rassegna stampa e traduzioni: Federico Tombari
articolo: Paolo Di Lorito
Il classico periodo di transizione tra un torneo e l’altro viene spesso riempito, dall’appassionato di sumo medio, con highlights del passato, video del proprio lottatore preferito e magari altro materiale di approfondimento del torneo appena concluso. Due mesi di pausa però sono tanti, e il mondo del sumo è così vario e denso di avvenimenti extra-dohyō che non ci si annoia mai. In questo articolo ricapitoleremo le principali notizie della settimana appena conclusa (giorno +, giorno -), che arrivano direttamente dal Giappone.
Come prima cosa ci dedichiamo ai saluti: hanno infatti svolto la consueta cerimonia del danpatsu-shiki (taglio dei capelli) due rikishi di gran prestigio. Il 28 maggio è stato il turno di 豊ノ島 Toyonoshima, ex-Sekiwake ritiratosi dalle competizioni nel 2020 e noto ora col nome di 井筒親方 Izutsu oyakata; presenti tra gli altri anche Terunofuji, Hakuho, Kisenosato e Goeido.
Il giorno dopo invece, domenica 29 maggio, è stato il turno di un altro ex-Sekiwake, il 43enne 安美錦 Aminishiki che ora ha preso il nome di 安治川親方 Aijigawa oyakata. È stato l’ultimo a lottare e vincere contro il famosissimo Takanohana, nonché tenace combattente contro i rikishi di maggior prestigio, per questo soprannominato “joi killer” (上位キラー) che significa “killer dei lottatori della parte alta del Banzuke”. Aminishiki infatti ha sconfitto almeno una volta tutti gli Yokozuna che ha affrontato (Asashōryū per 4 volte, Hakuhō, Takanohana, Musashimaru, Kakuryū). A lui e alle sue gesta sul dohyō abbiamo dedicato un approfondimento nei giorni scorsi su questo blog, oltre al consueto post sulla pagina Facebook.
NUOVA HEYA
Nella giornata di domenica 5 giugno, ad oltre tre anni dal suo ritiro da rikishi professionista, l’ex Yokozuna 稀勢の里 Kisenosato (ora noto come Nishonoseki dopo un altro cambio di nome) ha ufficialmente aperto la sua palestra. A una sessantina di km a nord-est di Tokyo, è stata inaugurata la nuova Nishonoseki-beya: 1800 metri quadri e un tetto che ricorda il Kokugikan, al cui interno di alleneranno oltre 15 rikishi. I lottatori sono tutti da Makushita in giù ma Tomokaze dovrebbe tornare preso tra i salariati.
NUOVE LEVE
A proposito di nuove palestre, al momento non sembra esserci carenza di strutture bensì di materia prima, cioè di lottatori. Con un volantino pubblicato la settimana scorsa infatti la Asakayama-beya – sotto la guida dell’ex Ozeki Kaiō – ha fatto sapere di cercare nuovi giovani che vogliano entrare nel mondo del sumo.
Chi invece ha la carriera nel mondo del sumo già bella che avviata è il 21enne Suzuki Yuto, attuale Makushita 19, che dall’esordio nel marzo 2019 ha ottenuto nove kachi-koshi consecutivi e ora, dopo aver superato qualche problema fisico, è tornato con cinque kachi-koshi di fila. Il suo obiettivo dichiarato è diventare al più presto sekitori, e qui vi proponiamo degli estratti di un articolo a lui dedicato.
ANCORA UN PO’ DI NATSU
Ovviamente gli strascichi del Natsu Basho proseguono e, volendo spendere ancora qualche parola su quanto accaduto nel torneo vinto da Terunofuji, vi proponiamo un approfondimento su Ura, rimasto in corsa per il titolo fino agli ultimi giorni, ma poi fermato ancora da problemi fisico. Ecco degli estratti di un articolo tratto della rivista [相撲] n.936-2022.
Qui invece vi proponiamo una foto del sorridente 隆の勝 Takanoshō che dona il premio in denaro (懸賞金 kenshōkin) al capo palestra per la sua prima Kinboshi.
Ad un mese e cinque giorni dal Torneo di Nagoya 2022, vi diamo appuntamento alla nostra pagina Facebook, ricca di contenuti, foto, e disegni esclusivi, ricordandovi che il banzuke per il prossimo basho verrà rilasciato il 27 giugno.