Un caloroso saluto agli amici e alle amiche di Italianozeki, eccoci qui nel nostro salotto virtuale a chiacchierare un po’ di questo interessante basho appena concluso. Un po’ per ripercorrere gli avvenimenti dei quindici giorni di scontri e ottimo sumo e un po’ per cercare di prolungare le belle sensazioni che questo torneo ci ha regalato.
Nel commentare con continuità uno sport si corre il rischio di diventare ripetitivi, pedanti e si, perfino noiosi, pertanto il vostro Ryoshishima si è posto come obbiettivo quello di cercare di proporre, nei limiti del possibile, cose nuove o di cercare di guardare le cose da diverse angolazioni al fine di poter fornire spunti, punti di vista e modalità di racconto quanto più fresche ed originali possibile. Stavolta andiamo a tirare le somme di questo basho dividendo il gruppo dei rikishi della massima categoria in tre gruppi di scolastica citazione: I promossi, i rimandati e i bocciati. Eh sì, come avete intuito parleremo proprio di tutti quindi mettetevi comodi, prendete una bibita e qualche snack e godetevi la lettura.
Tanto per mischiare un po’ le carte direi di partire da chi ha concluso questo basho senza infamia ne lode, portando a casa il compitino e giu di li. Ho deciso di comprendere in questa sorta di dantesco girone degli ignavi sia chi concluso comunque il torneo raggiungendo il kachi-koshi sia chi, invece, troverà una scala verso i piani più bassi del prossimo banzuke. E vediamo di seguito perché.
Iniziamo con quelli che “hanno i mezzi ma non si sono applicati abbastanza”.
Tokihayate ha alternato una prima parte di torneo poco convincente per poi recuperare con una buona settimana finale, il neo principale sono le 4 sconfitte arrivate contro lottatori di rank più basso (ha perso contro entrambi i M17).
Mitakeumi ha chiuso a 7-8 un torneo sicuramente molto difficile dal punti di vista mentale per lui visto il grave lutto occorso pochi giorni prima dell’inizio del torneo. Poco da commentare, ha alternato match interessanti lottati con grinta ad altri in cui è stato poco efficace ma tutto sommato niente di clamoroso.
Roga si è arrivato con sei vittorie al day12 per poi subire due sconfitte di fila che lo hanno portato al make-koshi. Ok la prima contro Kusano in lotta per il kachi koshi ma contro Nishikigi poteva e doveva fare meglio viste le condizioni dell’avversario che oltre quello ha vinto solo un altro match nel torneo.
Daieisho era atteso ad una prestazione di gran recupero sul banzuke, anzi, c’è chi lo vedeva anche come possibile outsider per il yusho partendo dal basso della classifica, invece “l’eterno sekiwake” ha avuto serissimi problemi nei primi giorni, con 5 sconfitte su 6 in avvio che hanno compromesso il suo torneo. Probabilmente ancora non ha smaltito i postumi dell’infortunio e si è visto dal fatto che ha avuto difficoltà a proporre il suo sumo d’attacco con continuità. Recupera nella seconda parte del torneo ma galleggia fra i rimandati a Novembre.
Midorifuji arriva al nakabi con ben sei sconfitte, rimette in piedi la baracca nella seconda settimana con buone prestazioni (vedi il match contro Takanosho), furbizia e pure henka.
Fujinokawa al secondo torneo makuuchi non riesce a ripetere l’exploit di Luglio e sente la pressione della nuova posizione in classifica, riesce però a limitare i danni e nonostante qualche rank in discesa per Novembre è fra i rivedibili e ravvedibili.
Metto insieme Kinbozan ed Onokatsu perché il loro Aki basho è stato una medaglia della quale hanno preso ciascuno una faccia: Il Kazako è partito male per poi trovare pian piano più solidità mentre il mongolo ha iniziato la settimana finale con ben 5 sconfitte di fila per poi aggiustare il tiro vincendo negli ultimi due giorni contro gente che non aveva più nulla da chiedere al basho… entrambi necessitano di finire con migliori prestazioni questo anno.
Tamawashi. Che altro chiedere a Tamawashi se non di tenersi in forma, continuare a regalarci sprazzi di ottimo sumo e soprattutto la sua presenza? L’obbiettivo è stare ancora li, a mettere i piedi sul dohyo e cercare di spingere oltre la corda i ragazzini che gli si parano davanti. Partenza tosta essendo M1, batte comunque entrambi i sekiwake e uno dei komusubi, rivedibile a Novembre, si ma perché abbiamo bisogno di rivederlo sempre.
Takayasu lotta, oltre che contro una schiera di avversari agguerriti e quasi sempre più giovani di lui, anche contro un problema cronico alla schiena. L’avvio di questo basho sembra portarlo ad un ritiro (0-6 in avvio) ma lui stringe i denti, arruffa i peli della schiena e porta a casa una seconda parte di torneo ottima che lo vedrà forse scivolare nel banzuke ma senza tonfi pesanti.
Proseguiamo con tre lottatori che potremmo definire cosi ( tanto per il vezzo di proseguire le scolastiche citazioni) “ si sono applicati ma potevano fare di più”.
Kusano affronta discretamente il suo secondo basho in makuuchi, partendo da M6 ovviamente l’impatto è tosto e gli costa un 2-4 iniziale che riesce poi a recuperare con buone prestazioni e carattere. Cede un po’ fisicamente nel finale ma trova un buon kachi koshi che lo porterà a risalire ancora nel banzuke. Debutto da sogno, basho di assestamento… Novembre dalle alte aspettative.
Hiradoumi ha lottato con grande decisione e ha dimostrato una buona forma fisica, nonostante ciò non è riuscito ad imporre il suo sumo con costanza agli avversari, raggiunge un meritato kachi koshi che però lo mantiene in un’ottica di sufficienza generale nei suoi risultati di quest’anno.
Hakuoho piazza il terzo 8-7 di fila. Che dite buona serie o no? Beh se andiamo a vedere bene questi risultati di sufficienza sono corroborati da due kinboshi (consecutive, entrambe a Onosato) e da un premio speciale quindi non male direi. Come ho detto più volte Hakuoho non è un fulmine a ciel sereno che scala il banzuke come un missile ma un ragazzo che mette sul dohyo tanta determinazione e spesso dell’ottimo sumo , manca ancora di continuità (spesso cede nella seconda parte del torneo) ma comunque sale in modo continuo sul banzuke dimostrando di poter stare fra i migliori e di potersela giocare realmente con tutti. Non saprei dire se l’infortunio lo abbia portato ad una maggiore prudenza e lo limiti sul lungo periodo dei 15 giorni di basho, però lo dico.
Chiudiamo questo primo gruppo con un nome altisonante che posizionato fra i rimandati magari farà storcere il naso a qualcuno. Personalmente, invece, è un po’ di tempo che Kotozakura incarna letteralmente lo status di colui che potrebbe fare di più e anzi “dovrebbe” visto il suo rank e visto il suo potenziale. In questo basho l’ozeki solitario ha mostrato buoni segni di ripresa, sia fisica che mentale con diversi match controllati bene e anche buona alternanza fra difesa e attacco. Salvo però gelare tutti proponendosi come possibile ago della bilancia della corsa al yusho. Day 13 mettene anima e corpo (tanto!) nel match contro Hoshoryu e sorprende lo yokozuna, andando però ad infortunarsi i legamenti del ginocchio nel match, regalando vittoria e riposo ad Onosato e lasciandoci col dubbio sull’entità del suo infortunio e sugli eventuali strascichi che in qualsiasi caso andranno a rallentare il suo già lento recupero della forma che fu.
E mentre il gruppo dei sufficienti o quasi si avvia verso il Kyushu (passando per Londra!) andiamo a chiamare in causa quelli che l’Aki basho lo hanno preso fra capo e collo con mazzate più o meno pesanti.
Hitoshi debutta nella massima serie in modo brusco prendendo 4 schiaffoni, poi si riprende e si riporta in pari per poi concludere con un dignitoso 7-8 che, però, a mio avviso è frutto più di qualche match dall’esito fortunato che da solide prestazioni. Il risultato potrebbe anche clamorosamente salvarlo ma credo che un altro giro in Juryo sarebbe più giusto e anche più utile per lui.
Nishikigi disastroso. L’età avanza e trovare continuità ad un discreto livello si sta facendo sempre più difficile.
Shonannoumi in questa fase della sua carriera assume le sembianze di un punto interrogativo… sembra “più” di juryo ma “non abbastanza” per il makuuchi. Diciamo che il 7-8 da M15 vale la permanenza in quel limbo fra prima e seconda divisione… nel lato buono dai.
Sadanoumi aveva dichiarato di sentirsi come un ragazzino a combattere contro questi giovani rampanti, le primavere però sono 38 e sti giovincelli menano forte. Un po’ sottotono, scende sul fondo del banzuke e a Novembre dovrà stringere i denti.
Asakoryu è uno dei lottatori più minuti in makuuchi, e questo periodo storico non pare essere molto favorevole a chi sta sotto i 140 kg… lotta con determinazione, raramente subisce l’avversario senza metterci impegno e voglia, purtroppo però l’efficacia non è al massimo e questo giro va a chiudere limitando i danni con 6-9.
Meisei sta assumendo le sembianze di un Giano bifronte, però anziché guardare al passato e al futuro le sue due teste guardano a ottime prestazioni e a tornei clamorosamente pessimi. Questo aki basho è stato piuttosto incolore e con quasi nulla da salvare.
Vorrei poter dire che la prestazione di Kotoshoho , campione in carica, sia stata deludente (beh si ovviamente è stata molto deludente in termini generali!) ma a livello personale avevo già elaborato la delusione parecchio tempo fa, quando questo giovane e dotato rikishi invece di fare il passo decisivo verso un livello superiore iniziò a galleggiare nell’alternanza fra buone e disastrose prestazioni. Al momento prendo il suo yusho come evento “clamoroso” e difficilmente ripetibile e questo basho come ritorno ai livelli altalenanti di Kotoshoho.
Ichiyamamoto è arrivato a questo basho come se quello di Luglio si fosse concluso giusto due giorni prima. Frastornato dopo quel 9-1 con l’incapacità di essere ancora solido ed efficace e altrettanto stordito per tutto l’aki dove ci ha messo, a tratti, intensità e voglia ma purtroppo poca poca efficacia.
Atamifuji si conferma. Si, si conferma altalenante come un pendolo, mette in fila basho dove sembra poter spaccare tutto a d altri dove perde anche match veramente difficili da non vincere. Sembrava aver rotto la lunga serie di risultati a cavallo della sufficienza con in buon 11-4 di Luglio ma eccolo qui, ancora una volta a subire e non riuscire a chiudere match inizialmente dominati e portare a casa un deludente 5-10.
Se qualcuno di voi ha capito cosa sia successo a Gonoyama in questo basho per cortesia me lo dica. Io non ci ho capito un tubo. A vedere solo i numeri, un 1-14 si spiegherebbe facilmente con dei problemi fisici e un lottatore che stringe i denti e cerca di limitare i danni, ma a vedere i match non si sono visti clamorosi infortuni ne limitazioni da problemi cronici, anzi spesso Gonoyama è apparso arrembante e deciso proponendo un sumo d’attacco, senza grandi soluzioni alternative si, ma d’attacco. Non capisco se questa unidimensionalità nel suo sumo lo abbia portato ad essere facilmente letto dagli avversari o se sia stato particolarmente sfortunato in diversi match, fatto sta che l’inefficacia di Gonoyama in questo torneo è stata quasi… perfetta. Shonici arrivato solo al day 12 e contro l’altrettanto inguaiato Abi. Male male male.
E proprio Abi lo segue in fila nel gruppo dei bocciati, con un 3-12 pesante che lo allontanerà dalla zona alta del banzuke e che è giunto con pochezza di intensità e tecnica, soprattutto nella mancanza del suo caratteristico sumo arrembante e d’attacco.
A guidare il gruppo dei deludenti troviamo la coppia di sekiwake. Wakatakakakge e Kirishima arrivavano all’aki con dei numeri che aprivano ad una più o meno concreta possibilità di agguantare il rank di ozeki. L’ex ozeki con 19 vittorie negli ultimi due tornei poteva ritrovare il rank con un basho perfetto, zensho yusho o anche 14-1 avrebbero sicuramente garantito il successo, soprattutto contando il fatto che per ottenere tali numeri avrebbe battuto almeno uno degli yokozuna e tutto il san’yaku… Wakatakakge invece aveva molte più possibilità di successo, partendo da 22 successi con uno jun yusho e premio speciale a Maggio e, pertanto con la possibilità di essere valutato per la promozione con almeno 11 vittorie (risultato alla sua portata) e con la quasi certezza arrivando a 12/13 e restando in corsa per la vittoria fino alla fine. Niente, tutto cancellato, tutto da rifare per entrambi. Ozeki run da iniziare dalle basi e Aki basho da lasciarsi alle spalle con due 6-9 che liberano entrambi gli slot dei sekiwake.
Ah, giusto per la cronaca, non mi sono dimenticato di Takerufuji. La sua assenza all’Aki lo vede scendere nuovamente in juryo e purtroppo i dubbi sulla sua tenuta fisica si fanno sempre più pesanti. Da potenziale fenomeno a talento con i muscoli di cristallo il passo può essere ahimè breve. Troppo breve. Mettiamolo in una piccola scialuppa di salvataggio legata al battello dei rimandati.
Ed ora andiamo a vedere i promossi, quelli che viaggiano in prima classe sul jet privato che li porterà all’ultimo basho dell’anno nel gruppo dei meritevoli.
Shishi era rimasto attaccato al makuuchi per un pelo piuttosto sottile, dallo spot di M18 è riuscito però a spremere il massimo sfruttando alla grande il calendario che gli ha messo di fronte tutta la bassa classifica e anche due juryo. 10-5 che fa morale e anche ottimo slancio per Novembre sul banzuke considerando l’alto numero di make koshi.
Ryuden a 34 anni ha trovato la sua attuale dimensione a rimbalzare fra juryo e makuuchi e dove non arriva la forma fisica c’è sempre l’esperienza che spesso sopperisce e spesso aiuta. 9-6 che lo porterà in una posizione più tranquilla per il Kyushu.
Tomokaze torna in makuuchi dopo quasi un anno e mezzo, lotta bene e sfrutta il calendario da M16 al meglio piazzando un altro 9-6 dopo quello di Luglio utile a riconquistare la massima divisione.
Tobizaru riesce finalmente a concludere in modo interessante un torneo in questo 2025 avaro di soddisfazioni per lui (tolta la kinboshi strappata a Gennaio a Terunofuji nel suo ultimo match prima del ritiro). Primo Basho in positivo terminato a 9-6 dove ha messo in mostra tutte le sue doti da “scimmia volante”.
Shodai in grande spolvero che ritrova la doppia cifra di vittorie dopo un anno esatto, ricorda a tutti che non arrivò ad essere promosso ozeki per caso e mette sul dohyo un buon sumo con tante difese clamorose ma anche le sue proverbiali azioni alla corda. Vista la situazione di molti che lo precedono sul banzuke probabilmente lotterà al Kyushu partendo da un rank più consono alla storia della sua carriera.
Churanoumi o è piuma o è ferro. Zero vie di mezzo. Personalmente credo che la sua attuale dimensione sul banzuke sia fra M7 e M12. Se sale non riesce ad esprimere certi livelli di riultati, se scende può tranquillamente andare in doppia cifra o giù di li. Sto giro 9-6 e si sale in classifica, vedremo a novembre se saprà dimostrare di meritare un rank più alto o se tornerà nella sua confort zone.
Il sumo di Ura non è fatto per raggiungere la doppia cifra ma Ura non lo sa e ogni tanto la raggiunge lo stesso. Scherzi a parte sappiamo bene che il modo di fare sumo del folletto di Osaka è spesso non convenzionale e fuori dagli schemi, e se questo da un lato porta brio e scene spettacolari per noi appassionati, dall’altro costringe il lottatore a rimbalzare spesso sul banzuke consentendogli comunque una discreta costanza nella parte medio alta della classifica. Clonatelo per cortesia.
Takanosho conferma il suo trend di miglioramento in questo 2025 e dopo 8-7 e 9-6 eccolo piazzare un sonoro 12-3 con tanto di premio speciale che oltre farlo volare sul banzuke gli valgono un bel boost di fiducia. Unica domanda da parte mia: day 9, come ha fatto Midorifuji a spingerlo per tutto il dohyo e forzarlo fuori? come?
Oshoma chiude un altro buon torneo in quest’anno che lo ha visto raggiungere anche il rank di komusubi. Il 3-12 rimediato a luglio non lo abbatte e arriva all’aki determinato. Chiude a 9-6 dimostrando una discreta solidità.
Wakamotoharu da un po’ di tempo traballa sulla slack line che divide make koshi e kachi koshi. Questo giro chiude un buon 9-6 con vittoria finale sull’ottimo Aonishiki.
Liberi di pensarla come volete ma per me ad Oho manca veramente una briciola per poter essere al livello dei migliori. Il problema è che non è detto che riesca a trovarla questa briciola. Il potenziale fisico c’è, quello tecnico anche e spesso dimostra di avere anche un discreto senso tattico per poi, però andare a perdere match in modo assurdo, spesso anche incontri dominati ma non chiusi con la necessaria cattiveria agonistica. In attesa dell’eventuale switch verso il lato buono della forza godiamoci questo ottimo aki basho dove trova un’importante doppia cifra che da M2 profuma molto di sanyaku.
Ci avviciniamo agli ultimi nomi, quelli più altisonanti del momento ma prima puntiamo i riflettori su un ragazzo che potrebbe essere tranquillamente il “cocco della maestra”. Una sfilza di ottimi voti mai un gesto o una parola fuori posto, concentrato sui suoi obbiettivi e forte del suo metodo che dimostra essere molto efficace basho dopo basho. Si stiamo parlando di Aonishiki, tre tornei su tre in makuuchi chiusi a 11-4, uno jun yusho, una kinboshi, due kanto sho e due gino sho dobbiamo aggiungere altro? Dalle alte sfere arrivano dichiarazioni che parlano di questo Aki basho come punto di inizio per una ozeki run, personalmente, però ritengo che al Kyushu, con un piccolo step up (facile scriverlo eh? ) e un pizzico di fortuna si possa sperare (da appassionati) nell’arrivo di un nuovo ozeki .
Ed eccoci giunti ai due capofila del gruppo dei promossi, i due Yokozuna.
Onosato necessita di qualche commento? Credo che 60 vittorie nei primi 5 basho dell’anno, vincendone tre e chiudendone un altro al secondo posto ( i primi due tornei con la corda bianca chiusi con jun yusho e yusho ) siano un biglietto da visita che dice già tutto. Abbiamo uno Yokozuna forte, fisicamente inavvicinabile da nessuno al momento, battibile solo se preso in velocità e sorpreso da azioni decise ed estremamente precise, ed anche in quel caso, beh non è detto che si riesca ad averne la meglio. Grande prova di forza mentale nel play off, non era per nulla facile tornare sul dohyo con la giusta concentrazione dopo la schiacciante sconfitta subita qualche minuto prima. E grande sfoggio anche dal punto di vista tecnico, con un azione difensiva che tramuta l’attacco dell’avversario in un contrattacco vincente realizzata con rapidità di pensiero ed estrema solidità fisica anche in posizione di svantaggio.
Dall’altra parte ecco però Hoshoryu, lo Yokozuna dei “se” e dei “ma” (dei tifosi e non dei veri appassionati, nello specifico “se” avessero aspettato a promuoverlo sarebbe stato meglio, “ma” non è forte e dominante come Onosato!), che mette sul dohyo una dose di maturità mentale e fisica veramente importanti, piazza 11 vittorie di fila controllando gli avversari e gestendoli, anche nei momenti di difficoltà ma arrivando spesso e volentieri ad imporre il proprio sumo. Già, il proprio sumo, che è diverso da quello di Onosato ma che può essere altrettanto valido in termini di risultati nonostante sia più temerario ed esponga a maggiori rischi ma che offre a noi amanti del grande sumo soluzioni tecniche spettacolari, di quelle che ti lasciano a bocca aperta e che ti fanno brillare gli occhi. Il problema all’alluce sembra essere superato e ci aspettiamo che lo spettacolo che ci hanno offerto al musubi no ichiban ed allo spareggio sia solo l’inizio di un confronto e di una sana rivalità fra due fenomeni del grande sumo. Ah l’henka su Wakatakakakge? Sumo anche quello signori inutile che storciate il naso, e se volete riempirvi la bocca di “non è una cosa degna di uno yokozuna” forse avete bisogno di vedere qualche match del passato, visto che ci siete iniziate da Hakuho vah.
Se siete arrivati sin qui a leggere avete la mia stima e vi ringrazio, e come sempre…
Hakkeyoi!


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