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Il mondo del sumo raccontato da un italiano in Giappone
大相撲について イタリア人が イタリア語で語る

La vita all’interno di una heya rispecchia quella di una vera e propria famiglia, ogni attività è condivisa da tutti i membri che vivono sotto lo stesso tetto. Per questo motivo molti paragonano il capo palestra al proprio padre e la Okami-san alla propria madre, non solo perché i due sono sposati ma anche per i ruoli che svolgono nella palestra: “l’oyakata è severo, la Okami-san amorevole” è un frase che si sente spesso.

A dire il vero il lavoro della Okami-san è molto più oneroso di quello di una madre. Molti pensando che i suoi compiti comprendano preparare i pasti, fare le pulizie, lavare i panni, cose che in realtà sono eseguite dai lottatori più in basso nel Banzuke.

La Okami-san più che una madre, in realtà, potrebbe essere paragonata ad una segretaria: tiene l’agenda del capo palestra, mantiene le pubbliche relazioni della palestra con la stampa e altri organi, mantiene i contatti con i supporters (koenkai), risponde ai sostenitori che mandano dei regali, spedisce i Banzuke ai fan, mantiene i rapporti col vicinato… in pratica manda avanti la heya e i suoi rapporti con l’esterno.

Inoltre tranquillizza i nuovi arrivati, li tratta bene e cerca di rassicurarli quando il carico di allenamenti è troppo pesante (agli inizi) per far sì che non scappino dalla palestra: se sono preoccupati si confidano con lei, se hanno la febbre lei li porta in ospedale. In questa seconda parte sì, è proprio una madre amorevole.

𝐌𝐮𝐬𝐚𝐬𝐡𝐢𝐠𝐚𝐰𝐚-𝐛𝐞𝐲𝐚 (oyakata Musashimaru)

La Okami-san della Musashigawa-beya nel 2020 è stata intervistata a proposito: “Più che preparare da mangiare o fare le pulizie diciamo che insegno a farlo ai più giovani, li guido. Il mio ruolo principale è di controllo generale ma anche, nel dettaglio, supervisionare le finanze, badare ai giovani e organizzare la festa del senshuraku. Oltre a questo i giovani lottatori mi portano il loro diario con le loro misure, quello che mangiano e i nomi di chi li sta aiutando. Leggendo queste parole io posso dar loro molti consigli.

Musashimaru con la Okami-san e il figlio

Poi riferendosi in particolare a Musashimaru: “Lui è una persona scherzosa ma che non dice mai parole d’incoraggiamento ai giovani che spesso sono frustrati da questo atteggiamento. Ci penso io a dire loro ‘bravo, bravo!’ per tirar su il morale.
Il consiglio più importante che ho ricevuto riguardo il mio ruolo è stato quello di essere sempre luminosa e di buon umore, devo essere il sole per la palestra,” ha continuato. Infine: “Non mi ritengo una madre perché ogni rikishi ha una propria madre reale, ma forse ci vado vicino. La cosa più bella è veder crescere i giovani lottatori sino a salire il Banzuke.”

𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐎𝐤𝐚𝐦𝐢-𝐬𝐚𝐧 – 𝐆𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟗𝟑

Un libro molto interessante pubblicato nel 1993 riporta le interviste alle più importanti Okami-san del tempo e la loro visione del sumo e della vita nella heya. Seppur datate, le parole delle donne intervistate sono molto attuali.

La copertina del libro da cui è tratto questo paragrafo: [北出清五郎 – 相撲部屋のおかみさん, 1993]

Una frase che pervade ogni intervista è la seguente: “Io non so niente di sumo.” Le Okami-san in parole povere fanno tutto quello che c’è da fare per la heya tranne le attività concernenti il sumo vero e proprio, anche se alcune come quella della Sadogatake-beya (oyakata Kotozakura) e della Oshima-beya (oyakata Asahikuni) amavano seguire gli allenamenti giornalieri. Il punto è questo, come descrive bene la Okami-san della Azumazeki-beya (oyakata Takamiyama): “La Okami-san fa la heya, l’Oyakata fa i lottatori.” La divisione del lavoro è chiara ma la Okami-san della Kasugano-beya (oyakata Tochinoumi) ci spiega in quale particolare momento il suo servizio è richiesto: durante il Jungyo, il tour nazionale del sumo. In quel periodo l’oyakata capo palestra è fuori casa, così come alcuni sekitori e la Okami-san diventa di fatto l’unico amministratore della heya. Poi però ci sono le eccezioni, la Okami-san della Futagoyama-beya (oyakata Wakanohana I) invece seguiva il marito nei tour.

La moglie di Wakanohana I

Altre visioni disparate riguardano i lottatori più giovani: le Okami-san hanno il ruolo di consolare i giovanissimi e insegnare loro le faccende di casa (Kasugano-beya e Oshima-beya) ma alcune Okami-san vedono i giovani come degli amici (Takasago-beya, oyakata Fujinishiki), altre come dei bimbi da accudire (Kokonoe-beya, oyakata Chiyonofuji).

Chiyonofuji con la moglie davanti alla Kokonoe-beya

Per finire, la Okami-san della Kitanoumi-beya (oyakata Kitanoumi) addirittura faceva la spesa per conto suo, non si fidava a lasciare questo compito agli altri.

La heya è donna

Nonostante il mondo maschilista quale quello del sumo, la rappresentante della heya nei rapporti esterni è sempre la Okami-san, un personaggio specializzato in tantissime cose diverse. Alcuni paragonano le mogli degli oyakata alle mogli dei politici, sempre indaffarate nel supportare il marito e il circolo di personaggi che lo attorniano. Si dice inoltre che la Okami-san possa cambiare il volto di una heya con un solo tocco, il motivo è che la palestra si basa principalmente su di lei e lei è quella che decide l’immagine esterna della heya.

Fonti

https://sumououen.com/1019.html
https://www3.nhk.or.jp/sports/story/6532/
https://detail.chiebukuro.yahoo.co.jp/qa/question_detail/q14149654644

Quote of the week

“Like a demon, you all go out to win. When you step out of the ring, you are gentle. For me that’s what dignity is. Yokozuna sumo… no matter if you are young or if you are old, even if you are a nice person, a good Yokozuna, if you don’t get results on the dohyo you should retire. I believe that winning is Yokozuna sumo

~ Hakuhō Shō