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Il mondo del sumo raccontato da un italiano in Giappone
大相撲について イタリア人が イタリア語で語る

Un caloroso saluto agli amici ed alle amiche di Italianozeki, mi è stato chiesto cosa pensassi del nuovo banzuke e che aspettative ho per il prossimo basho di Novembre, ovviamente, come sempre, ho piacere di condividere con voi le mie considerazioni.

Prima di buttare un occhio sul nuovo banzuke, però, vorrei spendere qualche parola sul tour londinese che ha riportato nel vecchio continente il grande sumo dopo alcune decadi.

Sfortunatamente non ho avuto la possibilità di assistere personalmente all’evento e me ne rammarico, ma grazie a dei volenterosi amici carichi di una sana voglia di condivisione (che ringrazio!) ho potuto avere aggiornamenti costanti delle giornate londinesi con tanti “dietro le quinte” decisamente molto interessanti. Permettetemi, intanto, di glissare rapidamente sulla pochezza dei commenti della gente delusa del fatto che i rikishi non abbiano combattuto al livello con cui combattono negli Honbasho anche se credo sia comunque necessario spendere due parole sull’argomento. Focalizziamo un attimo l’attenzione su due cose in particolare: La presentazione dell’evento e la percezione dell’evento. La manifestazione Londinese è stata presentata come “evento ufficiale” e giustamente direi, considerando che si trattava di un qualcosa voluto ed organizzato dalla JSA (che si è avvalsa della disponibilità e della collaborazione della Royal Albert Hall). Evento ufficiale però non vuol dire basho ufficiale e questo che i curiosi hanno un po’ percepito in modo errato. Per chi abbia un minimo di familiarità con le dinamiche del grande sumo è ovvio che si trattasse di una sorta di jungyo oltre i confini nazionali ma con tutte le dinamiche e gli obbiettivi di questi eventi che vengono organizzati proprio a scopo di promozione del grande sumo sul territorio. In questi eventi si tengono match di esibizione/allenamento (ma anche dimostrazioni di fasi di allenamento), esibizioni e dimostrazioni dei rituali tradizionali che oltre le classiche cerimonie sul dohyo quali dohyo-iri e yumitori-shiki si estendono anche alla legatura della corda dello Yokozuna (yokozuna- tsunashime) alla realizzazione di mage da parte dei tokoyama, allo shokkiri e alla dimostrazione dei diversi modi in cui si percuote il taiko. Lo scopo? La promozione e dare la possibilità agli appassionati di vedere da vicino i protagonisti del grande sumo (non solo i lottatori) con i quali potranno fare una foto,scambiare qualche parola e ricevere autografi. Il “London basho” è stato presentato con enfasi e in grande stile e ciò ha permesso di raccogliere i consensi degli appassionati di vecchia data, di quelli che si erano avvicinati marginalmente al sumo ma anche dei semplici curiosi che sono partiti da un interesse generico per la cultura e tradizione giapponese e hanno deciso di andare a dare un’occhiata. Tolti, dunque, i commenti affrettati o privi di un background conoscitivo, si è rapidamente passati alla totale immersione nell’evento, con match magari non combattuti al 100% ma che sicuramente hanno offerto un ottimo spettacolo ai presenti e che, soprattutto, hanno mostrato quanta intensità possa esserci in quella manciata di secondi che solitamente dura un incontro. Le dimostrazioni che hanno fatto da corollario al “torneo” sono state seguite con grande interesse (La realizzazione del mage ad Hakuoho ha attirato e intrattenuto un numeroso pubblico!) ma ciò che ha creato la connessione più forte fra gli appassionati presenti a Londra (stavo per scrivere “appassionati londinesi” ma non sarebbe stato corretto considerando che le presenze sono giunte da tutta Europa!) è stata la possibilità di vedere i protagonisti del grande sumo di persona, spesso per caso in giro per le vie della città mentre sfruttavano il tempo libero per le comuni attività da turisti quali shopping, visite a musei o ai locali per gustare una buona birra o per provare il cibo locale. Quindi che dire? Mission accomplished.

E ora guardiamo un attimo il banzuke e vediamo che aspettarci dal kyushu basho.

Naturalmente spero di poter assistere nuovamente ad un confronto serrato fra i due yokozuna, vederli arrivare in fondo lottando per il titolo e mettendo sul dohyo tecnica e determinazione è quanto di meglio si possa sperare in un torneo e alla fine cosa c’è di più esaltante di un play-off al senshuraku fra due yokozuna? Beh ovvio, un play-off fra due yokozuna e un terzo “incomodo”! Ma ci può essere realmente questa possibilità? Vediamo un po’…

Innanzitutto da buoni appassionati del grande sumo sapete già che la risposta è clamorosamente Si ma questo a prescindere dai protagonisti, sta proprio nelle dinamiche del sumo aprire molteplici scenari e veder spuntare spesso più protagonisti anche inattesi, quindi si, potrà sempre esserci la possibilità che qualcuno tiri fuori una prestazione straordinaria che lo pone nella condizione di giocarsi lo yusho. Ma parliamo invece di previsioni, ossia di chi potremmo attenderci ad essere efficace e costante nelle prestazioni e nei risultati nel prossimo torneo.

Tutti i riflettori sono ovviamente sullo shin sekiwake Aonishiki, e non potrebbe essere altrimenti, il ventunenne ucraino ha dimostrato sul dohyo di avere mezzi fisici, tecnici, tattici e mentali per affrontare gli impegni più pesanti e dopo quattro tornei chiusi a 11-4 la curiosità è vedere come affronterà il prossimo impegno col nuovo rank da difendere. I più audaci si stanno facendo prendere già la mano dai numeri per una possibile promozione ad ozeki, e non è una cosa da escludere, come detto il ragazzo ha tutto per arrivare ai massimi livelli, anche se, al momento credo sarebbe opportuno stare coi piedi ben piantati a terra (e lui questo ce l’ha di natura a quanto pare), goderci il suo solidissimo sumo e accompagnarlo senza fretta o pretese nel suo percorso che ci regalerà certamente ottimo sumo e tante emozioni.

Torna in san’yaku Oho, seconda volta da sekiwake per lui e curiosamente senza mai diventare komusubi! Nonostante il talento e i mezzi fisici sembra che Oho inciampi regolarmente in problemi di carattere meno fisico, con la testa che non sostiene il potenziale e gli gioca brutti scherzi. Malgrado il suo andamento altalenante negli ultimi dieci tornei non è mai sceso oltre il M6 militando a lungo fra i primi gradi dei maegashira. Riuscirà a tenere alto il livello del suo sumo a Novembre?

Fra gli altri indiziati per una prestazione importante credo sia d’obbligo mettere anche Hakuoho. Il ventiduenne ha affrontato bene il pesante problema dell’infortunio alla spalla, allenandosi e performando in modo attento ma senza farsi sopraffare dal timore di ricadere in certe problematiche. Questo lo ha portato ad avanzare, se pur lentamente, sul banzuke in tutti i basho in makuuchi che ha combattuto. Il limite al momento pare essere la tenuta fisica nei 15 giorni, con dei cali fisici arrivati soprattutto nella seconda settimana o a metà torneo. Se superasse questo scoglio potrebbe tranquillamente inserirsi in discorsi importanti a tema yusho.

Ovviamente non dimentico di quei due volponi che si ritrovano a difendere i rank di komusubi. Takanosho e ancor più Takayasu (si, gli è andata ancora bene sul banzuke) hanno esperienza da vendere e, se il fisico li accompagna possono tranquillamente mettere in fila i numeri necessari per dare fastidio fino alla fine. E sia mai che in questo banzuke con tanti giovani promettenti non sia l’esperienza la chiave di volta per sorprendere tutti…

Scendendo ancora noto con piacere che il rank di M3 è coperto da Hiradoumi e Ura, due ottimi lottatori che possono regalare ottimo sumo con intensità e tecnica ma che, sinceramente, non vedo come papabili per andare a giocarsi il torneo.

Devo ammettere di essere rimasto sorpreso dalle prestazioni di Wakatakakage e Kirishima a Settembre. Il primo però ha mostrato altre volte di soffrire un po’ la pressione, e più che quella momentanea di un match importante o di un momento clou durante un torneo quella sul lungo periodo data dalla ricerca di una promozione pesante come quella ad ozeki. Il mongolo invece è entrato in una spirale di alti e bassi difficile da comprendere per noi osservatori esterni che non possiamo avere il polso di tutte le dinamiche che occorrono dietro le quinte. Kirishima sta alternando da lungo tempo strisce di ottime prestazioni sia dal punto di vista tecnico e fisico che da quello della gestione tattica dell’avversario a momenti in cui appare fisicamente completamente scarico o peggio ancora arrendevole o troppo leggero nell’approccio. Non è cosi che tornerà ozeki questo è certo. Per entrambi, oltre non escludere la possibilità di inserirsi nella lotta per la vittoria del basho, mi auguro che trovino continuità e fiducia perché credo abbiano ancora molto ottimo sumo da regalarci.

Dalle retrovie sempre un occhio al buon Daieisho, “l’eterno sekiwake” che dopo l’infortunio ha pagato pesantemente il ritorno sul dohyo ma che si è mostrato in discreta ripresa col procedere del torneo. Partendo da dietro con la sua esperienza potrebbe tranquillamente sfruttare a suo vantaggio gli abbinamenti.

Oltre questi sono molto curioso di vedere le prestazioni di Yoshinofuji (fu Kusano che ha cambiato shikona) che ha tenuto botta egregiamente al salto di rank fra esordio in makuuchi (da sogno con 11-4 , jun yusho, gino-sho e kanto-sho )da M14 a M6 e si presenta al Kyushu come M5 pronto a consolidare la sua posizione sul banzuke senza mettersi limiti ed affrontando il basho giorno per giorno. Esperienza da costruire.

Occhi puntati anche su Fujinokawa, al terzo basho in makuuchi, che dopo un ottimo 10-5 (kanto-sho) all’esordio ha impattato al rank di M9 chiudendo a 6-9 e perdendo tre rank ma mettendo da parte lezioni che sono certo si riveleranno utili.

Sapete che io il banzuke lo guardo fino in fondo, giù ritroviamo un gruppetto di trentenni, con il ritorno di Chiyoshoma (M17), il veterano Sadanoumi che a 38 anni riparte da M16 al Kyushu e Meisei fanalino di coda rimasto attaccato in makuuchi con le unghie e con i denti (M18) a 30 anni.

Unico esordio nella massima categoria quello di Oshoumi, un ragazzo di 24 anni che non ha volato sul banzuke, si è guadagnato l’accesso fra i migliori pian piano, accumulando vittorie e sconfitte come una formichina e pronto alla nuova esperienza come M16.

Dai tenete duro, ancora pochi giorni e sarà ancora grande sumo!

Hakkeyoi!

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Quote of the week

“Like a demon, you all go out to win. When you step out of the ring, you are gentle. For me that’s what dignity is. Yokozuna sumo… no matter if you are young or if you are old, even if you are a nice person, a good Yokozuna, if you don’t get results on the dohyo you should retire. I believe that winning is Yokozuna sumo

~ Hakuhō Shō