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Il mondo del sumo raccontato da un italiano in Giappone
大相撲について イタリア人が イタリア語で語る

Domenica 23 novembre si è conclusa ufficialmente la stagione 2025 del Grand Sumo giapponese, con la vittoria nel play-off di Aonishiki su Hoshoryu che gli è valsa la promozione a Ozeki. In questi due articoli (parte 1 e parte 2) abbiamo ripercorso l’andamento dei sei tornei – partendo dall’Hatsu Basho di gennaio vinto dall’allora ozeki Hoshoryu – mentre ora facciamo una panoramica statistica sui numeri più significativi fatti registrare dai rikishi del Makuuchi, la massima divisione del sumo.

Giappone, Mongolia e Ucraina i tre Paesi campioni. Onosato dominante

Per il 12° anno consecutivo abbiamo avuto almeno un nuovo vincitore della Coppa dell’Imperatore (l’ultimo anno dove i sei tornei erano stati tutti vinti da rikishi già precedentemente campioni è il 2013, dominato da Hakuho e Harumafuji). Nel 2025 sono addirittura due i nuovi campioni: il giapponese Kotoshoho a luglio, e l’ucraino Aonishiki a novembre. Aggiungendo anche il successo a gennaio del mongolo Hoshoryu, sono tre le Nazioni che nel 2025 possono vantare un campione del Grand sumo, un’eventualità che non si verificava dal 2018 quando, oltre al Giappone e alla Mongolia, a festeggiare c’era anche la Georgia di Tochinoshin.

A dominare in termini di vittorie c’è lo Yokozuna Onosato, il rikishi ad aver vinto il maggior numero di incontri, ben 71. Il 75° Yokozuna è anche quello ad aver vinto più tornei nella stagione, ben tre. L’ultima volta che un rikishi è riuscito a vincere così tanto in un anno solare era nel 2021, quando Terunofuji, iniziando la stagione da Sekiwake, la terminò con la corda bianca grazie a quattro Coppe dell’Imperatore e 77 vittorie (più due secondi posti, inclusa la leggendaria sfida con Hakuho sul 14-0 del Nagoya Basho). Onosato ha vinto back to back a marzo e a maggio, per poi ripetersi a settembre col primo successo da Yokozuna.

Aonishiki re dei Premi Speciali, Kirishima grande varietà di kimarite

Nei tornei di sumo però non c’è solo la Coppa in palio, bensì i lottatori possono distinguersi sia per il loro spirito combattivo (Kantō-shō) che per la varietà di mosse e la tecnica mostrata (Ginō-shō), nonché ricevere un premio in caso di prestazione straordinaria (Shukun-shō). A ricevere il maggior numero di premi speciali nel 2025 è stato Aonishiki, vincitore di un Kanto-Sho, un Shukun-Sho, e tre Gino-Sho. Dietro l’ucraino, troviamo il 24enne Yoshinofuji (ex Kusano) con due Gino-sho e un Kanto-sho, mentre l’ex ozeki Kirishima si è fatto valere con due Kanto-Sho e il quarto Gino-Sho della carriera. 

E proprio Kirishima è stato il lottatore a eseguire il maggior numero di kimarite nell’anno solare, ben 19 mosse differenti per portare a casa la vittoria: hatakikomi, tsukiotoshi, okurinage, yoritaoshi, hikiotoshi, oshidashi, okuridashi, tottari, yorikiri, uwatenage, katasukashi, kubinage,  sotogake, okuritaoshi,  sukuinage, uwatedashinage, tsukidashi, tsukihiza, e oshitaoshi.

Anche l’ucraino Aonishiki non è stato da meno con 15 kimarite (oshidashi, yoritaoshi, okuridashi, yorikiri, shitatehineri,  hikiotoshi, abisetaoshi, hatakikomi, kirikaeshi, uwatedashinage, shitatenage, okurinage, uchimuso, watashikomi, kubinage); seguito dal funambolico Ura con 14 kimarite (oshidashi, oshitaoshi, tottari, tsutaezori, yorikiri,  oshidashi, shitatedashinage,  hatakikomi,  katasukashi, sukuinage, hikiotoshi,  yoritaoshi, uwatedashinage, watashikomi). Ma estendendo lo sguardo alle divisioni inferiori, va segnalata anche la stagione di Yoshinofuji, il quale a gennaio, col nome di Kusano, occupava la posizione di Makushita 3, e poi con 59 vittorie ha chiuso alla posizione di Maegashira 5 (già certo di salire ancora grazie al 9-6 di novembre) con tanto di due titoli Juryo messi in bacheca. Il 24enne giapponese della Isegahama-beya ha mostrato sul dohyo ben 16 kimarite differenti: uwatedashinage, yoritaoshi, tsukiotoshi, tsukidashi, suridashi, abisetaoshi,yorikiri, uwatenage, kotenage, uwatedashinage, okuridashi, sotogake,shitaoshi, oshidashi, shitatenage, uwatenage, e hikiotoshi.

Kinboshi: nota dolente degli Yokozuna

Parlando di vittorie prestigiose invece, vediamo quante kinboshi hanno elargito gli Yokozuna. (Per “kinboshi” o “stella dorata” si intende un riconoscimento, anche in denaro, assegnato al rikishi che, dalla posizione di Maegashira, riesce a vincere contro lo Yokozuna). Onosato ne ha concesse sei in tre tornei, contro i seguenti lottatori: Oho, Tamawashi, Kotoshoho, Yoshinofuji, e in due occasioni contro Hakuoho. Hoshoryu invece ne ha concesse dieci in cinque basho. Di seguito i rikishi che l’hanno sconfitto: due volte Abi e Wakamotoharu, e una volta Chiyoshoma, Takayasu, Ichiyamamoto, Oho, Aonishiki, e Hakuoho. Numeri forse un po’ alti ma che indubbiamente certificano l’elevata competizione che c’è anche tra i rikishi cosiddetti “di seconda fascia”.

Questo è sicuramente il punto dolente per entrambi gli Yokozuna, e l’obiettivo per il 2026 sarà quello di ridurre questa cifra, ma considerando la loro stagione ricca di successi e i tanti momenti di pressione superati coraggiosamente, non si può che far loro i complimenti, estendendoli a tutti i rikishi del banzuke. Con l’augurio che l’anno prossimo sia altrettanto imprevedibile e spettacolare.

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Quote of the week

“Like a demon, you all go out to win. When you step out of the ring, you are gentle. For me that’s what dignity is. Yokozuna sumo… no matter if you are young or if you are old, even if you are a nice person, a good Yokozuna, if you don’t get results on the dohyo you should retire. I believe that winning is Yokozuna sumo

~ Hakuhō Shō