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News Recap: anche Kakuryu si prepara al taglio di capelli, Terunofuji non cambia obiettivi

Sono passate due settimane dal termine del torneo di gennaio, vinto con gran merito dall’Ozeki Takakeishō, ed è quindi normale che le celebrazioni non siano ancora terminate. In particolare ad Ashiya, città natale di Takakeishō che conta 95.000 abitanti. I luogi principali della città sono stati decorati con poster e striscioni di incitamento e congratulazioni verso il loro idolo di casa, con la speranza che il rikishi possa regalare loro altri motivi di gioia.

Vi riportiamo qui anche la traduzione dell’intervista concessa da Takakeishō al momento della cerimonia di premiazione.

Tra i vari riconoscimenti ci sono stati ovviamente anche i consueti premi, che in questo torneo sono stati: il premio Kantō-shō (spirito combattivo) a Kotoshoho, e il premio Ginō-shō (tecnica) a Kiribayama. Di seguito le varie motivazioni dietro queste scelte e gli esclusi.

Non bisogna comunque guardare solo ai piani alti della piramide del banzuke, perché qualche gradino più in basso si scalpita per salire, e dal prossimo torneo tra i sekitori ci saranno volti particolarmente interessante da tenere d’occhio.

A suscitare maggior interesse è certamente il 19enne Ochiai, che approda nella divisione Juryo dopo appena un torneo nel sumo professionistico, rischiando di riscivere completamente i record di precocità di questo sport. Ne sarà orgoglioso il suo capo palestra Myiagino oyakata, noto a tutti fino a pochi giorni fa col nome di Hakuho. “Che felicità – ha commentato l’ex Yokozuna. Ochiai è molto modesto e un assiduo studente, inoltre è una persona molto buona. Vorrei che diventasse un lottatore popolare, al suo passaggio tutti batteranno le mani per lui”.

Parlando di Hakuho Sho, la principale notizia che ha tenuto banco in questi giorni, è stata la cerimoia del Danpatsu-shiki avvenuta il 28 gennaio (qui potete leggere la sua ultima intervista prima del taglio dei capelli). Un evento commovente a cui hanno preso parte per rendergli omaggio quasi tutti i volti noti del mondo del sumo e non solo.

Chi invece si sta preparando in questo periodo al suo evento cerimoniale del talgio dello chonmage è Kakuryu, l’ultimo Yokozuna dell’era Heisei. Il suo Danpatsu-shiki avverrà a giugno 2023 e l’ex lottatore della Mongolia non vede l’ora. “Mancano quattro mesi. Passeranno in un baleno. Spero vengano in tanti a vedermi, sarà una fine dignitosa per la mia carriera. Per il mio ultimo dohyo-iri farò molti shiko così da avere una posizione stabile”.

Restando in tema Yokozuna, ha parlato alla stampa anche l’attuale rikishi numero 1 del mondo: Terunofuji, il quale anche lui, rendendo onore alla carica che ricopre, sta iniziando ad esser sempre meno banale. “Io sono uno a cui piacciono le sfide – ha ammesso con franchezza. Anche ora molte persone mi dicono che tornare sia impossibile. Uso queste parole come spinta a fare del mio meglio.

Ricordiamo che l’attuale Yokozuna è reduce da due operazioni alle ginocchia, ma questo non gli impedisce di continuare a darsi da fare per lo sport che ama. Il lottatore della Mongolia ha ribadito il suo obiettivo primario (“arrivare alla doppia cifre di tornei vinti”) e soprattutto ha sottolineato la sua priorità tra il benessere quotidiano e la voglia di lottare: “Se penso al futuro dovrei ritirarmi adesso”. Cosa che non ha affatto intenzione di fare.

Neanche il diretto interessato può darci conferma su una sua eventuale partecipazione al torneo di marzo (in programma ad Osaka, dove italianozeki sarà presente per il secondo anno consecutivo sul posto), mentre chi siamo sicuri ci sarà e avrà non pochi motivi per fare bene, è Kyribayama. Il rikishi della Mongolia ha ottenuto 11 vittorie al rango di Komusubi, un risultati di grande prestigio che fanno ripartire le voci di una possibile promozione a Ozeki.

Chiudiamo questa rassegna con una notizia legata alle palestre: dopo 62 anni la Ikazuchi-beya torna ad esistere, e lo fa ‘sopprimendo’ la Irumagawa-beya, cessata di esistere con il raggiungimento dell’età di pensionamento da parte del proprio oyakata.

L’ultima intervista di Hakuho: «Per uno Yokozuna “perdere” vuole dire “morire”»

Forse vi ricordate l’intervista che avevo tradotto tempo fa della giovane Izuka Saki a Takakeisho. Il 5 gennaio invece ha avuto l’occasione di intervistare l’ex Yokozuna Hakuho (Miyagino oyakata) in attesa del suo Danpatsu-shiki (rituale del taglio dei capelli / ritiro dal sumo), avvenuto il 27 gennaio, alle 11 di mattina (3 di notte in Italia).

Il grande Yokozuna dell’era Heisei (1989-2019), Hakuho. Nel 2021 è tornato alla ribalta vincendo il torneo di luglio senza neppure una sconfitta, e al torneo seguente non ha potuto partecipare per Covid. In questo modo ha appeso il mawashi al chiodo dopo 20 anni di carriera sul dohyo.

Sono ormai passati 16 mesi da quando ha presentato la domanda di ritiro, finalmente ci siamo. Ha vinto 45 tornei, 1093 stelle bianche, disputato 84 tornei da Yokozuna in cui ha brillato e ricevuto una montagna di critiche. Nel ricevere tutti questi commenti negativi, come avrà fatto ad andare avanti? Ora da oyakata cosa ne pensa del significato di 品格 hinkaku, dignità dello Yokozuna?

―― A fine gennaio taglierai i capelli e diventerai ufficialmente Miyagino oyakata. Come ti senti?

「Ho presentato i documenti per ritirarmi a settembre 2021, c’è voluto un sacco di tempo.」

―― Prima del tuo ritiro ufficiale torniamo indietro nel tempo, a quando eri Yokozuna, ora che sei un oyakata cosa ne pensi della frase “dignità dello yokozuna”. Un tema complesso così all’improvviso ma lei ha 14 anni di esperienza in quella divisione e molte volte è stato additato come qualcuno non meritevole della posizione per i suoi kachiage o schiaffi al tachi-ai. Riguardo a questi commenti, al tempo, come ha reagito?

「Eh già. Alcune volte utilizzavo quelle mosse ma mi sono sorpreso che fossero diventate motivo di tanto clamore. Col mio vigore giovanile in realtà studiavo bene l’avversario e quelle mosse erano frutto della mia srategia. A dirla tutta erano mosse molto rischiose, quando mi dicevano che solo io riuscivo a farle mi sono sentito onorato… I lottatori che salgono sul dohyo cambiano e infatti c’era anche un altro Hakuho. Ogni tanto riguardo i video degli incontri, spesso mi fa strano vedermi.」

―― Cosa intende per un “altro Hakuho”?

「Quando una persona sta per morire per un incidente oppure è concentrata in modo profondissimo, si dice che veda tutto a rallentatore. Io da quando avevo 15 anni vedo gli incontri di sumo come se fossero rallentati. Solo quattro anni fa ho capito che ero solo io a vederli in questo modo, che non era normale. Se chiedevo ai miei compagni di heya, gli incontri “finiscono subito!” Anche salendo sullo stesso dohyo la percezione del tempo è differente. Quando riguardo i video dei miei incontri mi accorgo che a guardarli da fuori tutto sembra molto più veloce. Però il cervello li ricorda a rallentatore. Gli psicologi chiamano questo fenomeno “trance agonistica, in inglese in the zone”.

――Lei combatteva in questo modo, eh? Wow!

「Quando sono diventato Yokozuna, il Grande Yokozuna Taiho mi ha confidato che “appena sono stato promosso ho subito pensato al ritiro.” Se uno Yokozuna perde si ritira. In pratica per uno Yokozuna “perdere” vuole dire “morire”. Per questo vedevo gli incontri a rallentatore e mi sono specializzato in certe tecniche per la vittoria. Ce la mettevo tutta. Nell’ultimo anno e mezzo però prendevo le pillole per dormire, non ero più così in forma. Avevo parecchi punti deboli.」

―― La responsabilità dello Yokozuna è vincere e lei questo l’ha fatto. “Perdere è come morire”, parole forti!

「Nel racconto mitologico “Nihon Shoki”, 1500 anni fa, Nomi-no-sukune in un incontro di sumo vince uccidendo Taima-no-kehaya. Nei tempi antichi chi perdeva moriva per davvero. Sono sicurissimo di essermi allenato più di ogni altro lottatore e l’ultimo torneo in cui ho vinto 15 incontri su 15 secondo me è stato un dono delle divinità. Ora invece ci sono tanti lottatori caldi e affamati di vittorie. Per vincere molti si allenano coi pesi e prendono tante proteine. La coscienza individuale è aumentata.」

―― Lei fino a quando si è divertito a fare sumo?

「Fino a quando sono diventato Sekiwake. Dopo invece c’era tantissima pressione, dovevo vincere per forza. C’era una canzone che amavo, il titolo è 凡庸 bon’you, “mediocre”, le parole dicevano: “solo perché lo dico non vuol dire che sia felice, solo perché piango non vuol dire che io sia triste.” Chi ci guarda da fuori vede degli Yokozuna fighi ma in realtà “anche se vinciamo non siamo felici, se perdiamo e piangiamo non siamo necessariamente tristi.”

―― Un canzone che tocca nel profondo. Quando lei era lottatore cosa intendeva per “dignità dello Yokozuna”?

「In passato significava “essere gentile ma forte”. Sul dohyo forte come un demone, appena sceso si ritorna persone cordiali. Io sono cresciuto con questo motto quindi direi che significa essere “gentili”. Oltre a questo ovviamente c’è la responsabilità di “vincere”. Uno Yokozuna ha “talento ed eccellente dignità”. Ad ogni modo le persone non sono perfette e quando si parla di “dignità” non c’è mai una risposta immediata.

―― Quale pensa sia la cosa più interessante del sumo?

「Il sumo è presente in 20 stati ma è sport nazionale solo in Mongolia e in Giappone. Per questo sono riuscito a crescere così tanto. Vorrei diffondere il sumo e la cultura giapponese nel mondo, mostrare questi samurai contemporanei e la loro attrattiva. Alla fine non si tratta solo di uno sport ma è un rito propiziatorio per il raccolto e un rituale per le divinità. Vorrei mostrare questo aspetto al mondo intero.

―― Per questo ha deciso di rimanere come oyakata?

「Esatto. Voglio far crescere i giovani e rendere il sumo famoso nel mondo. Il tutto ovviamente a partire dal Giappone. Mio padre che era un campione olimpico di wrestling che ha girato il mondo, mi diceva sempre “fai a modo tuo!”.

―― Che bello. Da ora in poi quali sono i suoi piani?

「Nel 2022 tanti Maegashira sono diventati campioni. I fan sono estasiati ma se c’è il Banzuke un motivo ci sarà. Secondo me gli spettatorei dovrebbero andare a casa dicendo “Yokozuna e Ozeki erano fortissimI!” Se questi perdono invece il commento dovrebbe essere “ho assistito ad un evento rarissimo!” Io vorrei che tornasse così, voglio crescere in fretta un futuro Yokozuna o Ozeki. Questo è il mio modo per ringraziare il sumo di quanto mi ha dato e per sviluppare la mia personale “via del sumo”.

―― Finito il Torneo di Gennaio, finalmente ci sarà il suo “danpatsu-shiki” al Kokugikan il 28 Gennaio. I biglietti sono andati subito sold out, si prospetta un pienone. La preparazione è stata difficoltosa?

「Eh già. Una volta decisa la data bisogna preparare un sacco di cose in tempo e ci sono tantissime riunione a cui presenziare. Ce l’ho veramente messa tutta. Devo ringraziare tutte le persone che hanno deciso di venire all’evento, e chiedere scusa a chi non è riuscito a comprare il biglietto.」

―― Che evento sarà?

「Ci sono 400 tamari-seki (posti vicino al dohyo) ma far tagliare un pezzo di capigliatura a tutti ci vorrebbe troppo tempo, ci saranno molti meno tagli. Inoltre ci saranno dei gadget in vendita solo quel giorno. Dopo l’evento ci sarà anche la festa, sarà un giorno molto lungo!」

―― Sono ormai 20 anni da quando è entrato nel sumo, che ricordi le riporta il mage?

「 L’anno scorso a settembre ho visto un film ambientato in epoca Meiji (1868-1912) con dei samurai molto orgogliosi. Il governo Meiji dell’epoca, quando l’era dei samurai stava finendo, si inchina nei confronti di queste persone valorose. Mi sono commosso e penso che la mia ultima volta sul dohyo sarà così.」

―― Al contrario, non vorresti tagliare subito il mage?

「All’inizio volevo sbrigarmi ma avvicinandomi alla data sto diventando sempre più nostalgico e triste.」

―― Dopo il taglio dei capelli che capigliatura si farà?

「Non ho ancora deciso. I miei supporter mi hanno detto che starei bene coi capelli alla James Bond!」

―― Qual è l’episodio più vivido che ricordi nella tua lunga carriera?

「Al mio debutto in Jonokuchi (marzo 2001) ho finito con un make-koshi, se potessi vorrei cancellare questo avvenimento vergognoso dalla memoria. A quanto pare, ho scoperto dopo, altri due Yokozuna hanno debuttato con un make-koshi: Wakanohana I e Yoshibayama.

―― Forse era il destino?

「Sì, e poi pensa che il motivo per cui ero interessato al sumo era proprio Wakanohana I! Quando Wakanohana I è venuto in Mongolia nel 1991 io l’ho incontrato insieme a mio padre. In quel momento ho imparato anche cosa fosse un “umaibo” (dolcetto per bambini giapponese)!)」

―― Davvero? Non lo sapevo.

「All’inizio ero molto magro e facevo molta fatica. Ero bianchissimo e magrissimo, mi chiamavano “moyashi” (germoglio di soia). La mia forza non bastava. Mi sono allenato anche nel mangiare. Nel 2002 l’ennesimo make-koshi in Sandanme. Mi ricordo quanto ero triste nel ritorno a casa in treno. Però dal quel momento ho ottenuto solo kachi-koshi! Da quando avevo 17 anni non ho più visto un make-koshi.」

―― Che figo! Però quando le ho chiesto dei ricordi lei mi ha subito parlato delle sue sconfitte, argomento molto profondo.

「Già. I due anni e mezzo che ci sono voluti per diventare Sekitori sono stati molto intensi. Dormi, ti svegli e sei più forte. Non è stato facile ma alla fine mi sono divertito. Però piangevo tre volte al giorno. Due volte durante il keiko e una nel futon, la notte. Pensavo: oh no, anche domani devo allenarmi! All’inizio volevo ritirarmi e lasciare il sumo ma ho pensato che avrei solo imbarazzato mio padre e portato vergogna a chi mi ha cresciuto. Proprio in quel momento ho ottenuto buoni risultati sul dohyo e la cosa mi ha dato forza per continuare.」

―― Solo due make-koshi, ha salito il banzuke senza problemi.

「Il sumo è una società basata sul banzuke. Più si sale meno cose ci sono da fare, per esempio le pulizie o rispondere al telefono. Soprattutto giunto in Makushita ci si poteva concentrare solo sugli allenamenti e sono riuscito velocemente a salire fra i Sekitori.」

―― Ci sono altri motivi della sua rapida scalata?

「La lingua. Quando ho imparato bene il giapponese riuscivo a capire cosa mi dicevano il capo palestra e i miei compagni. Ho studiato il giapponese ascoltando le canzoni e leggendo il testo confrontando la voce coi kanji che avevo sott’occhio.」

―― 45 tornei vinti, 1187 vittorie, svariati record: qual è il motivo secondo lei, ci ha mai pensato?

「I due anni e mezzo durissimi degli inizi, quella esperienza mi ha sempre accompagnato. E poi ho sempre tenuto in grande considerazione i fondamentali del sumo: shiko, suribashi, teppo. Probabilmente poco interessanti da fare e da vedere ma sono invece importantissimi perché per fare questi esercizi bisogna pensare, essere concentrati e muovere il corpo in modo giusto. Nel mio caso se passano 1, 2 o 3 giorni il mio corpo cambia. Dopo i tornei prendevo una settimana di ferie e al ritorno le mie giunture erano molli e non potevo lottare, dopo 3 giorni invece si indurivano ed ero pronto per gli incontri. Per questo i movimenti base sono importanti. Inoltre vengono limitati gli infortuni e i risultati arrivano sicuramente.」

―― Penso che lei sia la persona che dà più importanza alle cose basilari, la trovo molto persuasivo.

「E poi dopo i 30 anni ho cominciato anche l’allenamento muscolare, forse per questo sono riuscito a combattere altri 5 anni. Il mio corpo è piuttosto morbido ed elastico, se mi riposo per qualche giorno i muscoli scompaiono immediatamente.

―― Ora invece sono molti i lottatori che si allenano in palestra.

「Le persone normali ritengono sia importante dopo i 40 anni fare esercizi di stretching e usare manubri leggeri ma noi atleti dobbiamo allenarci già dai 30 anni per mantenere la forza necessaria per combattere. I rikishi di oggi l’hanno capito.」

―― Nella Miyagino-beya ci sono i Sekitori Enho e Hokuseiho, e poi alcuni studenti/lottatori appena entrati che stanno facendo molto bene. Non vedo l’ora di vedere cosa lei potrà fare per crescerli al meglio.

「Grazie mille. Non posso fare nomi se no metto loro pressione ma tra i miei allievi ci sono tanti futuri campioni. Anche io non vedo l’ora che crescano!」

Hakuho: “Solo chi è destinato a diventare Yokozuna ci riesce. Il prossimo? Asanoyama”

Ad oltre un anno dal ritiro avvenuto nel settembre 2021, Hakuhō 白鵬nei giorni scorsi è stato intervistato da Hiro Morita, giornalista di NHK World Japan. L’ex lottatore della Mongolia è apparso molto rilassato, fornendo tanti spunti di riflessione che solo una persona della sua esperienza può dare, e, seppur gli mancano i giorni in cui combatteva sul dohyō, non ha nascosto di trovarsi molto a suo agio in veste di Miyagino Oyakata, come 13° allenatore della palestra Miyagino.

Rispondendo alle domande di Morita – commentatore inglese del sumo per il canale NHK nonché volto principale del canale YouTube ufficiale della federazione, Sumo Primetime – Hakuhō ha iniziato così la sua valutazione sulla stagione 2022 di sumo: “È straordinario vedere sei campioni differenti per ciascun torneo; inoltre tre lottatori Maegashira hanno vinto il titolo consecutivamente e non era mai successo. Sono davvero stupito. Io sono sempre stato molto motivato nell’infrangere record, quindi mi piace vedere persone che ne stabiliscono di nuovi”. E tra tutti i tornei ce n’è uno che spicca particolarmente secondo lui. “A novembre c’è stato il play-off a tre per la prima volta dal 1994 e il 3° Maegashira vittorioso consecutivamente; per queste ragioni è stato il più memorabile per me. Io non ero molto bravo nei play-off quindi sono contento di non averne mai preso parte in uno con tre rikishi”.

“Potranno anche esser chiamati Maegashira ma hanno dimostrato di essere dei vincenti: Ichinojo aveva già lottato con me per la vittoria del Yusho (nel 2014 e nel 2019, ndt), Tamawashi aveva già vinto la Coppa dell’Imperatore un paio di anni fa, Abi era già stato in corsa in precedenza e finalmente ce l’ha fatta”. […] “Il Coronavirus ha reso difficile per i rikishi rimanere in forma e questo ha reso difficile per i primi della classe vincere più titoli”.

Sullo Yokozuna Terunofuji 

“Quando ero giovane sono stato il solo Yokozuna per un po ‘di tempo e sicuramente c’era pressione, ma me ne sbarazzavo allenandomi duramente ogni giorno. Terunofuji sta lottando con gli infortuni ma continua a vincere tornei; mi ricorda un po’ me stesso negli ultimi anni. Si è operato ad entrambe le ginocchia e per questo era assente al torneo di Novembre, e io sono un po’ preoccupato per le sue condizioni andando avanti col tempo”.

Su chi ha fatto più progressi

Uno dei rikishi ad aver ottenuto il kachi-koshi (maggioranza di vittorie) in tutti i sei tornei, vincendo inoltre il maggior numero di incontri nella stagione 2022, è Wakatakakage, uno di quelli ad esser migliorati maggiormente secondo Hakuhō. “Wakatakakage è il primo nome che viene in mente; a marzo ha vinto il suo primo torneo. Il suo otsuke (presa con l’avambraccio) è un’arma solida. Successivamente è diventato più variegato, lottando anche alla cintura dell’avversario. Espandere il repertorio offensivo è vitale se vuole salire ancora in classifica; sviluppare il suo sumo preservando le sue vecchie armi è notevole”. Ma non è solamente un discorso di tecnica, bensì anche di fisico: “Credo che si renderà conto quanto più facile sia vincere se riuscisse a mettere sù 10 o 20 chili in più”.

Lo Yokozuna più vincente della storia ha anche parole di elogio per Hōshōryu. “Lui fa molto affidamento ai lanci ma mi piace il suo atteggiamento di non arrendersi mai. Ha un grandissimo spirito combattivo e deve migliorare nella forza mentale. Il suo spirito combattivo è forte tanto quanto quello di suo zio (Asashoryu), anche se pure lui deve mettere su qualche chilo. Certe volte è troppo impetuoso e perde a causa dei suoi errori“.

Cosa c’è dietro le scarse prestazioni degli Ozeki?

“Carenza di allenamento, punto. In passato si allenavano duramente con noi per diventare ozeki, ma senza più questi allenamenti, i loro avversari hanno raggiunto il loro livello. Io credo si siano troppo concentrati sul proteggere il loro status; quando ciò accade diventi troppo difensivo e inefficace. Loro devono ricordarsi come sono arrivati lì e mantenere quello spirito combattivo. La loro incapacità di restare aggressivi fisicamente e mentalmente gli ha impedito di realizzare i loro obiettivi”. 

Most Valuable Rikishi

Prendendo spunto dalla NBA dove è celebre il titolo di MVP, Mosta Valuable Palyer, Morita chiede ad Hakuhō chi possa fregiarsi del premio di MVR della stagione 2022. “Kotonowaka ha fatto grandi progressi, Ichinojo ha vinto il suo primo Yusho, ma il mio MVR è Takayasuha spiegato il capopalestra naturalizzato giapponese. “Ha lottato per il titolo in tre occasioni e ha disputato due play-off. Io credo davvero che sia il più forte tra i rikishi in attività: ha sia una buona presa che una buona spinta, la sua parte bassa del corpo è pesante e stabile, il ché lo rende difficile da battere. Secondo la mia analisi, per vincere un torneo dev’esserci qualcosa che gli manca nella sua preparazione per competere in un torneo. Potrebbe trattarsi di qualcosa mentale, o problemi fisici, o allenamento insufficiente. Il titolo non arriva se c’è un qualcosina che manca. La ragione può essere rintracciata più avanti, alla fine del torneo. Ma anche darsi troppo da fare non è detto che funzioni. Yokozuna e Ozeki risiedeono nel mezzo tra il non essere troppo aggressivi e non essere troppo difensivi. È un mondo sconosciuto alla maggior parte dei rikishi”.

Il primo candidato a raggiungere il rank di Yokozuna?

Asanoyama. Tra i rikishi contro cui ho lottato, lui è quello spicca per il suo corpo e la sua potenza. Forse secondo solo a Takayasu. Lo stile di Asanoyama è più o meno completo, il ché lo rende complicato da battere; inoltre oggi è molto più duro mentalmente. Vuole far vedere quanto vale. Superare le avversità lo ha aiutato a diventare una persona più forte. Con la sua forza e la sua  continuità, ce lo vedo come prossimo Yokozuna”.

Differenza tra essere Ozeki e Yokozuna

“Io sono stato Ozeki solo per sette tornei, e spesso sentivo i precedenti Yokozuna dire che ci sono delle cose che apprendi solamente quando diventi uno Yokozuna, ma io ero troppo giovane e ritenevo fosse solamente la differenza di un posto in classifica. Solo quando lo sono diventato ho appreso che essere Yokozuna richiede una forza mentale speciale. Io credo sempre che un forte Sekitori possa diventare Ozeki, non esisteva il rango di Yokozuna nei vecchi tempi. Io ritengo che solo chi è destinato a diventare Yokozuna ci riesce“.

Il tempo in cui dominava il dohyō però è sempre più alle spalle, e ora dirige gli allenamenti con lo stesso zelo e professionalita con cui ha affrontato la carriera da lottatore.“Io voglio tirar su dei rikishi fedeli e dignitosi in quanto esseri umaniquesto il suo obiettivo. “Ho molte speranze in Hokuseihō. Tenetelo d’occhio, potrebbe vincere il titolo in massima divisione”. E se ce lo dice uno che c’è riuscito 45 volte, non possiamo che dargli retta.

NEWS RECAP: ripartono il tour e gli eventi per i fan, Asashōryū incontra Takeshi Kitano, Terunofuji festeggia

Manca poco meno di un mese al torneo di novembre (al via domenica 13) e si intensificano gli allenamenti dei rikishi. In particolare sono due i modi che anno i lottatori per poter continuare a sfidarsi tra loro: partecipare al Jungyo – il tour del sumo nelle città giapponesi dove il torneo ufficiale non arriva – oppur, prendere parte alle sedute di allenamento tra heya. La tournée autunnale è composta da cinque date (inclusa una a Saitama dove lo sporta nazionale del Giappone mancava da 22 anni), e qui potete vedere alcune foto delle tappe già svolte.

Anche le visite tra palestre, ora che il Coronavirus sembra essere sempre più alle spalle, possono riprendere con maggior frequenza, e nei giorni scorsi li lottatori della Oitekaze-beya sono andati a trovare quelli della Tokiwayama-beya, con il match più interessante rappresentato dalla sfida Takakeishō vs Tobizaru (quest’ultimo debutterà in San’yaku nel torneo di novembre). Mentre Meisei e Nishikigi hanno fatto una scappata alla Arashio-beya, per affrontare Wakatakakage.

Ma i lottatori si sono dati da fare anche in altri modi per entrare in contatto con i fan. L’evento che ha attirato le maggiori attenzioni è stato soprattutto il Japan Sumo Assosiation Fan Festival, due giorni di eventi con protagonisti rikishi ed ex rikishi, durante i quali sono anche stati battuti dei Guinness World Record.

Hakuhō inoltre è stato particolarmente impegnato in questi giorni, prima con il lancio ufficiale del suo nuovo brand di sumo, Hakuhō ‘Yume’ Rice, e poi tornando a far visita al suo paese natale, la Mongolia.

Chiudiamo questa carrellata con due notizie che hanno come protagonisti un ex-Yokozuna e l’attuale Yokozuna. La prima riguarda Asashōryū che ha avuto il privilegio di incontrare il (tra le tante altre cose) regista Takeshi Kitano, immortalando l’evento sui social.

Terunofuji invece, a più di un anno dalla sua promozione, ha celebrato ufficialmente il raggiungimento del rango di Yokozuna, dopo esser sceso in classifica fino alla categoria Jonidan. “Come capo palestra sono stato veramente colpito da questo miracolo” ha commentato il capopalestra Isegahama. Mentre non ci sono ancora certezze su una possibile operazione al ginocchio.

NEWS RECAP: lo Yokozuna gioca a “boccia”, Waka vs Waka, e un pizzico di NBA

Con la fine del torneo di settembre (vinto da Tamawashi che ha firmato il suo secondo sigillo in carriera), il mondo del sumo entra in quel classico periodo di transizione tra un torneo e l’altro, dove i lottatori – quando non sono impegnati in allenamenti tra palestre o tornei promozionali – provano esperienze nuove che esulano dalla loro disciplina. Ed è proprio questo il caso di Terunofuji, il quale, dopo esser stato costretto a ritirarsi anticipatamente dall’Aki Basho per il solito problema al ginocchio (non sembra prevista un’operazione) per un pomeriggio si è dedicato alle bocce in occasione di un evento benefico per la promozione degli Sport per disabili. Curioso il fatto che in giapponese si dica esattamente “boccia”.

A mantenersi allenati sul dohyo invece sono stati i due fratelli Wakatakakage e Wakamotoharu (quest’ultimo ha anche festeggiato il 29° compleanno il 5 ottobre), che si sono affrontati in uno scontro a dir poco eccezionale. Infatti due componenti della stessa palestra non possono affrontarsi in un regolare torneo, ma in questo caso il match è avvenuto durante la cerimonia del taglio di capelli del loro capo-palestra, Sokokurai. A vincere è stato il fratello minore: il Sekiwake Wakatakakage dotato certamente di maggior esperienza ad alti livelli. [Potete vedere il match scorrendo alla fine dell’articolo]

Mentre Wakamotoharu

Anche Hōshōryu si è dato da fare in questo giorni e ha portato a casa il titolo nel torneo Meiji Jingu Reisai Hōshuku Zen-Nihon Rikishi Senshiken Taikai) che si traduce letteralmente come “Celebrazione Periodica al Meiji Jingu del Grande Torneo dei Lottatori da Tutto il Giappone“. Il più antico fra gli eventi hana-zumō (tornei di sumo senza influenze sul Banzuke), la cui prima edizione risale al 1925. In finale il rikishi mongolo ha superato il compagno di heya Meisei.

Oltre alla cerimonia per il ritiro di Sokokurai, il 1° ottobre c’è stata anche quella del 38enne Kotoshōgiku, che ha disputato il suo ultimo torneo nel novembre 2020. A causa della pandemia, tutti questi eventi sono stati posticipati e dunque solo ora l’ex-ozeki ha effettuato il suo commovente taglio di capelli (danpatsu-shiki). Tra i traguardi raggiunti nella sua lunga carriera segnaliamo il basho vinto nel gennaio 2016 (battendo tre Yokozuna su tre), 3 Kinboshi, e ben 32 tornei disputati al rango di Ozeki.

Infine chiudiamo questa carrellata di notizie con l’incontro tra due leggende dei rispettivi sport: Hakuhō Shō ha incontrato Stephen Curry. Lo Yokozuna più vincente di tutti i tempi e una delle principali stelle dell’NBA hanno condiviso una giornata assieme in occasione del tour pre-stagionale dei Golden State Warriors, franchigia di basket dove gioca Curry. I due si sono ‘allenati’ assieme sia a canestro che sul dohyo, provando ad insegnare le varie mosse dei loro rispettivi sport di competenza, con i quattro volte campione NBA visibilmente divertito.

Aminishiki, il JOI killer

L’altro giorno per tenermi aggiornato guardavo l’app delle news col segnalibro sulla parola “相撲” ed uscivano articoli e commenti riguardanti un solo ed unico tema: il ritiro di Aminishiki. Parliamone.

Articoli infiniti su Aminishiki

Il personaggio

Domenica scorsa (29 maggio) si è ufficialmente ritirato dal sumo l’ex Sekiwake Aminishiki (安美錦 – ora 安治川おやかた Ajigawa oyakata, 伊勢ヶ濱部屋 Isegahama-beya). Qui sotto il poster ufficiale che girava da parecchio tempo sul web.

Lottatore amatissimo a cui appartengono molteplici record e una serie invidiosa di Kinboshi e premi speciali. È stato l’ultimo lottatore a lottare e vincere contro il famosissimo Takanohana, infatti dopo la sconfitta lo Yokozuna si ritirerà dagli incontri di sumo.

Raccolta di tutti gli incontri dell’ultimo torneo di Takanohana 貴乃花

Molto popolare la sua rivalità con Asashōryū che gli è valsa ben 4 kinboshi. Bestia nera? Guardando le statistiche Aminishiki ha vinto 6 volte (4 kinboshi, un fusenshō e una vittoria da Komusubi) mentre Asashōryū addirittura 17. Poco importa, il pubblico era ben conscio che il finale sarebbe stato imprevedibile e questo basta a creare la leggenda.

Ora i due sembrano essere amiconi^^ (fonte)

Ha raggiunto il rank di Sekiwake per ben due volte, così come sono due le occasioni in cui ha sfiorato la vittoria del torneo. Lottatore molto tecnico è stato però tormentato da un infortunio agli arti inferiori, cosa che però ha superato arrivando a lottare fino a 40 anni e 9 mesi di età.

Con 1805 incontri all’attivo è il terzo lottatore nella classifica all-time.

L’infortunio

Se chiedete ad un giapponese qualunque di sicuro si ricorderà dell’infortunio tremendo accaduto durante un match contro Asashōryū (qui il video amatoriale del Gennaio 2009).

Aminishiki il JOI killer (安美錦上位キラー)

Aminishiki era soprannominato “joi killer” (上位キラー) che significa “killer dei lottatori della parte alta del Banzuke“. Le statistiche parlano chiaro: ha sconfitto almeno una volta tutti gli Yokozuna con cui ha lottato (Asashōryū per 4 volte, Hakuhō, Takanohana, Musashimaru, Kakuryū).

Nel video seguente sono stati raccolti alcuni dei suoi incontri più significativi in cui sconfigge avversati di rank superiore (lista completa nella didascalia).

M1 2002-05(7): Ozeki Musōyama 武双山
M9 2003-03(14): M1 Takanonami 貴ノ浪
M1 2003-7(3): Y Musashimaru 武蔵丸
K 2008-11(1): Y Hakuhō 白鵬
M4 2012-09 (11) O Kisenosato 稀勢の里
M1 2016-01(1): O Kisenosato 稀勢の里

Il ritiro

Aminishiki si ritira nel luglio del 2019 e una settimana fa, finalmente, ha avuto luogo il suo “断髪式 danpatsu-shiki” o “rituale del taglio dei capelli”. L’evento è stato pubblicizzato tantissimo, forse più che per gli altri lottatori. Ma magari è solo una mia impressione.

錦富士 Nishikifuji campione Juryo appartiene alla stessa heya dove Aminishiki fa da oyakata e lo pubblicizza volentieri.
Anche l’unico Yokozuna 照ノ富士 Terunofuji appartiene alla Isegahama-beya (fonte)

Di seguito invece l’evento vero e proprio con descrizione in inglese di Chris Sumo:

Il fratello (ex Makuushi 安壮富士 Asōfuji) ha partecipato alla cerimonia in veste di cantante:

Alcuni commenti

Aminishiki ha rilasciato vari commenti in luoghi e momenti diversi che riassumo qui sotto:
“Dopo 3 anni dal mio ritiro e due eventi rimandati ce l’abbiamo fatta, è stato grazie a tutti che l’evento è riuscito! Ora che sono oyakata ho fatto un passo in avanti nella mia carriera e voglio dare tutto quello che posso all’Associazione Sumo … All’inizio della cerimonia stavo in religioso silenzio, poi ho visto arrivare tante persone (per il taglio dei capelli) e sono affiorati tantissimi ricordi di incontri importanti nella mia vita.”

Anche il fratello ha rilasciato qualche parola: “Sono entrato nel sumo nella sua stessa heya ma lui mi ha subito superato. Siccome c’era lui vicino a me non mi sono mai scoraggiato e (nonostante i risultati non alla pari) sono riuscito ad entrare (per due volte) in Makuuchi. Le parole che ho cantato erano tutte nostalgiche. Mi sono ritirato dal sumo da ormai una decina d’anni ma penso di avere fatto la scelta giusta, cioè di diventare un lottatore professionista.”

Il padre (penultimo a tagliare i capelli) ha inoltre affermato: “Mi sento come rinfrancato. Non sono una persona sentimentale, niente lacrime. Vorrei ringraziare profondamente tutti quelli che ci hanno sostenuto in questi anni …”

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Le quattro ondate della Mongolia alla conquista del sumo

Prendendo spunto da un articolo dell’Internazionale, vediamo nel dettaglio le quattro ondate di rikishi mongoli verso il Giappone, con la prima datata 1992

Negli ultimi anni il sumo ha iniziato ad attrarre sempre più nuovi fan al di fuori del Giappone, e questo sta spingendo nuove testate giornalistiche ad informarsi sul tema in modo da approfondire alcuni aspetti per i suoi lettori. È questo il caso dell’articolo pubblicato sul numero 1445 del settimanale Internazionale a firma di Antonio Graceffo, scrittore americano esperto di arti marziali. Il tema del pezzo è l’influenza che ha avuto e sta avendo la Mongolia nell’evolversi di questa disciplina. Nel riportare alcuni passaggi dell’articolo articolo, abbiamo ampliato il tema vedendo più nel dettaglio quante e quali sono state le orde di lottatori mongoli che hanno arricchito il sumo moderno.

“Internazionale” 1445, pag. 52

Senza sbocchi sul mare, la Mongolia è un paese di appena 3,3 milioni di abitanti, ma durante il festival di Naadam – una celebrazione annuale dei tre tradizionali sport mongoli: la lotta bokh, il tiro con l’arco e la corsa dei cavalli – si esibiscono fino a ventimila lottatori al giorno. Gannyam Ganbold, 33 anni, proprietario della palestra Goldish nella capitale mongola Ulan Bator, è un ex lottatore di alto livello di sumo e di bokh. Ha vissuto in Giappone dal 2003 al 2006, allenandosi e partecipando a gare di sumo mentre frequentava il liceo a Fukushima. “I campioni di bokh mongolo di solito sono figli di campioni”, dice Ganbold. “Tre dei cinque yokozuna mongoli erano figli di campioni di bokh. In Giappone ci sono bambini che crescono allenandosi continuamente al sumo, ma è la forza che fa la differenza”.
I lottatori mongoli hanno un vantaggio fisiologico, proprio come i corridori degli altipiani keniani, che grazie all’acclimatamento riescono ad assorbire ossigeno con maggiore efficienza ad elevate altitudini. Se ci si aggiunge uno stile di vita spartano – seguire le mandrie al pascolo, trasportare acqua, rompere il ghiaccio e spaccare la legna – e una dieta quasi esclusivamente a base di carne e latte, avete tutti i prerequisiti necessari, dice Ganbold, per trasformare i ragazzi in lottatori possenti, con cosce incredibili e un’enorme capacità polmonare.
(articolo Internazionale)

In totale sono 67 nella storia i rikishi mongoli ad aver esordito nello sport nazionale del Giappone, ma l’approccio dei primi pionieri ovviamente non è stato facile. Come si vede dal grafico sottostante infatti, sono passati sette anni prima che qualcun altro seguisse l’esempio dei “fantastici 6” datato 1992.

La prima ondata di avanscoperta risale appunto al 1992 quando 6 giovani ragazzi riuscirono ad esordire come lottatori professionisti e vedere il loro nome scritto nel banzuke: tre di essi ebbero vita breve e a causa dello shock culturale non durarono che una manciata di tornei, mentre ebbero fortune ben diverse 旭天山 Kyokutenzan, e soprattutto 旭天鵬 Kyokutenhō e 旭鷲山 Kyokushūzan. Quest’ultimo è stato il primo lottatore della Mongolia a raggiungere la massima divisione Makuuchi nel settembre del 1996 – fermandosi poi al rango di Komusubi – e con la cifra record di 5 kinboshi è il lottatore del suo paese ad averne ottenute di più. Il connazionale Kyokutenhō invece fece ancora meglio in termini di ranking raggiungendo la posizione di Sekiwake e vincendo persino un titolo nella massima divisione nel maggio 2012. Come si evince dal nome, tutti facevano parte della stessa heya cioè la palestra Ōshima (大島部屋) e il gran merito della loro scoperta va attribuito all’ex Ozeki 旭國 Asahikuni Masuo che per primo decise di reclutare lottatori provenienti dagli altipiani mongoli. Con il suo pensionamento avvenuto nel 2012 per il sopraggiungere dei 65 anni di età, la palestra Ōshima si è dissolta.

L’allenatore Dandar Jamsran ha mandato in Giappone molti dei suoi giovani lottatori di bokh, di solito tra i 15 e i 16 anni. Jamsran dice che in Mongolia non esiste una vera e propria preparazione al sumo, ma una volta selezionati i ragazzi li fa lanciare l’uno contro l’altro più volte, come nel sumo, per rafforzare gambe e schiena. Li incoraggia anche a mangiare il più possibile per mettere su peso. “Per noi mongoli”, dice Jamsran, “c’è la responsabilità aggiuntiva di rappresentare il nostro paese”. (articolo Internazionale)

L’esperienza fu ripetuta ma questa volta in maniera molto più consistente: la seconda ondata di lottatori provenienti dalla Mongolia infatti è stata la più numerosa e ad oggi quella di maggior successo. Cronologicamente questa vera e propria invasione al sumo può essere collocata dal 1999 al 2004 quando in totale sbarcarono in Giappone 35 ragazzi con il picco raggiunto nel 2001 quando solamente in quell’anno esordirono nel banzuke 14 nuovi lottatori di questa nazione. Giusto per fare qualche nome, tra loro ci furono i tre Yokozuna 鶴竜 Kakuryū, 日馬富士 Harumafuji e 白鵬 Hakuhō, mentre 朝青龍 Asashōryū li precedette di due anni. Tutti questi ragazzi erano vogliosi di lottare e trovare successo in una disciplina a loro non completamente estranea perché, come si legge nel già citato articolo dell‘Internazionale, nelle loro vene e nella loro cultura è presente qualcosa di simile dallo sport nazionale giapponese.

I tre Yokozuna 日馬富士 Harumafuji, 白鵬 Hakuhō e 鶴竜 Kakuryū

I mongoli hanno introdotto nuove tecniche e competenze anche nel sumo. Nel 2000 l’associazione giapponese di sumo ha aggiunto dodici nuove tecniche vincenti basate sulla lotta mongola, portando il totale a 82. Sono le prime aggiunte alle regole di questo sport dal 1960. (articolo Internazionale)

Come terza ondata invece si può considerare quella avvenuta dal 2008 al 2011 dove il numero totale di nuovi esordienti provenienti dalla Mongolia fu di 8 lottatori. Tra essi spicca ovviamente l’attuale e unico Yokozuna 照ノ富士 Terunofuji che completa il quintetto di lottatori mongoli capaci di raggiungere il massimo grado in questa disciplina.

Il mongolo Narantsogt Davaanyamyn – conosciuto nel sumo con il nome di Sadanohikari Shinta (attuale Sandanme 17, quarta categoria) – ha 25 anni e cerca di salire di livello fin da quando è arrivato in Giappone esordendo nel 2014. Ha la sensazione che i tifosi giapponesi “accettino gli yokozuna mongoli perché sono capaci, di talento e rispettano le regole. Persone che lavorano sodo e diventano campioni. Non ci sono pregiudizi. Ci sono molti fan e una buona parte di pubblico che tifa per i lottatori di sumo stranieri”. E aggiunge: “Per i grandi appassionati credo che i mongoli non siano affatto un problema. Grazie ai mongoli il sumo può sopravvivere nella cultura popolare giapponese”. (articolo Internazionale)

Infine la quarta e più recente ondata è quella che va dal 2017 ai giorni nostri dove al momento si registrano 10 nuovi lottatori provenienti da questo paese asiatico. L’ultimo in ordine di tempo a fare il suo esordio sul dohyō è il 24enne 欧勝馬 Ōshōma appartenente alla palestra Naruto (鳴戸部屋): nel suo primo torneo a novembre 2021 ha chiuso con un dignitosissimo 4-3 nella divisione Makushita, mentre ha fatto ancora meglio nel suo secondo torneo. Il 5-2 di gennaio lo catapulterà ai vertici della terza divisione per il prossimo basho, e chissà che un’ulteriore buona prestazione a marzo non possa farlo arrivare già in Jūryō. Nell’ultimo torneo Ōshōma si è tolto anche la soddisfazione di battere il connazionale 北青鵬 Hokuseihō (20 anni, 200cm, esordio 2020) protégé di Hakuhō. Il nome celebre di questa quarta ondata però è un altro e, con l’esordio datato 2018, ambisce a ben altre posizioni: si tratta del 22enne 豊昇龍 Hoshōryū (nipote di Asashōryū). Considerando la sua incredibile tenacia evidentemente genetica, non è da escludere che non possa ripercorrere almeno in parte le orme di suo zio.

豊昇龍 Hoshōryū [fonte]

Grand Sumo Tournament (日本大相撲トーナメント)

Il “Grande Torneo di Sumo” ha luogo ogni anno i primi di Febbraio, è organizzato dal canale Fuji TV il quale ha i diritti per la trasmissione in diretta che avviene la domenica dalle 16.05 alle 17.20 orario giapponese (l’evento in sè comincia alla mattina).

Questo torneo speciale è una delle tante forme del cosiddetto “Hana-zumo” (花相撲, sumo dei fiori”), competizione che non ha valore per il Banzuke o per lo stipendio (compreso il mochi-kyūkin). In pratica si tratta di un evento di puro intrattenimento.

Questo evento riunisce tutti i lottatori disponibili appartenenti al Makuuchi o al Jūryō (tenendo conto del Banzuke del torneo precedente, quindi senza i risultati del torneo).

Torneo Makuuchi

Il torneo Makuuchi è costruito come un classico torneo ad eliminazione: tutti i lottatori sono divisi in coppie, chi vince prosegue la scalata sino ai quarti di finale, poi le semifinali ed infine la finalissima. Normalmente i lottatori più forti fanno un incontro in meno (quindi partono dai sedicesimi di finale). Il vincitore si porta a casa un premio variabile fra 20.000€ / 90.000€.

Torneo Makuuchi 2020 [fonte]

Torneo Jūryō

Il torneo Jūryō è anch’esso un torneo ad eliminazione ma la finale è a tre, come tre sono i gruppi da cui usciranno i vincitori. Successivamente ci sarà un torneo all’italiana, chi vince due incontri sarà il vincitore della finale.

Torneo Jūryō 2020 [fonte]

Spettacoli

Essendo un evento di intrattenimento, oltre agli incontri hanno luogo i seguenti spettacoli:

Shokkiri (初っ切り): un finto incontro comico in cui due lottatori mostrano al pubblico mosse del sumo caricaturali o tecniche vietate. ↓

Sumo-jingu (相撲甚句): 4-5 lottatori salgono sul dohyo formando un circolo e intonando canzoni tradizionali.↓

Kami-yui (髪結): i tokoyama (parrucchieri del sumo) mostrano al pubblico la loro abilità nel creare le acconciature dei lottatori in un tempo brevissimo.↓

Qui il lottatore è 朝乃山 Asanoyama

Yokozuna tsunashime (横綱綱締め): lo yokozuna sale sul dohyo accompagnato dai giovani compagni di heya che legheranno la sua corda bianca simbolo del grande campione.↓

Yozozuna tsunashime con 白鵬 Hakuhō

稽古披露 (Keiko hirō): dimostrazione dell’allenamento dei lottatori.

46° Grand Sumo Tournament (cancellato per pandemia)

A causa della pandemia il torneo 2021 è stato cancellato quindi c’è molto fermento per il torneo di quest’anno. Non è ancora uscita la lista ufficiale dei partecipanti (anche perché molti lottatori si sono recentemente ammalati di COVID-19) però sappiamo chi saranno gli ex-lottatori che commenteranno l’evento:

I commentatori saranno 白鵬 Hakuhō (間垣親方 Magaki oyakata) e 稀勢の里 Kisenosato (二所ノ関親方 Nishonoseki oyakata) per il digitale terrestre, 豪栄道 Gōeidō (武隈親方 Takekuma oyakata) per la televisione satellitare e 嘉風 Yoshikaze (中村親方Nakamura oyakata) alla radio.

Stando al sito ufficiale in questa edizione ci saranno solamente shokkiri e keiko hirō fra gli eventi collaterali. Il premio, più alto del solito, è previsto essere 11.320.000¥ (circa 90.000€).

Tornei precedenti

Di seguito la lista dei vincitori dei tornei precendenti:

TorneoAnnoVincitore
11977Kitanoumi
北の湖
21978Tamanofuji
玉ノ富士
31979Mienoumi
三重ノ海
41980Tochiakagi
栃赤城
51981Wakanohana
若乃花
61982Tochihikari
栃光
71983Chiyonofuji
千代の富士
81984Hokutenyū
北天佑
91985Asashio
朝潮
101986Chiyonofuji
千代の富士
111987Chiyonofuji
千代の富士
121988Hokutoumi
北勝海
131989Chiyonofuji
千代の富士
141990Konishiki
小錦
151991Akebono
161992Kotonishiki
琴錦
171993Musashimaru
武蔵丸
181994Akebono
191995Akebono
201996Takanohana
貴乃花
211997Takanohana
貴乃花
221998Akebono
231999Kaiō
魁皇
242000Kaiō
魁皇
252001Takanohana
貴乃花
262002Chiyotaikai
千代大海
272003Musōyama
武双山
282004Asashōryū
朝青龍
292005Hakuhō
白鵬
302006Asashōryū
朝青龍
312007Asashōryū
朝青龍
322008Asashōryū
朝青龍
332009Hakuhō
白鵬
342010Gōeidō
豪栄道
352011
362012Hakuhō
白鵬
372013Kakuryū
鶴竜
382014Aoiyama
碧山
392015Harumafuji
日馬富士
402016Hakuhō
白鵬
412017Kisenosato
稀勢の里
422018Toshinoshin
栃ノ心
432019Takayasu
髙安
442020Takayasu
髙安
452021
462022

Rivista 「相撲 sumō」n.930: highlights e commenti

「相撲 sumō」è il nome di una delle riviste mensili più importanti sul mondo, appunto, del sumō. Tralasciando i commenti e i risultati del torneo che in fondo si trovano un po’ ovunque (e ormai inizia il prossimo torneo!), ho scelto un po’ di articoli, articoletti, figure che ritengo interessanti o curiosi. Questi articoli sono stati tradotti più o meno liberamente e spiegati da me.

La rivista in questione è
「相撲」No.930-2021.

貴景勝 Takakeishō (p.56)
阿炎 Abi (p.57)
朝青龍 Asashōryū (p.56)
照ノ富士 Terunofuji e 稀勢の里 Kisenosato (p.58)
I 3 ex-Yokozuna (p.91)
大徹断髪式 Daitetsu danpatsu-shiki (p.94)
Vaccino antinfluenzale (p.110)
L’età media dei lottatori Makuuchi (p.112)
稀勢の里 Kisenosato (p.128)

貴景勝 Takakeishō (p.56)

La foto ritrare lo Ōzeki 貴景勝 Takakeishō mentre si prende uno scroscio di applausi durante il 土俵入り dohyō-iri (rituale dell’“entrata nel dohyō”). Guardando le statistiche il torneo di novembre sembra sorridere a Takakeishō: in 8 tornei ha ottenuto un solo 負け越し make-koshi (risultato di un torneo in cui un lottatore ha ottenuto più sconfitte che vittorie) e 3 anni fa ha vinto il torneo da 小結 Komusubi (entrambi i tornei vinti da Takakeishō sono stati a novembre).

貴景勝 Takakeishō

阿炎 Abi (p.57)

阿炎 Abi è tornato in 幕内 Makuuchi dopo essere stato declassato in 幕下 Makushita (vedi precedente articolo). Sia lo spirito () che il corpo () sono diventati più grandi.

阿炎 Abi

朝青龍 Asashōryū (p.56)

L’ex-Yokozuna 朝青龍 Asashōryū è andato a vedere il torneo il dodicesimo giorno insieme alla moglie. Ha fatto le congratulazioni all’ex-Yokozuna 白鵬 Hakuhō per il suo ritiro in lingua mongola, paese di provenienza che li accomuna entrambi. Ha inoltre mostrato disappunto per la sconfitta di 豊昇龍 Hōshōryū figlio di suo fratello. Infine ha elogiato il solitario Yokozuna 照ノ富士 Terunofuji (anche lui di origine mongola).

朝青龍 Asashōryū

照ノ富士 Terunofuji e 稀勢の里 Kisenosato (p.58)

Lo Yokozuna 照ノ富士 Terunofuji e l’ex-Yokozuna 稀勢の里 Kisenosato (ora 荒磯親方 Araiso oyakata, ma ancora per poco) che parlano amichevolmente mostrando una certa naturalezza nella 支度部屋 shitaku-beya durante l’ultimo giorno del torneo.

照ノ富士 Terunofuji e 稀勢の里 Kisenosato

I 3 ex-Yokozuna (p.91)

元3横綱が揃い踏み I 3 ex-Yokozuna tutti insieme!
L’immagine molto carina rappresenta i 3 ex-Yokozuna in borghese (quando un lottatore si ritira e diventa oyakata almeno all’inizio sarà impiegato dentro l’arena durante il torneo): 稀勢の里 Kisenosato (荒磯親方 Araiso oyakata), 白鵬 Hakuhō (間垣親方 Magaki oyakata) e 鶴竜 Kakuryū (鶴竜親方 Kakuryū oyakata).

稀勢の里 Kisenosato (荒磯親方 Araiso oyakata), 白鵬 Hakuhō (間垣親方 Magaki oyakata),
鶴竜 Kakuryū (鶴竜親方 Kakuryū oyakata)

大徹断髪式 Daitetsu danpatsu-shiki (p.94)

Questa immagine rappresenta un rituale del sumo (断髪式 danpatsu-shiki, cerimonia del taglio dei capelli) in cui viene tagliato il 丁髷 chonmage, capigliatura tradizionale dei lottatori di sumō. Questa foto del 1991 è curiosa perché a tagliare i capelli a 大徹 Daitetsu (ex-Komusubi) è la personalità dello spettacolo e musicista heavy-metal デーモン閣下 Demon Kakka. Fotografia molto pittoresca e inusuale.

大徹断髪式
Daitetsu danpatsu-shiki

Vaccino antinfluenzale (p.110)

Tra il 19 e i 20 ottobre tutti i lottatori si sono recati al 国技館 Kokugikan, divisi per palestra, e hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale. Nelle foto vediamo 貴景勝 Takakeishō (in alto a destra) e poi in senso orario 玉鷲 Tamawashi, l’ex-Yokozuna 白鵬 Hakuhō (ora 間垣親方 Magaki oyakata) e infine 御嶽海 Mitakeumi.

貴景勝 Takakeishō, 玉鷲 Tamawashi, l’ex-Yokozuna 白鵬 Hakuhō (ora 間垣親方 Magaki oyakata) e 御嶽海 Mitakeumi.

L’età media dei lottatori Makuuchi (p.112)

幕内力士の平均年齢 63年ぶりに30歳を超える
Un articolo interessante che vi riassumo in poche parole. Dopo 36 anni l’età media dei lottatori Makuuchi ha superato i 30 anni! Nel settembre 2021 l’età media era di 30 anni, a novembre invece 30 anni e due mesi. A maggio 1992 troviamo l’età media più bassa dell’era Heisei (26 anni e due mesi), in circa 30 anni questa età si è alzata di ben 4 anni! Guardando la tabella possiamo desumere l’età più alta (30 anni e 6 mesi a settembre 1957) e quella più bassa (25 anni e 9 mesi a maggio 1970) dal 1909 ad oggi.

幕内力士の平均年齢
63年ぶりに30歳を超える

稀勢の里 Kisenosato (p.128)

In questa immagine possiamo apprezzare una caricatura dell’ex-Yokozuna 稀勢の里 Kisenosato a capo della 荒磯部屋 Araiso-beya che è in cerca di nuovi allievi. (新弟子募集中 shin-deshi boshūchū). Ancora non era ufficiale il cambio di heya. (vedi i precedenti articoli [articolo 1] [articolo 2])

稀勢の里 Kisenosato

Tecnica che si avvicina al “go no sen” di Takezono Takahiro (traduzione)

Per inaugurare la rubrica “traduzioni di articoli sul sumo” ecco un’opinione autorevole sul nuovo dominante Yokozuna Terunofuji

Tecnica che si avvicina al “go no sen

Yomiuri Shinbun – 29 Novembre 2021 (読売新聞・20211129)

di Takezono Takahiro (竹園隆浩)

Traduzione: Federico Tombari
[] = le parentesi quadre sono delle precisazioni del traduttore

Quest’anno è cominciato con la prima vittoria del torneo di 大栄翔 Daieishō per poi continuare con la storica 45a vittoria di 白鵬 Hakuhō, lottatore che si è poi ritirato nel torneo autunnale [a Settembre]. Il termine della “Epoca Hakuhō” (白鵬時代) vede l’inizio della nuova “Epoca Terunofuji” (照ノ富士時代), lottatore che ha vinto 4 tornei [su 6] quest’anno.

照ノ富士 Terunofuji sino alla categoria di Ōzeki per non affaticare troppo le ginocchia [precedentemente infortunate] ha affrontato gli incontri piegandosi in avanti, quindi “uscendo prima” (前に出る) verso l’avversario, tecnica di cui è stato maestro. Ora però sembra che abbia cominciato ad usare una strategia simile a quella usata da Hakuhō, ovvero studiare l’avversario per poi trovare un’opportunità di vittoria. Durante il 14° incontro contro 阿炎 Abi, quello che poi ha decretato la vittoria del torneo, Terunofuji ha indietreggiato [quasi uscendo dal ring] ma apparentemente era una strategia per far avvicinare l’avversario. Nell’11° incontro contro 逸ノ城 Ichinojō ha contrattaccato ad una mossa che ha visto l’avversario usare un “hidari uwate” (左上手) [mano sinistra in alto]. Tecnica vittoriosa utilizzata dai grandi Yokozuna della storia.

Inoltre, egli è riuscito a perfezionare una tecnica a cui anche Hakuhō anelava, mossa che i fan desiderano ardentemente: “lasciare che l’avversario ti attacchi per poi fermarlo e vincere”.  Il direttore esecutivo dell’Associazione 八角 Hakkaku (ex-Yokozuna 北勝海 Hokutoumi) maestro nello oshizumō (押し相撲) [strategia di lotta in cui si usano spinte e schiaffi] ha detto che Terunofuji ha “usato una tecnica da Yokozuna che neanche io sono riuscito ad usare”. Probabilmente qualcosa di molto vicino alla tecnica del “go no sen” (後の先) [strategia per cui il lottatore attende la prima mossa dell’avversario per poi contrattaccare], di cui maestro è stato 双葉山 Futabayama [Yokozuna negli anni ’30 e ‘40] col suo record di 69 vittorie consecutive.

Lo stesso Terunofuji, al primo torneo senza sconfitte, ha detto: “penso di starmi avvicinando alla tecnica ideale”, anche se poi ha affermato che che “non so bene cosa sia il sumō ideale per uno Yokozuna, so solo che le cose che ho sempre fatto dall’inizio della mia carriera ora mi vengono bene”.

Quello che mi preoccupa sono le sue ginocchia [precedentemente infortunate]. Il dohyō -iri [rituale di entrata sul ring] dello Yokozuna per la sua bellezza rituale viene fatto senza i supporti alle ginocchia (rito che comporta movimenti a destra e a sinistra con carico sulle gambe) e questo mi preoccupa. Il continuo affrontare le sfide del sumō non fa che accumulare stress sulle sue gambe e non vorrei che fosse poi la goccia che fa traboccare il vaso.

La promozione a Yokozuna è avvenuta nel periodo del Coronavirus, momento particolare per cui egli si trova in una situazione diversa dagli altri Yokozuna non dovendo avere contatti con la stampa in modo diretto o altre distrazioni varie. In parole povere, la situazione è ideale perché può concentrarsi solo sul torneo. Quando questo contesto cambierà egli sarà sicuramente soggetto ad una maggiore pressione e maggiore stress.

Terunofuji senza meno vorrà avere la meglio sui suoi avversari anche se probabilmente il suo più grande avversario è dentro di sé.