La Colonna Di Ryoshishima
Un caloroso saluto agli amici e alle amiche di Italianozeki, ben ritrovati fra le righe di questi miei pensieri sparsi sul mondo del grande sumo. Ci eravamo lasciati nel giorno di nakabi, senza alcun verdetto ancora scritto, con l’attesa di una ripresa da parte dello Yokozuna e con la solita voglia di godere di buon sumo. In questi quattro giorni sono accadute diverse cose e anche la corsa per questo yusho si è andata a delineare. Mettiamo da parte, però, il ritiro dello Yokozuna augurandogli di risolvere i problemi fisici e di presentarsi a maggio in forma e con un altro piglio più consono al rango. Mettiamo da parte anche il testa a testa fra Onosato e Takayasu, non starò ad annoiarvi con la dicotomia fra giovane ozeki rampante ed ex ozeki esperto, né sul gruppetto ben assortito di squali alle calcagna pronti a mordere chiunque vada a commettere un errore. Tamawashi, Takerufuji e Aonishiki rappresentano quanto di più vario poteva esserci in un trio di inseguitori; il rikishi più esperto, un fenomeno in fase di risalita sul banzuke, e un esordiente assoluto in makuuchi che sta dando lustro alla parte bassa del banzuke. Ecco, proprio su questo volevo focalizzarmi oggi: le “retrovie”, quel limbo collocato in basso nel banzuke in cui ci si deve districare fra il rischio di cadere in Juryo e la speranza di guadagnare qualche gradino e spostare il proprio nome sempre un pochino più in alto. Vediamo insieme come procede il torneo della manovalanza del makuuchi.
Aspettate, stop, fermi tutti. Stavo per fare un’altra figura barbina col povero Kusano che, casomai dovesse leggermi, potrebbe pensare che ce l’ho con lui o che proprio mi dimentico della sua esistenza. Tantissimi complimenti vanno fatti a questo ragazzo il quale, al suo 6° basho in assoluto, da shin-Juryo è arrivato con solidità e costanza straordinarie a vincere il titolo della seconda divisione, stabilendo un record veramente impressionante. Sinceramente non mi aspettavo grandi emozioni dal Juryo in questo torneo, il livello medio non è entusiasmante e i prospetti migliori sono approdati tutti in makuuchi; restano però lottatori esperti arrivati dalla massima serie e alcuni giovani interessanti con buon potenziale tutto da vedere sul dohyo. Kusano è stato una sorpresa veramente molto gradita e lo ringrazio per averci tenuti incollati lì a guardare con interesse i suoi match. Se può arrivare uno zensho yusho? Sinceramente non è una cosa alla quale do troppo peso. Sì, ovviamente è un obbiettivo raggiungibile per il ragazzo, ma potrebbe arrivare anche un calo di tensione visto il traguardo raggiunto. In qualsiasi caso la cosa importante è che Kusano lavori ancora più intensamente, vincere è una cosa ma solo ripetersi e vincere ancora, o mettersi nelle condizioni di farlo vuol dire che si è cresciuti di livello e si può ambire più in alto. Sinceramente sarei contento di una promozione ma forse sarebbe più utile farsi ancora un po’ le ossa in Juryo, ma io parlo stando seduto su una comoda sedia a sorseggiare del tè freddo al limone quindi sarà bene che mi limiti a godermi il buon sumo che ancora vorrà offrirci augurandogli sempre migliori traguardi.
Eccoci qui, rovesciamo per un attimo il banzuke e vediamo che hanno combinato la sotto. Vista la presenza di uno Yokozuna e di due ozeki è rispuntato il simpatico rango di Maegashira 18. Ne hanno dato carico a Tokihayate che ha combattuto con decisione e concentrazione arrivando a raggiungere il kachi-koshi e garantendosi sia la presenza in makuuchi sia un miglioramento della critica posizione. Tanti saluti al caro vecchio Mitakeumi, da M17 avrebbe dovuto divorare gli avversari invece non riesce proprio a ritrovare un minimo di brillantezza dei tempi che furono: sta li sul baratro del make-koschi che lo spedirebbe dritto in Juryo (make-koshi evitato oggi per il rotto della cuffia grazie all’intervento salvifico delmono-ii, contro un altro veterano che se la passa male, Takarafuji). Shirokuma stavolta riuscirà a finire il torneo ma a scanso di miracolose giornate finali tornerà in Juryo: ha mostrato sprazzi di buon sumo fisico ma senza la necessaria solidità per restare in massima categoria. Asakoryu ha dimostrato buona forma fisica e buona attitudine sbattendo, però, contro i fattori limitanti dell’essere uno dei lottatori più minuti in makuuchi. Sorvoliamo sull’eterno incompiuto Kotoshoho e sui due veterani Sadanoumi e Ryuden (col primo che potrebbe ancora puntare ad un buon finale di torneo ed il secondo già make-koshi) e arriviamo a Churanoumi. Il non più giovane M14 sembra essersi ripreso dopo due tornei veramente brutti, e sfruttando al meglio la scheda della prima settimana ha già piazzato un buon kachi-koshi ed è lì, in buona forma fisica ad aspettare se può colare un po’ di grasso dalle ultime tre giornate.
Chiudo questo rapido excursus buttando un occhio sui due lottatori ucraini. Shishi a 28 anni non è propriamente definibile come “giovane” promessa, il suo sumo è definibile più come efficace che altro, apparendo sul dohyo ancora grezzo e poco fluido nelle transizioni fra attacco e difesa ma dotato di un buon spirito di sopravvivenza e di una buona attitudine e fiducia in se stesso. Eh sì, finalmente mi ha sentito (più probabilmente avrà sentito i richiami del suo oyakata!) avendo smesso di fare quell’improponibile rituale della mungitura in attesa del tachi-ai. Il 20enne Aonishiki per me è la sorpresa più interessante di questo basho, e non perché sia uscito dal nulla, il suo potenziale l’ha dimostrato bene nel suo percorso in questi due anni, ma soprattutto perché ha saputo assorbire l’impatto con il makuuchi riuscendo a non farsi ribaltare dalle emozioni e dagli avversari, dimostrando ottima adattabilità sul dohyo, buona forza e dinamicità e consapevolezza del suo potenziale.
Comunque vorrei un vostro parere altrimenti a cantarmela e suonarmela da solo finisce che mi metto pure una moneta nel cappello… non sembra anche a voi che, in generale, ci sia una scarsa manifestazione di un buon livello tecnico? Vedo tanti match che si concludono nel caos, con lottatori che, fallito il loro attacco sembrano non riuscire a trovare alternative e si muovono d’istinto senza riuscire a riorganizzarsi o ad adattarsi a una condizione non pianificata. Speriamo sia solo il mood di questo torneo e che magari questa mia supponente osservazione venga già smentita con tre giorni finali di grande sumo.


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