articolo: Alessio Niffoi
Luglio 2025, Nagoya Basho
Dopo quasi 4 anni il banzuke rivede in cima due Yokozuna. L’ultima volta era stata nell’Aki basho del 2001, primo da Yokozuna per Terunofuji e ultimo a vedere scritto il nome di Hakuho che, però non prese parte al torneo e dichiarò il suo ritiro dal dohyo. Nel basho di Nagoya la corda bianca viene indossata da Hoshoryu e, per la prima volta, da Onosato. Il mongolo preoccupa tutti a causa di un infortunio all’alluce e, purtroppo si ritrova a vivere un altro torneo orribile dove sale sul dohyo solo per quattro giorni, perdendo ben tre volte e consegnando kinboshi a Wakamotoharu, Aonishiki e Abi prima del ritiro. Le ombre sollevate dai detrattori dopo la sua promozione si trasformano in fantasmi che si riaffacciano con delle voci che sollevano dubbi sulla reale entità o addirittura esistenza dell’infortunio, mostrando cattiveria gratuita ed ignoranza sul fatto che, per un rikishi, le dita dei piedi ed in particolare gli alluci rappresentano delle appendici indispensabili per la stabilità sul dohyo, sia in difesa sia che nell’attacco per dare potenza alla spinta.
Ma le tre kinboshi del mongolo non rappresentano il pinnacolo del disappunto da parte della JSA che si ritrova a dover sborsare, oltre che per quelle, anche per le quattro elargite da Onosato. Lo shin-Yokozuna si dimostra non invulnerabile alla pressione della responsabilità e, nonostante termini con il risultato di 11-4 che vale lo jun yusho, non risulta essere mai pienamente in lotta per la vittoria. Parte alternando 3 vittorie e una sconfitta per poi concedere la terza al day 10 ed essere estromesso definitivamente dalla corsa allo yusho nel day 13 da quello che sarà poi il campione di Nagoya : Kotoshoho.
Kotozakura, manco a dirlo, mette a referto l’ennesimo 8-7; partenza più che anonima con 5-5 dopo dieci giorni e kachi koshi agguantato solo dal day 14.
Nagoya è il basho dei sekiwake, bene tre in questo torneo con Daieisho kyujo per infortunio, Kirishima che va in difficoltà e trova solo un risicato kachi-koshi, mentre Wakatakakage disputa un buon torneo (10-5) dalle due facce: 3-4 dopo la prima settimana e 7-1 nei successivi otto giorni dove cede solo allo shin yokozuna Onosato al day 14.
Oshoma si ritrova komusubi a sorpresa dopo il buon torneo di maggio grazie alle sue dieci vittorie ma anche, e soprattutto, alle prestazioni dei rank della parte alta del banzuke. Purtroppo per lui l’esperienza sarà una disfatta e si chiuderà con sole 3 vittorie (una delle quali sull’ozeki Kotozakura). L’altro Komusubi è Takayasu che riesce a conservare la posizione sul banzuke nonostante il 6-9 del Natsu ringraziando le pessime prestazioni dei rank al limite del sanyaku, non meritevoli di promozioni se non quella straordinaria di Oshoma da M6! L’ex ozeki raramente sbaglia due volte di file se il fisico lo accompagna e porta a casa un buon torneo con dieci vittorie che lo vedrà però restare ancora fermo sul rank di komusubi visto che i due sekiwake hanno chiuso con kachi koshi ed il terzo slot extra si chiude con Daieisho che sprofonda nel banzuke a causa dell’assenza forzata.
E dietro? Che hanno combinato? E chi lo ha vinto questo strano basho se i top hanno, chi più chi meno, steccato?
Beh Aonishiki si dimostra un martello pneumatico in makuuchi, piazza l’ennesimo 11-4 che vale jun-yusho e gino-sho, si mette in bacheca (ed in tasca) la prima kinboshi (contro Hoshoryu), mostrando a tutti di non aver paura di nessuno andando a vincere contro l’ozeki solitario, contro entrambi i sekiwake e anche contro uno dei komusubi. Da M1 l’approdo in sanyaku è quasi indiscutibile e il posto di komusubi lasciato vacante da Oshoma sembra proprio il perfetto spot sul prossimo banzuke. In realtà Aonishiki ha avuto anche la possibilità, al senshuraku, di portare il basho al playoff e giocarsi la vittoria; Se avesse vinto la sfida contro Kotoshoho sarebbero stati entrambi a 12-3 e avrebbero dovuto scontrarsi ancora.
Ma Aonishiki non è il solo a chiudere con 11 vittorie, oltre lui e Onosato, infatti, sono altri tre lottatori a potersi fregiare del platonico titolo di jun-yusho: Tamawashi (M4) che vince anche lo shukun sho, Atamifuji (M10) e Kusano (M14) che al debutto in makuuchi si porta a casa anche gino-sho e kanto-sho (e la soddisfazione di aver battuto Kirishima ed Aonishiki!).
Ottima prestazione, al debutto, anche per Fujinokawa (che cambia per l’occasione il vecchio shikona Wakaikari) che trova la doppia cifra ed il premio kanto-sho.
Protagonista, a sorpresa, col merito di aver sfruttato il rank di partenza (M15) dal basso banzuke e poi di essere riuscito a mantenere alta l’efficacia del suo sumo, vince il Nagoya basho Kotoshoho, con un ottimo 13-2 che, oltre il primo yusho in makuuchi (dopo tre in juryo)vale anche gino-sho e kanto-sho. Per lui a referto anche la pesante kinboshi strappata con merito a Onosato ed il merito di aver sconfitto gente del calibro di Onosato, Kirishima, Aonishiki e Takayasu.
Tante anche le prestazioni molto negative: oltre il 3-12 di Oshoma troviamo Meisei (M3) con 3-12, Tobizaru (M7) che finisce con 3-10-2, Hidenoumi (M15) con 2-11-2, Kinbozan (M3),Sadanoumi (M8) e Kayo (M16) con 4-11. Ma c’è anche chi ha fatto di peggio come Chiyoshoma (M9) che vince un solo match e precipita nel banzuke in caduta libera. Endo (M7)kyujo per infortunio scende in juryo, salterà anche il successivo torneo cadendo in makushita per poi annunciare il ritiro a Novembre.
Settembre 2025, Aki Basho
Due Yokozuna in vetta e la speranza di vederli, finalmente, lottare fra di loro per il yusho, fino alla fine ad imporre il proprio sumo ed il proprio rank. Inizia con questa speranza il basho di setttembre, con Hoshoryu recuperato fisicamente ed Onosato pronto a lasciarsi alle spalle le quattro kinboshi concesse a maggio. E cosi è stato.
Onosato perde al day4 per mano di un ottimo Hakuoho per poi andare a vincere senza sosta fino al day 14 approfittando anche del match “omaggio” concessogli dal ritiro di Kotozakura. Si presenta al senshuraku con 13-1 da favorito.
Hoshoryu è motivatissimo e dimostra di aver recuperato fisicamente, inanella undici successi di fila per poi, però, cedere ben due volte di fila, prima ad Aonishiki che si candida come sua bestia nera e poi a Kotozakura, che arrivava allo scontro con in tasca il kachi koshi e la possibilità, dopo tanto tempo di rincorrere quelle dieci vittorie più consone al suo rank. Si presenta al senshuraku con 12-2, obbligato a vincere per guadagnare il playoff.
Il seshuraku, inutile dirlo, li vede faccia a faccia, come si conviene, a giocarsi lo yusho. Il pubblico è in visibilio, da troppo tempo mancava un finale del genere e da troppo tempo la coppa dell’imperatore non era questione intima fra due Yokozuna. Per onore di cronaca anche Takanosho si è reso protagonista di un basho di altissimo livello, arrivando all’ultimo giorno con un superbo 11-3 ma tagliato da una possibile corsa al play off proprio dallo scontro diretto in vetta. Per lui arriverà la vittoria anche al senshuraku ed il premio kanto-sho oltre al probabile ritorno in sanyaku.
Ma torniamo alla sfida decisiva, il musubi-no-ichiban del senshuraku. Onosato appare un po’ nervoso, Hoshoryu invece mostra il suo sguardo da battaglia, dopo le varie ripetizioni dei rituali i due si presentano faccia a faccia al centro del dohyo. Il gunbai si alza… e via, il mongolo sorprende l’avversario attaccandolo alla gola e destabilizzandone l’equilibrio; l’attacco è fulmineo e potente e Hoshoryu riesce a dare continuità alla sua azione riuscendo a far indietreggiare oltre la corda l’avversario. Play off guadagnato, 13-2 per entrambi, yusho ancora tutto da decidere, pubblico in estasi per il pathos offerto da questo bellissimo basho e, ovviamente, per l’extra sumo!
Il play-off vede favorito psicologicamente Hoshoryu, capace di recuperare la possibilità di giocarsi la vittoria ma anche capace di sorprendere in modi diversi (forse l’unico nell’intero banzuke) il granitico opponente. Onosato, però, rilascia la tensione del musubi-no-ichiban, affronta la nuova sfida non più da favorito ma alla pari o addirittura da leggermente sfavorito e questo potrebbe essere un vantaggio dal punto di vista della concentrazione. I due ripetono nuovamente i rituali, si presentano ancora al centro del dohyo e attendono che il gyoji dia il via. Onosato appare meno contratto, Hoshoryu sempre solenne nei suoi movimenti e nel suo approccio all’avversario. Onosato poggia per primo entrambi i pugni a terra, Hoshoryu prende qualche istante in più come suo solito poi scatta rapidissimo al tachi ai e trova subito una presa profonda con la mano sinistra, spinge e cerca la proiezione ma l’avversario è ingombrante e bravo a trovare stabilità puntando sulla gamba sinistra che usa come molla per spingere di slancio il mongolo. I due volano a terra e viene chiamato il mono-ii. La reattività difensiva di onosato gli permette di salvarsi dall’attacco e di ribaltare l’offensiva a suo favore. Hoshoryu tocca un istante prima il suolo e la vittoria del match e del torneo vanno ad Onosato. Quinto yusho per lui e primo da Yokozuna. Hoshoryu resta con l’amaro in bocca, vicinissimo all’impresa di ribaltare l’esito di un torneo stupendo, sicuramente uno dei più belli degli ultimi anni, con tante emozioni, capovolgimenti di fronte ma, soprattutto, tanto ottimo sumo.
Dietro, oltre l’ottimo Takanosho, ritroviamo ancora Aonishiki, che da shin komusubi chiude a… indovinate un po’? 11-4! E altro premio speciale (gino sho) messo in bacheca assieme al merito della promozione a sekiwake ed all’apertura teorica di una recondita possibilità di promozione ad ozeki. La Jsa dichiara che la sua corsa al rank parte da Luglio ma si sa che nel sumo non tutto è scritto nel granito della certezza.
I due sekiwake, Wakatakakage e Kirishima, lanciati nella potenzialità di una corsa all’ozeki rank sbattono pesantemente entrambi sul risultato di 6-9 che resetta tutto.
L’altro komusubi, Takayasu non è bravo come il giovane collega ucraino e chiude a 7-8, limitando i danni alla fine e incrociando le dita per un’ulteriore permanenza in sanyaku nonostante il make koshi (e cosi sarà!).
Buoni tornei chiusi con dieci vittorie anche per Ura (M8), Shodai (M11) e Shishi (M18), mentre in fondo alla classifica ritroviamo il campione in carica Kotoshoho che termina da M5 con un triste 3-12 in compagnia del M1 Abi. Ichiyamamoto (M5) chiude a 4-11, Nishikigi (M16) a 2-13 ma Gonoyama gli ruba lo scettro di peggiore riuscendo nella poco onorevole impresa di vincere un solo incontro. Takerufuji paga l’ennesimo infortunio (al braccio) e non partecipando al torneo precipita a piè pari in seconda divisione.
Novembre 2025, Kyushu Basho
Dopo lo splendido percorso dell’Aki basho viene chiesto all’ultimo basho della stagione di chiudere l’anno con almeno altrettanta qualità. La gente ha adorato vedere i due Yokozuna lottare fino all’ultimo istante per il yusho e si augura un immediato bis.
Onosato parte a cannone, infila nove vittorie di fila e mette subito una seria ipoteca sulla vittoria. Hoshoryu, invece, più aduso a partenze problematiche che spettacolari perde la prima contro Hakuoho che mette in tasca un’altra kinboshi e poi si fa sorprendere dalla disperata necessità di vittorie di Wakamotoharu che al giorno 6 sullo score di 1-4 decide di giocare, in modo vincente, il “jolly” dell’henka sullo yokozuna. Dopo nove giorni di torneo abbiamo Onosato a punteggio pieno, Aonishiki che segue a 8-1 (vittima anche lui di un henka e anche lui da parte di un “wakabro”, Wakatakakage) e la strana coppia Hoshoryu-Tokihayate a 7-2. I due giorni successivi, però, vedono un inatteso doppio crollo di Onosato, battuto nettamente da Yoshinofuji e poi da Takanosho che stava disputando un torneo tutt’altro che di alto livello. Hoshoryu le vince entrambe e Aonishiki, invece cede a sua volta all’ottima verve di Yoshinofuji. Alla vigilia del dodicesimo giorno in vetta si forma un trio con i due yokozuna e lo shin-sekiwake con 9 vittorie e due sconfitte a testa. I giorni seguenti sono un altalena di emozioni: Onosato batte Oho e Aonishiki ma va a perdere contro Kotozakura al day 14. Lo scontro con l’ucraino è vibrante, la vittoria dello yokozuna è sofferta e tutt’altro che netta, e oltrettutto lascia lo strascico di un infortunio alla spalla palesato dopo il day 14 che porta al ritiro e all’ “omaggio” della vittoria per fusen ad Hoshoryu al senshuraku. Aonishiki dopo la sconfitta contro Onosato va a vincere contro Hoshoryu e poi contro Kotozakura finendo con lo score di 12-3. Hoshoryu perde contro l’ucraino ma grazie al ritiro di Onosato è certo almeno dello spareggio chiudendo a 12 vittorie e 3 sconfitte. Morale della favola altro spereggio per il yusho, e ancora protagonista Hoshoryu, stavolta contro la sua bestia nera: Aonishiki.
Tutti si chiedono come potrebbe lo Yokozuna trovare il modo di contrastare quello che è stato negli ultimi tornei il suo avversario più difficile. Probabilmente la domanda attanaglia anche il mongolo che purtroppo per lui non trova però risposta: Al play off carica discretamente attaccando alto l’avversario e sorprendendolo per qualche istante. Mancano però continuità e decisione e Aonishiki prende le redini del match, lo incalza trovandolo un po’ indeciso e riesce a mettersi sul lato dell’avversario per poi andare a chiudere forzandolo a terra. Il pubblico esplode in un boato perché la sconfitta di uno yokozuna fa rumore, la vittoria di uno yusho da parte di un giovane emergente fa tanto rumore, ma un sekiwake con uno storico di undici vittorie di media a basho e con uno jun yusho fra i tre precedenti profuma tanto di nuovo ozeki. È vero che la JSA aveva comunicato che la corsa ad ozeki di Aonishiki partiva dal Nagoya Basho ma è altrettanto vero che le prestazioni straordinarie possono portare alla realizzazione di traguardi straordinari. (Qui un articolo di approfondimento sulle divisioni e i citeri di promozione) Con il 12-3 l’ucraino arriva a 34 vittorie negli ultimi tre tornei, anzi 35 considerando anche lo spareggio. Ha in tasca uno jun yusho, uno yusho, 4 premi speciali, una kinboshi e altre tre vittorie contro yokozuna. Beh, l’impresa è scritta. Aonishiki a gennaio sarà sul banzuke con il nuovo rank di Ozeki. Incredibile. Modo assurdo per concludere un anno di sumo ricco di emozioni e sorprese.
E il resto dei “comuni mortali”? beh Kotozakura chiude con l’ennesimo 8-7 tirato via per i capelli, concretizzato al day 14 vincendo su Onosato dopo una partenza pessima a 2-5 seguita da un buon ritorno fino al 7-5 e poi il risicato ma importantissimo kachi koshi.
L’altro sekiwake, Oho, alla seconda esperienza in san’yaku (entrambe da sekiwake e senza passare da komusubi) non brilla ma chiude un dignitoso 7-8 che dovrebbe portarlo a scambiarsi di posto a Gennaio con Takayasu che da komusubi raggiunge il kachi koshi a 8-7. L’ex ozeki ha dimostrato grande carattere in questo torneo e tanta determinazione dando vita ad alcuni dei match più belli, combattuti e vibranti dell’intero torneo, sfoggiando un potentissimo tsuppari ma anche una discreta agilità di gambe. L’altro komusubi, Takanosho si porta a casa l’unica soddisfazione della buona vittoria contro Onosato… quella e ben dieci sconfitte.
Ottime prestazioni anche per Kirishima, che prosegue nel suo alternare ottime prestazioni a tornei poco brillanti, e per Ichiyamamoto che dimostra di essere in una fase di crescita tecnica e tattica nonostante non sia più un ragazzino. Per loro undici vittorie e premio kanto-sho. Buone prestazioni anche per Daieisho e per Chiyoshoma (che sfrutta bene gli accoppiamenti da basso banzuke). L’ex sekiwake sembra in fase di ripresa dopo l’infortunio e la doppia cifra dovrebbe garantirgli una buona risalita sul banzuke di Gennaio.
Salutano il makuuchi il M18 Meisei (che prova inutilmente a limitare i danni rientrando dopo nove giorni di assenza ma paga i postumi dell’infortunio con un 1-5-9 che lo manda dritto in juryo), il M15 Shonannoumi che chiude a 3-12 e dil veterano M16 Sadanoumi che termina con solo 4 vittorie.
Deludono Hiradoumi (M3), Oshoma (M4) e Shodai (M5) tutti in discesa con 4-11.
Ci ritroviamo qui, su italianozeki, per vivere assieme un nuovo anno di sumo e per condividere, come sempre, le emozioni che il dohyo ci regala.


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