Traduzione completa dell’articolo “HAKUHO, the Last Day as Yokozuna” pubblicata sulla rivista “Esquire – Japan Edition” (Spring/Summer 2023).
L’uomo che è stato scelto dagli dei: Hakuhō, l’ultimo giorno come Yokozuna.
Lo Yokozuna numero 69: Hakuhō. Viene chiamato “il grande Yokozuna del periodo Heisei” (1989-2019) per la sua forza straordinaria e la sua capacità di battere ogni record. Si è ritirato nel 2021 ma per la pandemia il suo danpatsu-shiki (断髪式 taglio dei capelli rituale) è stato posticipato a lungo. Il “髷 mage” acconciatura simbolo del lottatore di sumo viene tagliata, il ritiro ufficiale dai combattimenti. Ecco l’ultimo giorno di Hakuhō.
Hakuhō è arrivato in Giappone a 15 anni nell’ottobre del 2000. Ha preso subito il nome di Hakuhō e si è impegnato duramente negli allenamenti e nello studiare la cultura giapponese. Ora conosce benissimo i libri sulla storia leggendaria e divina del Giappone ed è felice di raccontare quello che sa come Yokozuna giapponese e come oyakata.
Dopo il ritiro dai combattimenti Hakuhō ha perso peso e muscoli ma si è allenato per tornare nella stessa forma al momento dell’evento del Danpatsu-shiki.
La corda (綱 tsuna) che dà il nome al rank dello Yokozuna pesa circa 13 kg, in totale 20 kg insieme al kesho-mawashi.
Con questo peso addosso lo Yokozuna effettua il dohyo-iri, rituale ben augurante e purificatore.
Le gambe vengono alzate per poi essere riabbassate con forza: lo “四股 shiko“. Il significato era originariamente quello di confinare il male del mondo al di sotto della superficie terrestre.
Dopo il terribile terremoto nel nord del Giappone del 2011, Hakuhō è andato nella zona colpita per effettuare il dohyo-iri. Le scosse proseguivano per lungo tempo ma pare siano cessate dopo quel rituale.
“Lo shiko. Confinare il male al di sotto della terra. In quel momento si percepisce la presenza delle divinità.”
Miyagino-beya, l’ultima legatura dello “tsuna”
Il 24 dicembre 2022 in una freddissima mattina invernale un tessuto lungo 13 metri è diventato una corda unica e solidissima. Ma non si tratta di un tessuto normale come il lino, è invece la canapa sacra nei rituali shintoisti. In poco tempo questo tessuto è stato diviso in tre corde bianche che sono state legate insieme nella palestra per formare la corda dello Yokozuna. Questo processo si chiama “綱を打つ” (tsuna wo utsu) e viene portato a termine dai compagni della stessa palestra dello Yokozuna.
La corda del 69° Yokozuna Hakuho è stata legata per 14 anni consecutivi ma questa sarà l’ultima volta.
Uno dei tokoyama (parrucchieri) della heya, Tokoshun (床竣), ha ammesso ai giornalisti il vero stato d’animo che regnava nella heya: “A prima vista sembra ci sia un’atmosfera molto rilassata e quieta ma in realtà sono tutti tesissimi perché nessuno sa cosa accadrà dopo il taglio dei capelli di Hakuho“.
Il ritiro di Hakuho è avvenuto nel 2021 ma ora si sta avvicinando il rituale definitivo. (Qui potete leggere la sua ultima intervista prima del taglio dei capelli). La corda è stata legata proprio per quell’evento, il taglio del “mage”, simbolo e parte integrante del corpo di un lottatore di sumo, infatti esso viene considerato nelle misure ufficiali dell’altezza di rikishi.
Hakuho ha commentato così: “Mi ricordo benissimo la prima volta che ho portato il mage, mi sono finalmente sentito come un vero e proprio lottatore di sumo. Anche se mi sono ritiraro da un bel po’, il taglio del mage segna la vera fine della mia carriera da lottatore. Mi sento parecchio triste“.
Da Yokozuna ha lottato in 84 tornei. Ha vinto 45 tornei Makuuchi vincendo 1093 incontri nella massima divisione. 16 volte ha vinto un torneo senza perdere neppure un match. Piano piano ha battutto tutti i record che i grandi Yokozuna del passato ancora mantenevano: Kitanoumi, Taiho, Futabayama.

“Fortissimo Hakuho, vero? Però dovete capire che non è sempre stato così. Quando sono arrivato in Giappone a 15 anni ero magrolino, un ragazzino di 60 kg. Infatti ho fatto fatica a trovare una palestra che mi accettasse. Quando stavo tornando nel mio paese l’ex capopalestra Miyagino mi ha scelto. Il primo torneo ho subito perso molti incontri ma da quel momento mi sono impegnato al massimo salendo velocemente il Banzuke,” ha spiegato Hakuho, aggiungendo anche che “non sono poi tornato in Mongolia“.
“Mio padre è un campione di sumo della Mongolia. Non potevo tornare a casa senza aver concluso nulla, sarebbe stato molto vergognoso per lui“.
Per creare la corporatura ideale ha mangiato tantissimo, spesso addirittura arrivando a vomitare. Inoltre guardava i video degli incontri molto più degli altri lottatori per studiare bene ogni incontro. In questo modo è stato creato questo “fortissimo Hakuho”.
La sfida dello Yokozuna e il futuro
“A 20 anni ero Ozeki, a 22 Yokozuna. Una volta che la corda è pronta non si torna indietro, non è più concesso perdere. Da lì è tutto diventato molto più duro. Molti atleti dicono che quando sono pronti per l’incontro sanno che si divertiranno ma io tutto questo divertimento non l’ho mai capito. Dopo ogni incontro e dopo ogni allenamento avevo in bocca il sapore del sangue anche se non mi ero tagliato o ferito. Quando ho chiesto spiegazioni ad un allenatore lui mi ha detto che quando si respira in modo troppo violento si danneggiano i capillari presenti nei polmoni. Questo era il mio modo di combattere”.
Lo spirito e il corpo come dono divino. Venuto dalla Mongolia sino in Giappone è stato scelto direttamente dalle divinità shintoiste.
“Ora sono più rilassato, una volta ritirato è tutto più divertente. Ora mi sto concentrando sul come crescere i giovanni discepoli. Innanzitutto ho messo un monitor nella sala degli allenamenti in cui si possono rivedere gli incontri appena conclusi. I lottatori devono guardare i video e poi pensare da soli come poter migliorare. Cerco di farli crescere in relativa autonomia anche se non devono allenarsi in modo caotico. Io ho avuto una lunga esperienza come Yokozuna in cui dopo duri allenamenti mi riposavo in modo consapevole. I giovani devono capire la differenza fra ON e OFF.
Inoltre sto pensando di creare una heya completamente nuova in cui poter invitare studiosi d’oltreoceano e far dormire anche tanti bambini per far loro conoscere direttamente il mondo del sumo. Vorrei diffondere in tutto il mondo la cultura del sumo”.
L’ultimo evento: il giuramento alle divinità
Il 20 Gennaio 2023 ha avuto finalmente luogo il Danpatsu-shiki di Hakuho al Kokugikan, la mecca del sumo giapponese. (Qui potete leggere la sua ultima intervista prima del taglio dei capelli).
All’evento Hakuho ha mostrato il suo ultimo “shiko”, ha risuonato l’inno della Mongolia e anche quello giapponese, ha fatto un ultimo incontro lottando col suo figlio maggiore Mahato.
Una lunga fila di persone si sono avvicinate per tagliare un pezzetto dei capelli dello Yokozuna e Hakuho è rimasto sempre concentratissimo, sciogliendosi in lacrime solo una volta, nel momento dell’arrivo dell’ex Yokozuna Harumafuji, uno dei suoi avversari più amati sul dohyo. Forse la persona che più ha potuto capire la storia di Hakuho: con lui ha condiviso la gioia e il dolore, la gloria e la solitudine.
Quando il mage è stato tagliato del tutto “Hakuho” ha smesso di esistere per far posto a “Miyagino oyakata”, il capopalestra della Miyagino-beya. Colui che sta crescendo giovani talenti come Hokuseiho e Ochiai. L’obiettivo è quello di avere un’altra legatura della corda alla palestra Miyagino: un nuovo Yokozuna cresciuto dallo Yokozuna più vincente di tutti i tempi.
“Penso che la cosa più importante sia riuscire a ripagare per tutto quello che ho avuto; crescendo le nuove generazioni voglio ripagare la gentilezza delle divinità del sumo”
Il prossimo Torneo di Sumo avrà luogo a Tokyo dal 14 al 28 Maggio 2023. Se non vuoi perderti nessuna notizia o risultato seguilo con noi sui nostri sempre aggiornatissimi social: