama in perenne risalita per tornare a frequenatre i posti di un tempo. Mentre chi si trova a dover affrontare l’ennesima di risalita è Takayasu, un rikishi che non si può non avere a cuore. L’ex Ozeki sarà Maegashira 8.

Piccolo balzo all’indietro per il giovane promettente Atamifuji il quale dopo cinque kachi-koshi consecutivi scende da M1 a M2, affiancato dall’ottimo Meisei. Per il 28enne giapponese un salto di 7 posizioni. Una in più invece per Oho che da M11 sale a Maegashira 3, di gran lunga la sua posizione più alta finora, grazie al 10-5 del torneo di gennaio. Anche Takanosho aveva ottenuto lo stesso record ed è stato quindi ricompensato con la stessa posizione nel banzuke.

Parlando di giovani in rapida ascesa, c’è ovviamente anche Onosato: ben 10 posizioni guadagnate per diventare Maegashira 5 al suo sesto torneo ufficiale. Al suo fianco il piccolo Midorifuji che scenda da M2. Non è più un giovincello invece Shimazuumi, debuttante lo scorso torneo in massima divisione. Il 27enne giapponese sale ancora e sarà M12

Cadute notevoli sono quelle di Ryuden M13 (-8), Shonannoumi M12 (-6), e Ichiyamamoto M12 (-4).

Chi sale e chi scende dalle prime due divizioni

A salire dal Juryo in Makuuchi sono in cinque: M14 Nishikifuji (al suo decimo torneo in massima divisione, l’ultimo a novembre 2020), M14 Kitanowaka (al suo secondo tentativo di ottenere un kachi-koshi tra i migliori al mondo), M15 Roga (nella stessa situazione di Kitanowaka), M16 Daiamami e M17 Takerufuji. Per quest’ultimo si tratta quasi di un’eccezione avendo disputato un solo torneo in Juryo, vincendolo col record di 13-2 e dalla posizione di J10 si è guadagnato la promozione. L’ultimo a riuscirci in un solo torneo fu Endo nel luglio 2013.

Tra i rikishi che compiono il passaggio inverso ci sono due veterani, ma se per J11 Aoyama (le cui condizioni fisiche ancora non danno certezza della sua partecipazione al torneo) non c’è da stupirsi dato che aveva vissuto lo stesso destino anche a novembre 2023, per J1 Takarafuji lottare in Juryo è una cosa che non capitava da novembre 2012. Il 37enne giapponese da quel momento ha passato 66 basho consecutivi in Makuuchi raggiungendo anche la posizione di Sekiwake.

Oltre a loro c’è J5 Bushozan che ha fallito il terzo tentativo di sopravvivere nella vasca dei piranha, e Tomokawe.

Tokihayate festeggia un quarto best ranking consecutivo occupando la prima posizione in Juryo, mentre lo seguono a ruota con la loro milgior posizione J5 Shirokuma, J8 Asakoryu, J11 Oshoumi. Stringe i denti il recente sposo Kotoeko, ancora aggrappato alla sua posizione di lottatore salariato, ora J12 dopo il 3-10-2. Non riesce invece l’impresa al 32enne Chiyomaru, ora Makushita 1 posizione che non occupava da oltre 11 anni.

Sorride infine Wakatakakage che ritrova lo status di sekitori esattamente nel torneo che 12 mesi fa lo vide ritirarsi per infortunio. Con lui J12 Tsushimanada, J13 Hakuoho (ora lottatore più alto in grado della palestra Miyagino), e poi il 37enne J14 Kitaharima (non così in alto dal 2020, in contro-tendenza con questo banzuke dove non sono mancati ultra 30enni in discesa).