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Banzuke gennaio 2023: dinastia Kotonowaka e fratelli Waka. Torna lo Yokozuna-Ozeki e si rivede Asanoyama

Tanti spunti interessanti nel banzuke che precede il 1° torneo del 2023. Da 125 anni che non c’era un solo Yokozuna ed un solo Ozeki, Takayasu torna Sekiwake, Hokuseihō strizza l’occhio al Makuuchi, tonfo Terutsuyoshi

Se il banzuke lo si immaginasse come una piramide, mai come prima d’ora sarebbe evidente la discrepanza tra la base e la cima. Prendiamo come punto di riferimento il san’yaku (che significa “le 3 categorie”: Ozeki, Sekiwake e Komusubi): in totale sono dieci i rikishi e apparentemente non ci sarebbe nulla di strano, se solo non fosse che troviamo solo un Yokozuna e un Ozeki. Questo dato statistico più unico che raro sta a testimoniare un generale abbassamento del livello medio del sumo, o una maggior difficoltà ad eccellere a causa? O è solo una coincidenza?

A Terunofuji addirittura spetta il doppio ruolo per sopperire al declassamento dell’ex-Ozeki Shōdai. Da 3 anni non si vedeva uno Yokozuna-Ozeki: per la precisione da marzo 2020 quando, oltre al solito ozeki Takakeishō che ricopre questa posizione anche adesso, c’era lo Yokozuna Kakuryū.

In quel torneo, disputato senza pubblico a causa della diffusione del Covid, ci fu anche un’altra particolarità: l’esordio in Makuuchi di Kotonowaka, lottatore che adesso festeggia il suo ingresso in san’yaku, alla posizione di Komusubi 1 Ovest, suggellando un grande traguardo per la dinastia Kotonowaka. Similmente alla famiglia Maldini con la maglia del Milan nel calcio, anche nel sumo si raggiunge questro traguardo: è infatti la prima volta che nonno, padre e figlio arrivano in san’yaku (Kotozakura, Kotonowaka padre e Kotonowaka figlio).

Molto convinto e fiducioso è apparso il diretto interessato Kotonowaka: “Sono molto contento ma abbastanza nervoso. Ora voglio puntare ad arrivare ancora più in alto, devo mettercela tutta durante gli allenamenti. Ci ho messo un po’ di tempo a salire ma ne ho guadagnato in fiducia. Voglio riuscire a lottare come il mio nonno Yokozuna, spingere l’avversario fuori dal dohyo attaccando per primo. Prenderò il nome di Kotozakura in caso di promozione a Ozeki, la scalata comincia ora.”

Se i primi due piani del banzuke, Yokozuna e Ozeki, sono piuttosto scarni – dal 1898 (125 anni fa) non c’era un solo Yokozuna ed un solo Ozeki – il resto del san’yaku è affollatissimo, e in particolare da 61 anni (maggio 1962) non si videvano 4 Sekiwake e 4 Komusubi. Uno dei volti nuovi è quello di Wakamotoharu, neo-Komusibi 2 Ovest. Restando in tema familiare, è la terza volta nella storia che due fratelli raggiungono questo livello di classifica. La prima volta accadde nel marzo del 1989 con Sakahoko e Terao entrambi Sekiwake, poi 3 anni dopo con i futuri Wakanohana e Takanohana. Dopo 31 anni possiamo finalmente assistere ai fratelli Onami: Wakatakage come Sekiwake e Wakamotoharu al debutto come Komusubi.

Così ha commentato Wakamotoharu la notizia:Non mi aspettavo proprio di salire di rank, sono rimasto molto sorpreso. Ancora non me ne capacito. Devo riuscire a non essere declassato subito, altrimenti ha poco senso avere due fratelli nel san’yaku. Quest’anno ho esordito in Makuuchi, chissà dove posso arrivare. Posso dire di avere avuto un anno splendido”.

Esserci stato per un torneo solamente è proprio il destino toccato a Tobizaru che col suo 7-8 di novembre saluta i Komusubi per tornare Maegashira 1, come anche Daieisho. Takayasu invece , sconfitto nel play-off lo scorso torneo, torna tra i Sekiwake dopo esserci stato per l’ultima volta nel luglio 2021. In sua compagna c’è Shōdai, il quale avrà bisogno di 10 vittorie da Sekiwake per ritornare subito a Ozeki; chance che ha fallito recentemente Mitakeumi e ora è Maegashira 2.

Il vincitore dell’ultimo basho disputato, Abi, guadagna sei posizioni raggiungendo quella di Maegashira 3, una sopra a Nishikifuji M4, al suo best ranking nel quarto torneo in massima divisione. Perde invece cinque posizioni Ichinojo che non ha certamente brillato nel torneo conclusivo del 2022 – raccogliendo appena 4 vittorie – e non avrà modo di esprimersi neanche nel primo evento del 2023 perché squalificato a seguito dei protocolli anti-covid infranti in più occasioni nel corso del tempo. Da Maegashira 7 non è affatto improbabile che un 0-15 lo mandi direttamente in Jūryō. Maegashira 7 è anche il ranking di Ura per il prossimo torneo.

BEST RANKING PER DUE 22ENNI

Una delle prestazioni più brillanti del Kyushu Basho è stata quella di Ōhō: un 10-5 che a tratti lo ha fatto anche stare in corsa per il titolo. Ebbene gli è valso un +8 in classifica fino ad arrivare a Maegashira 8, nuovo personal best. Lo stesso vale per Hiradoumi: da M16 a M10.

Una delle cadute più sonore in Makuushi è quella del 35enne Takarafuji il quale dopo il 3-12 dello scorso torneo è sceso in ultima posizione: Maegashira 16. Mai così in basso da maggio 2012; solo un kachi-koshi potrà salvarso questa volta.

CHI SALE E CHI SCENDE DALLE DIVISIONI

A salire dal Jūryō sono in tre: Tsurughisho e Mitoryu come Maegashira 15, Chiyomaru come Maegashora 16. Tutti con già esperienza pregressa in massima divisione.
A fare il tragitto inverso invece sono il 20enne Atamifuji ora Jūryō 3 – ma che certamente vedremo preso di nuovo in alto – e il povero Terutsuyoshi che dopo lo 0-15 è sceso addirittora in Jūryō 10 – mai così in basso da luglio 2018.

Nella Serie B del sumo invece, festeggia l’allievo di Hakuhō, Hokuseihō Jūryō 2, mai così in alto in carriera. Con lo stesso record, 10-5, fatto reigstrare nel torneo di novembre, sale anche Enhō: un +7 che lo porta a J4. Il vincitore del torneo invece, il mongolo Oshoma, è un posto più in alto, Jūryō 3. Restando in tema stranieri, festeggiano il loro best ranking anche il kazako Kinbozan J5, e il russo Roga J9.

Le new-entri in Jūryō sono tutte piuttosto rilevanti. La prima per importanza è certamente quella di Asanoyama che torneo come J12 tra i rikishi salariati, dopo la squalifica datata maggio 2021. In seconda divisione Asanoyama ha preso parte a tre torneo, raggiungendo sempre il kachi-koshi e perdendo in due occasioni il torneo nel play-off.

Invece Shonannoumi (24 anni, 194 cm per 162 kg), è al suo debutto così in alto in classifica e sarà Jūryō 13, un gradino sopra Hakuyozan, anche lui proveniente dalla terza divisione, ma che ha già percorso questa trada in passato. La sua ultima apparizione in Jūryō è di marzo 2022, e in totale vanta 18 tornei con anche una vittoria del titolo nel marzo 2021.

DIVISIONI MINORI

Scorrendo rapidamente il resto del banzuke, troviamo il campione in carica della terza divisione Tamashoho come Makushita 1, mai così in alto, al fianco di Ishizaki, anche lui al best ranking. Dopo oltre 10 anni, torna nel purgatorio del sumo Tokushoryu, vincitore della Coppa dell’Imperatore nel gennaio 2020. Il 36enne a gennaio sarà Makushita 3, mai così in basso da marzo 2012; ritiro in vista per lui?

Da tenere d’occhio Kawazoe, 23enne che si appresta a disputare appena il suo terzo torneo come lottaore professionistico, e, con un fisico da 166 cm 110 kg, sarà Ms7.

Prosegue la caduta di Ishiura, assente negli ultimi quattro tornei. Al prossimo basho sarà Sandamne 30, mai così in basso da luglio 2013